Emergency sarà presente con una “Una vela per Emergency” alla Barcolana 56, la regata velica più grande al mondo che si disputerà nel golfo di Trieste domenica 13 ottobre, unendo alla sfida sportiva quella per la solidarietà.
L’associazione umanitaria, che dal 1994 offre cure gratuite di qualità alle vittime della guerra e della povertà e promuove una cultura di pace, prenderà parte alla Barcolana per parlare dell’attività dell’associazione nel mondo in occasione dei suoi 30 anni, per ascoltare l’esperienza del mare vissuta dai campioni della vela e dal capo progetto della Life Support, la nave di Emergency, e soprattutto per partecipare alla regata con un equipaggio eccezionale.
Un’occasione per lasciarsi ispirare, riflettere, divertirsi e anche donare.
A sostenere le attività di Emergency arriveranno a Trieste la bi-campionessa olimpica Caterina Banti, insieme ai campioni della vela oceanica Ambrogio Beccaria, Alberto Bona, Alberto Riva e Giovanni Soldini. L’equipaggio gareggerà a bordo di Ancilla Domini, un Farr 80 di 24.5 metri alternandosi al timone.
È la seconda volta che Emergency partecipa alla Barcolana: nel 2005 gareggiò un MINItransat con a bordo anche il fondatore dell’associazione Gino Strada.
Emergency aderisce, inoltre, al Charity Program della Barcolana con il progetto “Una vela per Emergency”. Agli equipaggi che contribuiranno alla raccolta fondi di Emergency come “equipaggi ambasciatori” verrà consegnata una bandiera dell’associazione da esporre sulla barca per la durata dell’evento.
Per lasciare una donazione a sostegno delle attività dell’Associazione o per diventare equipaggio ambasciatore sarà sufficiente collegarsi al link www.retedeldono.it/progetto/una-vela-Emergency.
Sfida sportiva e di solidarietà, “Una vela per Emergency” è anche un incontro pubblico che si svolgerà sabato 12 ottobre, alle ore 11, presso il Teatro Miela di Trieste tra i navigatori Caterina Banti, Ambrogio Beccaria, Giovanni Soldini, Carlo Maisano, capo progetto della Life support, la nave di ricerca e soccorso di Emergency che opera nel Mediterraneo, e Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale.
Al centro del confronto con i marinai non ci saranno solo le sfide e il rapporto con gli elementi, ma anche le loro esperienze dirette di naufraghi e soccorritori, perché la solidarietà in mare è una legge imprescindibile.
L’incontro sarà preceduto da un intervento di Rossella Miccio, Presidente di Emergency, sull’impegno umanitario dell’associazione nel mondo: dall’Afghanistan, alla Sierra Leone, dal Sudan all’Uganda, Emergency ha curato finora oltre 13 milioni di persone colpite dagli effetti della guerra, delle mine antiuomo e dalla povertà. Per rendere concreto il diritto alla cura sancito dalla Costituzione, l'Associazione è inoltre attiva anche nel nostro Paese con ambulatori fissi e mobili e sportelli sociali a Milano, Brescia, Ragusa, Polistena, Sassari, Napoli e Castel Volturno.
L’appuntamento è a ingresso libero.
Nei giorni 9-13 ottobre il gruppo Emergency di Trieste sarà inoltre presente con il proprio stand presso il villaggio per presentare l’associazione, i suoi progetti e i suoi obiettivi.
Le dichiarazioni dei velisti
Caterina Banti (bi-campionessa olimpica)
“Credo fortemente nei valori dell’Olimpismo, quali il rispetto, la tolleranza, la solidarietà, l’uguaglianza e la pace. Credo, altresì, nel rispetto delle regole e della società civile. In quanto Olimpionica, ho il dovere e la responsabilità di tenere un comportamento ispirato a questi valori. Ed è proprio per questo che ho abbracciato con entusiasmo e orgoglio l’invito di EMERGENCY: testimoniare quegli stessi valori di “umanità”per i quali questa organizzazione si batte da anni. La vita è uno dei diritti inalienabili che ogni essere umano possiede”.
Ambrogio Beccaria (navigatore oceanico)
“Sono molto contento di salire a bordo di questo progetto e partecipare alla Barcolana 2024 insieme a EMERGENCY. La proposta della ONG mi ha coinvolto subito e mi è sembrata una bella opportunità per onorare la categoria di cui faccio parte…penso che i marinai abbiano un codice di condotta ben preciso, esiste un mondo fatto di solidarietà dove chi va per mare prova empatia verso chi in mare è in difficoltà. Anche per questo lo scorso agosto ho preso parte a una delle tante missioni della ‘Life Support’: volevo dare una mano attivamente come cittadino italiano e europeo, dato che la questione dei migranti ci riguarda tutti”.
Alberto Bona (navigatore oceanico)
“Voglio ringraziare EMERGENCY cui va un riconoscimento speciale per il lavoro che hanno fatto in questi anni difficili e che continuano a fare quotidianamente. C’è una vera emergenza sul tema del soccorso in mare dei migranti; e voglio ringraziarli per avermi invitato e per permettermi di fare la mia piccolissima parte, per il momento, partecipando con tanti amici che come me sanno che cosa vuol dire vivere il mare e averne rispetto e soprattutto verso le persone e chiunque si trovi in difficoltà in mezzo alle onde. La Barcolana è una bellissima festa e farò il massimo per dare il mio contributo al Team EMERGENCY mettendomi al servizio di questa importante causa”.
Alberto Riva (navigatore oceanico)
“Sono nato dalla parte fortunata del mondo e ho la possibilità di navigare per mia scelta su barche estremamente sicure, con le dotazioni di sicurezza più avanzate, e mentre navigo tante persone sanno istante per istante dove mi trovo. Naufragare con la certezza che qualcuno ti venga a cercare cambia tutto. Non è lo stesso per chi parte in cerca di un futuro migliore. Dal 2014 in Mediterraneo sono morte più di 30mila persone sotto gli occhi di tutti e di nessuno. Life Support di EMERGENCY svolge un’attività umana fondamentale che abbiamo tutti il dovere morale di supportare, marinai e non”.
Giovanni Soldini (navigatore oceanico)
“Come ci ha insegnato Gino Strada, le guerre e le ingiustizie si combattono con la solidarietà e la solidarietà in mare è una regola insindacabile. Perciò sono molto contento e onorato di essere al fianco di EMERGENCY e di partecipare alla Barcolana insieme a questo equipaggio”.
EMERGENCY ONG Onlus
è un’organizzazione internazionale nata in Italianel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà e, allo stesso tempo, per promuovere una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Tra il 1994 e il 2024 in tutte le strutture sanitarie di EMERGENCY sono state curate gratuitamente più di 13 milioni di persone. Una ogni minuto.
Il lavoro di EMERGENCY è possibile grazie al contributo di privati cittadini, aziende, fondazioni, enti internazionali e alcuni dei governi dei Paesi dove lavoriamo, che hanno deciso di sostenere il nostro intervento.
Per sostenere il lavoro di EMERGENCY e offrire cure gratuite e di qualità a chi ne ha bisogno: sostieni.emergency.it
Credit: Ludovica Sanfelice
Redazione Velanet