Per la precisione la quarta della serie.
E pensare che questa volta potevamo veramente farcela. Dopo un buon avvio dove Spithill, pur partendo sostanzialmente in parità, conquista la destra del campo, permettendo così a Luna Rossa di sfruttare, una volta tanto, un giro di vento favorevole, le due imbarcazioni si allontanano l'una dall'altra su mura opposte. In seguito la barca italiana si avvantaggia di quei pochi metri che le premettono di precedere gli avversari e presentarsi poi al primo incrocio con mura a dritta e con circa 100 metri di vantaggio.

Successivamente, dopo il secondo incrocio, Luna Rossa non copre l'avversaria, e invece di virare sulla prua di New Zealand e costringerla a virare a sua volta per non restare sui rifiuti delle proprie vele, vira prima, permettendo a Emirates Team New Zealand di continuare indisturbata la propria rotta.
A questo punto i Kiwi, non piu' coperti da Luna Rossa, sfruttano un'altro cambio della direzione del vento a loro favorevole e si portano in vantaggio sulla barca italiana controllandola oltre la layline di destra. Per il resto della regata non c'e' molto altro da aggiungere, i neo zelandesi coprono sempre non commettendo lo stesso errore ne' altri e concludono la regata aggiudicandosi la vittoria.

In questo tipo di competizione, vincere di un metro o di mille non fa differenza, c'e' quindi da chiedersi perche' i nostri non si siano messi tra la boa di bolina e i neo zelandesi, invece di andare a cercare un buono che invece non c'e' stato e che comunque, anche se ci fosse stato, avrebbe cambiato di poco l'esito della gara.
Ci resta un po' di amaro in bocca per questa quarta sconfitta consecutiva, dove a fare la differenza non sono state le barche o il meteo, bensì le scelte degli equipaggi.

Milco Reggioli