Photo credit: © Clarisse Cremer/VG2024
Mancano poche ore al momento in cui i leader della Vendée Globe passeranno l'ultimo dei grandi capi della circumnavigazione, il mitico Capo Horn.
Sarà durante la notte tra oggi e domani che uno tra Charlie Dalin (Macif Santé Prévoyance) e Yoann Richomme (Paprec Arkea) avrà l'onore di essere il primo a tornare in Atlantico; si, perché al rilevamento di oggi alle 15,00 la distanza tra i due era di sole 2 miglia!
Una cosa è certa: un duello del genere non si vedeva da molto tempo. Quello più simile nella storia dell'evento risale al 2012, quando François Gabart doppiò il capo con solo 1,20 di vantaggio su Armel Le Cléac'h.
Nella zona sono previste condizioni meteo piuttosto impegnative, con venti di 30/35 nodi.
Sébastien Simon (Gruppo Dubreuil) ha invece perso il contatto con i primi due, penalizzato dal navigare mure a sinistra, vista la mancanza del foil di dritta, e si trova ora a più di 400 miglia di distanza.
Gli altri inseguitori, primo dei quali, al quarto posto, è Thomas Ruyant (Vulnerable), navigano a circa 1.500 dai leader.
Mentre in testa alla corsa, i primi corrono a tutta velocità altri vivono un'altra avventura: alcuni lottano controvento, altri sono bloccati in un anticiclone e avanzano a un ritmo molto lento.
Tutti, nonostante la stanchezza che come una presenza permanente accompagna i solitari nelle gelide latitudini dei mari del Sud, dove vento non allenta mai la sua presa, continuano a lottare per colmare i divari che si allargano e poi si restringono con i sistemi meteorologici.
In coda alla flotta ancora quattro gli skipper devono ancora passare la longitudine di Capo Leeuwin, a oltre 6.000 miglia da Capo Horn, mentre Giancarlo Pedote (Prysmian) si trova ora al 19esimo posto (al rilevamento di oggi alle 15,00 a circa 4.000 miglia di distacco dai primi).