L'equipaggio di Onelife, unica barca italiana a Sydney
Photo credit: Rolex/Carlo Borlenghi
I meteorologi prevedono che la Rolex Sydney Hobart Yacht Race di quest’anno sarà un’edizione “classica”, ossia caratterizzata da condizioni molto impegnative per tutto il tragitto verso sud fino a Hobart. Viste le previsioni di vento forte e mare agitato, gli equipaggi in gara non cercheranno di stabilire nuovi record ma piuttosto staranno attenti a evitare danni e rotture ai propri yacht. Quasi tutti i concorrenti hanno dichiarato che il loro obiettivo principale quest’anno sarà arrivare a Hobart.
Al briefing ufficiale di regata svoltosi questa mattina presso il Cruising Yacht Club of Australia – appuntamento obbligatorio per tutti gli iscritti – i rappresentanti del Bureau of Meteorology hanno illustrato a skipper ed equipaggi le difficili condizioni previste. Michael Logan del Bureau ha dichiarato, “Lunedì sera la situazione cambierà drasticamente con il sopraggiungere del tradizionale ‘buster’ da sud al largo della costa del New South Wales.”
Per coloro che non sono familiari con le condizioni locali, il ‘buster’ da sud è un fenomeno che si genera quando la corrente orientale australiana di uno o due nodi si scontra con la brezza da sud: improvvisamente, il mare diventa molto mosso con grandi onde incrociate.
Logan ha poi aggiunto, “Verso le 8 di sera [della prima notte] prevediamo 20-30 nodi di vento da sud nei pressi di Wollongong e questo sarà l’inizio di un periodo di vento forte e mare agitato, che perdurerà per circa 36 ore.”
Il celebre Stretto di Bass – dove il vento freddo dell’Oceano del Sud viene a contatto con le acque e l’aria calda del Mar di Tasmania – sarà in pieno fermento quando nella giornata di lunedì le prime barche lo raggiungeranno. Martedì le condizioni dovrebbero migliorare e a quel punto le barche nelle retrovie probabilmente rallenteranno il passo; purtroppo i frutti del loro duro lavoro nel passaggio verso sud andranno a vanificarsi quando saranno applicati i compensi per stabilire il vincitore overall della regata.
Condizioni a parte, alla gara di quest’anno parteciperà un’ampia flotta di barche ed equipaggi internazionali, analogamente alle edizioni precedenti. Tra questi, figura Sir Robin Knox-Johnston, che nel 1969 divenne il primo uomo a circumnavigare il globo in solitario senza soste a bordo del suo yacht di 32 piedi (9.8 metri) Suhaili.
Sorprendentemente questa è la prima Rolex Sydney Hobart Yacht Race per Sir Robin, che ha commentato: “E’ una delle regate più importanti alle quali non ho partecipato ed è da molto tempo che desidero disputarla. In fin dei conti, la Rolex Sydney Hobart è una delle regate oceaniche più difficili e più celebri.”
Knox-Johnston, che regaterà a bordo dello Swan 68 inglese Titiania of Cowes, ritiene che questa sarà sicuramente una sfida molto impegnativa: “Siamo una barca da crociera, non da regata. Se i venti saranno favorevoli al nostro tipo di yacht, andremo bene. Se i venti ci saranno contro, sarà un cammino difficile.”
Quando gli abbiamo chiesto quanti anni ha, Sir Robin ha sorriso e ci ha domandato, “Volete sapere quanto sono giovane?” Alla domanda se l’età sia un ostacolo, il 71enne ha aggiunto, “No, per niente — l’età sta tutta nella propria mente. Mi tengo in forma. Amo la sfida. Ricordatevi che ho circumnavigato il globo solo quattro anni fa.” (Nel 2006 a 67 anni, Sir Robin divenne il velista più anziano a completare una circumnavigazione in solitario nella VELUX 5 Oceans Race.)
Un altro team internazionale che parteciperà alla 66esima edizione della Rolex Sydney Hobart è quello composto da Bill e Will Hubbard, padre e figlio. Will ha trasferito il Baltic 46 Dawn Star da San Diego lo scorso febbraio per arrivare a Sydney in tempo per la regata. Questa è la prima Rolex Sydney Hobart alla quale partecipa questa coppia.
Competere nella Rolex Sydney Hobart è da sempre stato un sogno per questo duo americano. Bill ha dichiarato, “Ci sono un paio di ragioni. Mio nonno era australiano e abbiamo molti parenti qui. Negli ultimi dieci anni abbiamo partecipato a varie regate di livello internazionale, tra cui il Rolex Transatlantic Challenge e la Newport Bermuda Race, e abbiamo ottenuto buoni risultati. Il passo successivo era quindi partecipare alla Rolex Sydney Hobart. E’ una delle maggiori, se non la maggiore, regate oceaniche del circuito mondiale. Ci siamo detti, perché no?”
Quando gli abbiamo chiesto se le condizioni atmosferiche previste siano motivo di preoccupazione, il giovane Hubbard ha dichiarato, “Non mi spaventano più di tanto.” Leggermente più teso, il 76enne Bill ha commentato, “Sarò un po’ meno gagliardo di mio figlio.” Il 26enne Will ha aggiunto, “La barca resisterà meglio di tutti noi. Dawn Star è costruita con standard da lungo dimenticati ed è probabilmente più robusta del 90 percento della flotta qui presente. Si prenderà cura di noi… non preoccupatevi, ce la faremo.”
Altro team internazionale iscritto alla regata di quest’anno è quello russo di Vamp (Corby 49), nel cui equipaggio figura il celebre velista d’altura australiano Roger Hickman e il russo Mikhail (Misha) Muratov, esperto della classe International Dragon. Questa sarà la 34esima Sydney Hobart per Hickman e la prima per Muratov.
I due velisti si sono conosciuti alle regate di classe Dragon in Europa e sono diventati buoni amici. Quando Hickman ha deciso che avrebbe partecipato alla Sydney Hobart, ha invitato Misha. Muratov ha dichiarato, “Da velista oceanico, la Rolex Sydney Hobart è una delle regate più celebri, un appuntamento da non perdere. Ma trasferire la propria barca dall’Europa all’Australia non è molto economico e richiede molto tempo. Roger ci ha offerto la soluzione ideale che ci ha consentito di partecipare alla regata.”
Per quanto riguarda le condizioni previste, Hickman ha commentato, “Nonostante abbia partecipato a 33 edizioni, non ho ancora visto tutte le condizioni possibili.” Hickman ha aggiunto, “tra noi velisti si dice che ‘per vincere la Rolex Sydney Hobart, devi prima arrivare sul traguardo.’ Sembra una dichiarazione scontata, ma questa regata è talmente difficile che il solo fatto di arrivare fino al traguardo è di per se un gran risultato.”
Sebbene la Rolex Sydney Hobart abbia un “appeal” internazionale, non bisogna dimenticare che questo è un evento australiano. Per la vittoria in tempo reale, la maggior parte degli scommettitori punta sul maxi yacht australiano Wild Oats XI, quattro volte vincitore della regata; la sua forza sta tutta nel forte equipaggio di professionisti.
Uno dei personaggi più esperti a bordo del maxi di 30 metri è Adrienne Cahalan, velista professionista con 18 edizioni della Rolex Sydney Hobart al suo attivo. Questa navigatrice di livello mondiale, eletta Australian Yachtswoman of the Year nel 2004-2005 e madre di due figli, è una delle figure più esperte e qualificate di questa regata. Cahalan considera la Rolex Sydney Hobart come, “una grande sfida.”
Quando le abbiamo chiesto come si sente a essere una delle uniche due veliste a bordo di Wild Oats XI, Cahalan ha dichiarato: “Abbiamo tutti un ruolo ben preciso. Non faccio i lavori pesanti, mi occupo della navigazione e dell’elettronica; andiamo tutti molto d’accordo. Siamo un team molto ben rodato.”
Quando le abbiamo chiesto se è preoccupata delle condizioni previste per la regata di quest’anno, Cahalan ha spiegato, “A essere onesta, sì. In certi momenti ci può essere un po’ di paura, ma sono comunque contenta di partecipare alla regata. Non cercheremo di infrangere record, ma piuttosto faremo di tutto per mantenere la barca intatta nel nostro tragitto verso sud.”
Tre barche si sono ritirate, Wild Rose, Sassy e Pappilon, e il totale degli iscritti ammonta ora a 87 yacht. La partenza è prevista da Sydney Harbour alle ore 13.00 AEDT del 26 dicembre 2010. La flotta della Rolex Sydney Hobart include sei iscritti stranieri provenienti da USA, Regno Unito, Italia, Francia e due barche con equipaggi in parte russi; ci sono inoltre barche provenienti da sette degli otto stati e territori dell’Australia.
Credit: regattanews.com
Redazione Velanet