Difficile risalita dell'Atlantico per i primi dieci solitari che hanno già doppiato l'ultimo dei grandi capi della Vendée Globe, Capo Horn: la corsa è entrata in una fase decisamente strategica, sia per i leader, che attraversano un periodo di transizione difficile al largo di Capo Frio, sia per i loro più prossimi inseguitori, pronti ad affrontare una fase particolarmente delicata tra le isole Falkland e Rio de Janeiro.
In sintesi: lungo la costa sudamericana si sta delineando un terreno di gioco impegnativo, dove ogni scelta tattica potrebbe ribaltare la classifica.

Detto questo continua il testa a testa tra i due leader, Charlie Dalin (Macif Santé Prévoyance) e Yoann Richomme (Paprec Arkea), con il primo di nuovo al comando dopo diversi giorni di inseguimento, con un vantaggio, comunque, di sole 35 miglia.

Dopo aver annunciato venerdì un danno significativo al sistema di governo del suo IMOCA Maître CoQ V, impossibile da riparare in mare, Yannick Bestaven, vincitore della scorsa edizione, ha ufficializzato il suo ritiro dalla competizione.
Infatti riparare i vari danni subiti nei giorni scorsi sarà possibile solo con l'assistenza da parte del suo team tecnico, che raggiungerà Bestaven a Ushuaïa, in Argentina, dove ha deciso di fare scalo.
Grande il disappunto per lo skipper francese, che aveva già sperimentato l'amarezza dell'abbandono nel 2008; diventa così il secondo vincitore di questa corsa leggendaria, dopo Vincent Riou nel 2012, a doversi arrendere dopo aver assaporato la gloria.

Il ritiro di Bestaven sottolinea la durezza implacabile del Vendée Globe, un evento che mette a dura prova sia gli skipper che le barche.
Fine settimana difficile, per esempio, per Isabelle Joschke e per il nostro Giancarlo Pedote: Isabelle, dopo una serie di problemi, ha rotto il suo foil di dritta mentre Giancarlo ha un problema al timone che ha solo temporaneamente risolto, in attesa di avere un mare decente che gli consenta di lavorare a poppa della barca per poter consolidare la riparazione.

I prossimi marinai a rientrare in Atlantico saranno Clarisse Crémer e Benjamin Dutreux, che stanno navigando molto vicini tra loro, mentre l'ultimo della flotta ora ridotta a 35 solitari, Denis Van Weynbergh, si trova a sud della Tasmania, con più di 7.500 miglia di distacco dai primi.