OneLife, unica barca italiana, vincitrice categoria Cruising
Photo credit: Rolex/Daniel Forster
Hobart, 1 gennaio - In una calda, soleggiata e ventosa mattinata, armatori, equipaggi, amici e famigliari si sono riuniti sul prato all’inglese del Royal Yacht Club of Tasmania per la premiazione ufficiale della Rolex Sydney Hobart Yacht Race 2010. In 66 anni di storia, questa leggendaria regata ha accumulato un bottino straordinario: elaborati trofei in argento, magnifici mezzi scafi fatti a mano e premi particolari.
Anche quest’anno i trofei sono stati consegnati da Sua Eccellenza, the Honourable Peter Underwood, Governatore della Tasmania, insieme a Lord Mayor di Hobart Rob Valentine; David O’Bryne, in rappresentanza del Premier della Tasmania; il Commodoro del CYCA Garry Linacre; il Commodoro del RYCT Graham Taplin; Patrick Boutellier di Rolex Australia; e Barbara McGregor di Tasports.
Questa è stata una delle Rolex Sydney Hobart più “classiche” degli ultimi anni per via del forte vento e del mare in tempesta – caratteristiche distintive di questa celebre regata oceanica.
La regata ha preso il via con il cosiddetto “Southerly Buster” che nella prima notte ha portato venti di 40-50 nodi. Questa burrasca, associata al terribile mare, ha decimato la flotta: dopo due giorni, 18 barche si erano ritirate a causa di danni vari alla timoneria, alle vele e ai motori, e uno yacht ha rotto l’albero.
Le barche e gli equipaggi ancora in gara hanno poi dovuto affrontare le impegnative 100 miglia dello Stretto di Bass. Verso la fine della regata i venti sono calati e le barche nelle retrovie hanno addirittura faticato a completare le ultime dieci miglia del percorso nel fiume Derwent per il vento troppo leggero.
Come previsto, il favorito della regata, il maxi di 100 piedi Wild Oats XI di Robert Oatley, ha conquistato i cosiddetti “line honours” (la vittoria in tempo reale) per la quinta volta. Alla fine, le condizioni hanno favorito le barche di medie dimensioni, tra cui il 51 piedi Secret Men’s Business 3.5 di Geoff Boettcher, che ha conquistato la vittoria overall in tempo compensato (IRC Overall) e il titolo della Divisione 1 IRC. Boettcher ha dichiarato, “Vincere questa regata è un sogno che inseguo fin da quando ero bambino. Non ci posso credere.” Boettcher ha poi ringraziato il suo forte equipaggio per l’ottimo lavoro svolto. “Questi ragazzi sono fantastici,” ha dichiarato.
Lo scorso anno questo Reichel Pugh 51 ha subito notevoli modifiche e Boettcher ritiene che queste abbiano contribuito alla vittoria. “Grazie ai cambiamenti effettuati siamo riusciti a stringere meglio il vento; tra le modifiche, abbiamo anche allungato lo scafo.”
Uno dei momenti clou della premiazione è stato quando Sean Langman, skipper del maxi Investec Loyal, ha ricevuto il Cruising Yacht Club of Australia Trophy essendosi piazzato second overall in tempo reale. Dimostrando grande spirito sportivo, Langman ha dichiarato, “Desidero ringraziare tutti i concorrenti, è stata una grande prova di resistenza umana e non una semplice regata.”
Langman ha salutato l’ultima barca della flotta, Wave Sweeper, appena arrivata al Marina di King’s Pier, “Questa barca incarna esattamente lo spirito della regata. Wave Sweeper si è fermata a Eden per sbarcare un membro dell’equipaggio che si era infortunato. Nonostante avessero danneggiato molte vele, hanno comunque deciso di finire la regata.”
Quando Langman li ha visti arrivare ha dichiarato, “Per me non sono ultimi, bensì primi. Desidero congratularmi con l’equipaggio di Wave Sweeper per la loro grande impresa.”
Un altro yacht che si è distinto per lo spirito elogiato da Langman è Dawn Star (USA) condotto da padre e figlio Bill e Will Hubbard. E’ da una vita che questi appassionati velisti sognano di partecipare alla Rolex Sydney Hobart, una delle più impegnative regate oceaniche al mondo.
Il 76enne Hubbard ha commentato, “Devo ammettere in tutta sincerità che è stata la peggiore e migliore regata alla quale ho mai partecipato. Il secondo giorno è stato un inferno. Non sono mai stato così infelice in vita mia e ho pensato di aver commesso un terribile errore.”
Il 26enne Bill Hubbard ha dichiarato, “E’ stata una regata molto bagnata! Un grande test di resistenza, ma ce l’abbiamo fatta.” A un certo punto, Dawn Star è stata travolta e rovesciata da un’onda anomala, e due membri dell’equipaggio sono finiti fuori bordo. “Fortunatamente grazie alle cinture di sicurezza non li abbiamo persi,” ha ammesso il giovane Hubbard.
Poi Will Hubbard, con un grande sorriso e la barba sfatta, ha aggiunto, “Il quarto giorno di regata è stato il giorno in mare più bello della mia vita. Il vento era perfetto. Il tempo era perfetto e la notte era illuminata da un magnifico cielo era stellato. Uno spettacolo meraviglioso.”
Il Polish Trophy è consegnato allo yacht che arriva da più lontano per partecipare alla regata. Il vincitore di quest’anno è l’italiano One Life di Alberto Biffignandi, arrivato a Sydney da Santa Margherita Ligure dopo una lunghissima crociera con parenti e amici. Biffignandi ha detto che il nome della barca deve servire come ispirazione per gli altri. “Hai solo una vita a disposizione; goditela ora o non la farai mai.”.
La flotta della 66esima Rolex Sydney Hobart Yacht Race ha incluso sei iscritti stranieri provenienti da USA, Regno Unito, Italia, Francia e due barche con equipaggi in parte russi; ci sono inoltre barche provenienti da sette degli otto stati e territori dell’Australia.
RISULTATI
LINE HONOURS
Wild Oats XI, Robert Oatley (NSW/AUS), Reichel/Pugh 100
IRC OVERALL
Secret Mens Business 3.5, Geoff Boettcher (SA/AUS), Reichel/Pugh 51
VINCITORI DI CLASSE
IRC Div 0: Jazz, Chris Bull, (VIC/AUS), Cookson 50
IRC Div 1: Secret Mens Business 3.5, Geoff Boettcher
IRC Div 2: Victoire, Darryl Hodgkinson (NSW/AUS), Beneteau First 45
IRC Div 3: Paca, Philippe Mengual (NSW/AUS), Beneteau First 40
IRC Div 4: Ray White Spirit of Koomooloo, Mike Freebairn (QLD/AUS), S&S 48
PHS Div 1: NSC Mahligai, Murray Owens & Jenny Kings (NSW/AUS), Sydney 46
PHS Div 2: Flying Fish Arctos, Martin Silk (NSW/AUS), McIntyre 55
Sydney 38: Eleni, Tony Levett (NSW/AUS), Sydney 38
ORCi 1: Jazz, Chris Bull
ORCi 2: Victoire, Darryl Hodgkinson
ORCi 3: Copernicus, Greg Zyner, (NSW/AUS), Radford 12
Cruising: OneLife, Alberto Biffignandi, Italia, Amel
Credit: regattanews.com
Redazione Velanet