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Andrea Mura, 46 anni, cagliaritano, ha tagliato la linea d’arrivo a largo di Pointe à Pitre ieri alle ore 22.43 dopo 19 giorni 9 ore, 40 minuti e 30 secondi di navigazione, imponendosi nella categoria Rhum, quella riservata alle imbarcazioni tra i 40 e i 50 piedi. Dietro di lui, al secondo posto, un veterano della Route du Rhum, Luc Coquelin alla sua quarta partecipazione.
Queste le parole di Andrea Mura subito dopo l’arrivo: “Questa vittoria è una gioia enorme per me, rappresenta il coronamento di anni di lavoro e mi regala la grande soddisfazione di essere il primo italiano a vincere una regata oceanica di tale importanza e difficoltà. Questo è il risultato del lavoro di un team composto da oltre 20 persone. La vittoria e’ dedicata a loro, ai miei sponsor, ai miei tifosi e a tutti coloro che mi hanno sostenuto durante questa sfida impegnativa.”
A prendere il via, il 31 ottobre scorso, erano stati 85 concorrenti suddivisi in cinque categorie, 11 le imbarcazioni costrette al ritiro durante la regata. A questa edizione hanno preso parte altri due italiani Davide Consorte, che è stato costretto al ritiro per avaria, e Marco Nannini che sta ancora navigando a 300 miglia dall’arrivo al 26° posto della categoria Class40. In passato avevano invece partecipato alla regata Paolo Martinoni (1978), Simone Bianchetti (1998) e Giovanni Soldini (2002).
A dispetto di un curriculum sportivo di alto profilo, che spazia da risultati di prestigio sulle derive, alle regate d’altura e all’America's Cup con il Moro di Venezia nel 1992, fino al 31 ottobre scorso in oceano Andrea Mura era un vero e proprio outsider. Le Sarde, come lo chiamano ora i francesi con rispetto e ammirazione per un risultato che lo proietta di diritto tra i protagonisti della vela oceanica, non aveva, infatti, mai affrontato una navigazione cosi’ lunga e impegnativa al di fuori del Mediterraneo.
Il battesimo e’ stato durissimo: le prime 48 ore dopo la partenza sono state vissute in condizioni estreme, di bolina con onde di 3 metri e mezzo e un mal di mare devastante, peraltro confessato senza riserve durante un collegamento satellitare con l’ufficio stampa dell’evento. Nonostante ciò Andrea ha comunque sempre mantenuto il controllo degli avversari.
Superata la tempesta, è arrivato il momento della prima, importante, scelta strategica. Seguito 24 ore su 24 sotto il profilo meteorologico da Gianfranco Meggiorin, responsabile di Navimeteo e dal suo team, Andrea Mura ha scelto una rotta più a Sud rispetto all’Ortodromica (la rotta piu’ breve tra la partenza e l’arrivo) e ha continuato a seguire la rotta condivisa con il team meteo, con insistenza consapevole, anche quando la classifica si e’ capovolta e Vento di Sardegna è arrivata ad accumulare, al sesto giorno di navigazione, un ritardo di 50 miglia.
La conferma che la strategia era quella corretta è arrivata all’altezza del passaggio delle Azzorre: la flotta che navigava a Nord rispetto all’Ortodromica e Vento di Sardegna, che invece navigava più a Sud, convergono verso la stessa rotta e Vento di Sardegna ha 80 miglia di vantaggio.
Da quel momento, la volata di Andrea Mura è stata inarrestabile. Andrea, con tenacia e determinazione, ha guadagnato vantaggio giorno dopo giorno, fino a mettere oltre 200 miglia tra se e i suoi diretti avversari. Soltanto la rottura prima del canard di prua e poi del gennaker grande hanno parzialmente rallentato la cavalcata di Vento di Sardegna, che ha comunque tagliato il traguardo in controllo degli avversari.
Una regata difficile nel complesso disputata in condizioni meteo anomale rispetto a quelle che erano le aspettative. Un Aliseo capriccioso si e’ fatto attendere a lungo e, soltanto nella parte finale del percorso, ha consentito alle imbarcazioni di navigare alle andature portanti, condizioni peraltro tipiche del periodo.
La regata si e’ cosi’ conclusa per i vincitori di tutte le categorie: oltre ad Andrea Mura su Vento di Sardegna per la categoria Rhum, hanno gia’ tagliato il traguardo al primo posto Franck Cammas su Groupama (categoria Ultimate), Roland Jourdain su Veolia Environnement (Imoca 60), Lionel Lemonchois su Prince de Bretagne (Multi 50) e Thomas Ruyant su Destination Dunkerque (Class 40). Marco Nannini, l’altro velista italiano che sta partecipando alla Route du Rhum nella categoria Class 40, e’ al ventiseiesimo posto a 300 miglia dall’arrivo.
Tutte le comunicazioni da bordo, insieme alle trasmissione delle immagini e dei video realizzati da Andrea Mura, sono state garantite da Intermatica, gruppo che da 10 anni opera nel settore delle telecomunicazioni con particolare attenzione ai prodotti e ai servizi per la telefonia mobile terrestre e satellitare e della sicurezza in mare (www.intermatica.it).
Vento di Sardegna, issa il Guidone della Marina Militare Italiana e ha ricevuto il patrocinio dello Stato Maggiore della Marina Militare Italiana, che ha assistito l’atleta con un mezzo appoggio e due Palombari del Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo TESEI”.
Credit: Ufficio stampa e comunicazione Vento di Sardegna
Redazione Velanet