Charles Caudrelier - Photo credit © Alexis Courcoux
Charles Caudrelier, a bordo del suo Ultim 32/23 Edmond de Rothschild, ha tagliato il traguardo al largo di Pointe-à-Pitre, Guadalupa, alle 05,02 ora locale questa mattina. La sua è stata la prima barca a terminare la 12a Route du Rhum-Destination Guadeloupe, la regata transatlantica in solitaria di 3.542 miglia nautiche, partita da Saint-Malo, nel nord della Bretagna, mercoledì scorso alle 14,15.
Caudrelier ha stabilito il nuovo record per il percorso, con il tempo di 6 giorni, 19 ore, 47 minuti e 25 secondi di navigazione, migliorando quello di 7 giorni 14 ore 21 minuti stabilito dal veterano Francis Joyon nel 2018.
Dopo aver tagliato il traguardo, Caudrelier ha reso omaggio alla sua squadra e alla sua famiglia.
Il Maxi Edmond de Rothschild, varato nel 2017, è l'ammiraglia del team Gitana della famiglia di banchieri francesi ed è riconosciuto come la barca più evoluta e affidabile della classe Ultim 32/23.
Caudrelier ora aggiunge l'ambito titolo della Route du Rhum-Destination Guadeloupe a un record di vittorie in tutte le principali regate offshore e oceaniche Ultim 32/23.
Poco più di 3 ore più tardi anche François Gabart, già secondo classificato nel 2018 dietro a Joyon, ha concluso la sua Route du Rhum 2022.
Per quanto riguarda gli italiani in gara tra i Class 40 continua la corsa nelle posizioni di testa di Ambrogio Beccaria e Alberto Bona, oggi rispettivamente al terzo e settimo posto della flotta, mentre Andrea Fornaro (16esimo) ha comunicato di voler effettuare uno scalo tecnico nell’isola di Sao Miguel (la più grande delle Azzorre), per problemi alla chiglia della sua barca.
Giancarlo Pedote, tra gli Imoca, dopo aver perduto venerdì scorso, mentre navigava a circa 140 miglia a nord-ovest di Capo Finisterre, la vela di prua installata sullo strallo principale e montata su un avvolgifiocco, ha perduto posizioni e si trova ora al 18esimo posto della sua flotta.
Le prime giornate di questa edizione della Route du Rhum, caratterizzate dall'andatura di bolina, sono state molto impegnative per skipper e attrezzature e si conta una lunga lista di incidenti, avarie e disalberamenti che hanno causato numerosi ritiri, tra cui quello di Fabrice Amedeo, recuperato dalla sua zattera di salvataggio dopo che il suo Imoca "Nexans – Art et Fenêtres" era affondato in seguito a una esplosione.
Sono ora ben 21 gli skipper che hanno abbandonato la competizione, 5 tra i monoscafi Imoca e 11 tra i Class40, 2 Ocean Fifty e 3 Rhum Multi.