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23/11/2025 - 25esima edizione della Mini Transat

Lo skipper tedesco Thiemo Huuk ha concluso la seconda tappa della Boulangère Mini Transat giovedì 20 novembre, ultimo concorrente a tagliare il traguardo, dopo aver disalberato il 3 novembre. Thiemo ha raggiunto Saint-François dopo 26 giorni in mare e ha compiuto l'impresa di attraversare l'Oceano Atlantico con un armo di fortuna.

Con questo ultimo arrivo, si è conclusa la 25a edizione della Boulangère Mini Transat che sarà ricordata per l'annullamento della prima tappa, tra Les Sables d'Olonne e La Palma.

L'uragano Gabrielle, uno dei più potenti dell'anno, stava in quel momento toccando terra sulle coste portoghesi, pronto a colpire la flotta di 90 velisti solitari. Per il direttore di gara Denis Hugues, la decisione non è mai stata in discussione: "Sapevamo che sarebbe stato un disastro. Tutte le previsioni meteo prevedevano onde alte dai 7 agli 8 metri, con raffiche fino a 55 nodi. Per me, era impossibile mandare gli skipper là fuori".
Dopo questa cancellazione, la seconda tappa, tra La Palma e Saint-François, si è rivelata cruciale.

Sul fronte sportivo, questa edizione ha incoronato alcuni grandi velisti. Il velista svizzero Mathis Bourgnon (934 - ASSOMAST), 28 anni, ha strappato la vittoria nella classe prototipi all'ultimo minuto.
Romain Bigot, presidente della classe Mini 6.50, ha elogiato questa prestazione: "La vittoria di Mathis è stata davvero incredibile. Ha fatto una regata incredibile con una barca vecchia. Aveva solo un grande spinnaker. Credo che sia stato sotto pressione per due settimane. Ha imposto un ritmo incredibile". Infatti, Mathis ha preso il comando poche ore prima del traguardo in Guadalupa, mentre Benoît Marie (1067 - Nicomatic - Petit Bateau), leader da Capo Verde, ha subito una serie di guasti su un prototipo che passerà alla storia della regata: una barca ultra-innovativa, capace di velocità senza precedenti, in particolare percorrendo 350 miglia nautiche in 24 ore, una performance mai vista prima nella Mini Transat.
Il podio è stato completato da Alexandre Demange (1048 - DMG MORI SAILING ACADEMY 2), rimasto a lungo intrappolato tra le alghe di sargasso dopo la sua rotta verso sud.

Nella serie, la vittoria è andata al normanno Paul Cousin (981 - AFP - Groupe Biocombustibles), che ha trasformato una prima tappa travagliata in una seconda perfettamente eseguita. "Non puoi arrenderti ora... Ho commesso alcuni gravi errori durante la prima tappa, soprattutto nelle andature portanti, che sono riuscito a correggere tra La Palma e Saint-François", ha spiegato all'arrivo. Romain Bigot ha ammirato la sua prestazione: "Ha mostrato un'intensità fenomenale, e anche chi è riuscito a salire sul podio dietro di lui ha dovuto lavorare duramente. Paul ha lavorato moltissimo per questo. La Mini è un ottimo trampolino di lancio per lui". "Annunciati tra i favoriti, Quentin Mocudet (986 - Saveurs et Délices) e Amaury Guérin (996 - Groupe Satov) completano un podio tanto denso quanto impegnativo.

Oltre alle prestazioni, questa edizione è caratterizzata da pochissimi ritiri: 87 imbarcazioni su 90 hanno raggiunto Saint-François in regata. Il giapponese Hajime Kokumai (1046 - DMG MORI SAILING ACADEMY 1) ha dovuto abbandonare la sua barca a vela al largo delle coste del Portogallo a causa di una falla. Durante la seconda tappa, anche Foucauld Malard (621 - l'arche lille & Mare e Vela) è stato costretto ad abbandonare il suo Mini 6.50, che era diventato impossibile da governare senza timone.
Il terzo ritiro è stato quello dello sloveno Uros Krasevac (759 - Ashika II), costretto a interrompere la regata dopo una sosta a Capo Verde per danni al timone. Poi ha comunque raggiunto la Guadalupa e ha così completato la sua seconda Transat, questa volta fuori dalla regata.

Denis Hugues, storico direttore di gara della Mini Transat, si dimette quest'anno. "Passo il testimone." "Avrò 67 anni e la Mini è ancora una sfida impegnativa sia fisicamente che mentalmente", spiega Denis, che tuttavia prevede di partecipare ad altre gare. Per la comunità Mini, una figura iconica si ritira. Esigente, Denis ha garantito la sicurezza di centinaia di velisti nel corso degli anni. La sua disabilità – è su una sedia a rotelle da quando aveva 20 anni – non lo ha fermato quando ha deciso di gareggiare nel 1987, 1989 e 1991. Ha poi contribuito a creare la classe e ha redatto il regolamento di classe che è ancora in uso oggi.
Romain Bigot, l'attuale presidente, rende omaggio al suo predecessore: "È stato lui a riunire il primo comitato di esperti per scrivere il primo, e ancora attuale, regolamento di classe! Comprende le problematiche relative alla sicurezza dei velisti in mare, e penso che questo sia sempre stato il suo principio guida. Denis incarna il dovere di preservare la storia. Ricordando sempre il contesto, tramandando storie passate per comprendere il presente". I velisti di oggi non si rendono conto di quanto fosse dedito e di quanto ami ancora la Classe Mini. Basta vedere la sua faccia al traguardo in Guadalupa per capirlo.
Emmanuel Versace, organizzatore delle ultime due edizioni, ha concluso sottolineando il ruolo di Denis nella regata come "uno dei custodi della Mini Transat". "L'ha condotta, diretta, organizzata. Ha vissuto i momenti migliori e quelli peggiori. Non credo che ci sia nessun altro che sia stato così coinvolto nella storia della Mini. Credo che, al di là dei velisti e della Classe, il mondo della vela in generale gli debba un debito di gratitudine per il suo impegno e la sua dedizione".

Il 10 gennaio a Les Sables d'Olonne la cerimonia di premiazione della La Boulangère Mini Transat.

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Redazione Velanet

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