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16/06/2011 - Festa della Marineria della Spezia

La storia, le nuove tecnologie, la salvaguardia dell’ambiente, le nuove professioni e le migrazioni: sono i temi del programma di incontri dell’Auditorium della Festa della Marineria della Spezia che apre domani, giovedì 16 giugno sulla passeggiata Morin. Organizzato dalla Festa della Marineria in collaborazione con Mursia, storico editore del mare in Italia, l’Auditorium ospiterà quattro giorni di incontri con scrittori, storici, ricercatori, studiosi che, nell’anno delle celebrazioni per l’anniversario dell’Unità d’Italia, racconteranno 150 ANNI DI STORIE DI MARE.
Nell’Auditorium sarà anche allestita una mostra-vendita di libri di mare gestita dalle librerie Ricci e Contrappunto e da Mursia.

Il programma di giovedì 16 giugno: IL FUTURO ARRIVA DAL MARE

IL FUTURO ARRIVA DAL MARE è il tema della prima giornata si apre alle 17,00 con l’incontro su PROFESSIONISTI DEL MARE: offerta formativa, lavoro, economia e territorio. Partecipano: Marco Bianucci, CNR-ISMAR, Federica Pannacciulli, ENEA, Edoardo Bovio, Nurc, INGV, Gianluca Dei, CCSN. Modera Alessandro Pollio, Assessore allo sviluppo e Innovazione economica, Nuove tecnologie, Università e ricerca del Comune della Spezia.

Il comparto marittimo produce in Italia beni e servizi per un valore di 36, 5 miliardi, pari al 2, 7% del PIL e fornisce occupazione diretta a 165 mila addetti e altri 230 mila nelle attività manifatturiere e terziarie indotte.

Un posto particolare nelle professioni del mare è rappresentato dalla ricerca in campo marino e oceanografico, un settore in grande evoluzione che proprio nel territorio spezzino raccoglie le eccellenze nazionali. Molte le realtà presenti che operano nel settore della sensoristica e della mobilità in ambiente marino e che rappresentano una potenzialità di sviluppo imprenditoriale e occupazionale. La conferenza farà il punto sullo stato della formazione, ricerca e sviluppo economico legati al mare e alle sue professioni.

L’ITALIA NATA DAL MARE è il titolo del secondo incontro della giornata (ore 19,00) che propone un viaggio alla ricerca delle radici marinare dell’Italia. Partecipano: Claudio Fracassi, scrittore e giornalista, autore de Il romanzo dei Mille (Mursia), finalista al Premio Bancarella 2011; Davide Gnola, direttore del Museo Marinaro di Cesenatico e autore del libro Il diario di bordo del capitano Giuseppe Garibaldi (Mursia). L’incontro moderato da Giovanni Panella, storico della marineria sarà introdotto da Gianluca Solfaroli, dell’Associazine Culturale Mediterraneo.

“Filibustieri”, così le diplomazie europee nel 1860 definivano i volontari che con Garibaldi partirono da Quarto per l’impresa che avrebbe poi dato inizio al processo di unificazione dell’Italia. Un aggettivo che si rifà alla tradizione della marineria e non c’è dubbio che senza le abilità nautiche di Garibaldi, i finanziamenti di armatori genovesi e lo spirito d’avventura della gente di mare l’impresa dei Mille non sarebbe mai riuscita.

Fracassi e Gnola hanno raccontato con i loro libri le radici marinare della storia italiana, cominciata a bordo del Lombardo e del Piemonte che hanno aperto la rotta del futuro.

NAVIGARE DA SPEZIA A VENEZIA: TRA FANTASIA E REALTÀ all’avveniristico progetto di un canale che potesse unire il Tirreno all’Adriatico è dedicato il terzo incontro della giornata (ore 21,00). La conferenza sarà tenuta da Sergio del Santo, storico locale e Giovanni Caniato dell’archivio di Stato di Venezia.

Nel 1889 due ingegneri veneziani, Fiandra e Romano, elaborarono il progetto di un canale largo 27 metri e lungo 274 chilometri, con un traforo di nove sotto la Cisa, per oltrepassare gli Appennini. Un'opera più imponente del Canale di Suez che avrebbe potuto unire i due mari italiani che per motivi economici non vide mai la luce ma lasciò eco nella fantasia del grande romanziere Emilio Salgari di cui quest’anno ricorre il centenario della morte.

Nel romanzo I naviganti della Meloria, pubblicato nel 1902 con lo pseudonimo Enrico Bertolini, Salgari racconta di un tunnel sotterraneo che collega Chioggia a La Spezia, ossia l’Adriatico al Mar Ligure e viceversa. Il faraonico canale, secondo Salgari, sarebbe stato costruito verso il 1300 per iniziativa del capitano della Repubblica genovese Luigi Gottardi con l’intenzione di sorprendere Venezia mediante l’attacco di un’intera flotta comparsa proditoriamente dalle viscere della terra.

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Credit: Ufficio stampa Mursia
Redazione Velanet

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