Photo credit: © Vincent Olivaud
Alberto Riva, atleta della scuola vela Utopia SSD, conclude su EdiliziAcrobatica la prima tappa della Mini-Transat 2021, la storica transatlantica in solitario, in dodicesima posizione dopo una notevole rimonta che lo ha portato a risalire la classifica nel giro di poche ore.
Riva ha tagliato il traguardo al 12esimo posto tra le barche di Serie il 9 ottobre alle 9:44 (10:44 ora italiana) impiegando 11 giorni 18 ore e 14 minuti per completare le 1350 miglia della prima tappa della Mini-Transat, da Le Sables d’Olonne in Francia a Santa Cruz de La Palma alle isole Canarie.
Una prima tappa difficile, segnata dallo stop di Alberto Riva che, insieme alla quasi totalità della flotta, ha trovato riparo sulle coste spagnole. Ottantaquattro barche su novanta hanno infatti deciso di fermarsi in quella che è stata una sosta “fortemente consigliata” dal comitato di regata. Tutti ad esclusione dei 4 Proto che al momento dell’allerta meteo erano già fuori pericolo e 2 barche di Serie che hanno proseguito.
Alberto Riva, sul pontile: "Non ho ancora digerito quello che è successo con lo scalo che ha creato distacchi così grandi tra il primo e gli altri. Invece sono contento del modo in cui, all'interno del gruppo di testa, ci siamo organizzati per rifugiarci. Abbiamo comunicato tutti insieme. Abbiamo fatto una scelta collettiva per non mettere in pericolo i concorrenti più indietro che senza dubbio avrebbero continuato la loro corsa per inseguirci se lo avessimo fatto, questo li avrebbe portati a fare una stupidaggine. Alla fine non abbiamo raggiunto il risultato sperato, ma a Baiona ci siamo organizzati davvero molto bene per fare una ripartenza scaglionata nel rispetto di una certa correttezza sportiva. Abbiamo davvero parlato molto e mostrato grande solidarietà, in pieno "esprit Mini". Una volta partiti, tre skipper sono scappati e il resto della flotta è rimasto sotto una grande nuvola al largo della Galizia. Poi è stato difficile trovare la motivazione per finire la tappa. Mi sembrava di essere un po' in modalità trasferimento. Non ho ancora capito perché non hanno annullato la regata!."
La partenza
Dopo una partenza non facilissima, Riva si è posizionato già nelle prime ore di regata in testa alla flotta dei Serie. Nella seconda giornata dalla prima posizione è finito in 26esima dopo la prima virata mure a sinistra dove un’onda formata di bolina ha reso complicata la navigazione per il Vector 993. Alberto tuttavia ha fatto la scelta giusta e, dopo il passaggio del fronte e la rotazione del vento da Sud Ovest a Nord Ovest, EdiliziAcrobatica riguadagna il posto in prima fila. Con Hugo Dhalenne e AnneClaire Le Berre, Riva rimane nelle posizioni di testa, a sud della dove c’è il flusso di vento più intenso.
Il bollettino meteo speciale
Quando la direzione di corsa ha annunciato per radio che un intenso fronte da Sud Ovest si sarebbe avvicinato a partire dal giorno successivo vicine a Capo Finisterre con raffiche fino a 50 nodi, Alberto Riva e EdiliziAcrobatica erano in prima posizione. Il bollettino speciale emesso dal comitato ha invitato gli skipper a "comportamenti di buona marineria" e a considerare di trovare riparo nei porti di Baiona, Camariña e La Coruña, in Spagna. Tutta la flotta ancora in prossimità del capo decide di seguire il consiglio, compreso il gruppo di testa, con Alberto che trova riparo a Baione.
La decisione di fermarsi
Nell’evoluzione meteo la situazione più critica sarebbe stata verso il capo Finisterre, mentre il gruppo di testa, continuando, avrebbe evitato la parte peggiore della burrasca. Quindi, la decisione di fermarsi, presa collegialmente dagli skipper - che sono riusciti a parlarsi via radio optando per lo stop - è stata presa soprattutto per proteggere il resto della flotta. Infatti, il pensiero è stato verso gli ultimi in ordine di arrivo, temendo inseguimenti azzardati in cui qualcuno avrebbe potuto lanciarsi, scontrandosi con la parte “dura” del fronte. Il giorno seguente la flotta è ripartita dalla Spagna tentando di gestire la ripartenza scaglionando gli start sulla base della classifica delle 8 del giorno precedente.
Per alcuni la regata continua
Nel frattempo, il tedesco diciannovenne Melwin Fink e l’austriaco Christian Kargl hanno deciso di continuare la navigazione senza interrompere la corsa, e dunque posizionandosi primo e secondo in classe Serie con distacchi veramente ampi. Il comitato di regata è stato molto contestato sia in Italia che in Francia, da velisti e da semplici tifosi, per aver gestito in maniera discutibile l’allerta meteo, da una parte incoraggiando un atteggiamento responsabile di buona marineria e dall’altra lasciando la responsabilità ai marinai di prendere decisioni e soprattutto di gestire la ripartenza dopo lo stop. Infatti, la ripartenza gestita in autonomia – e non da tutti i gruppi - e la differenza di condizioni meteo ha fatto sì che le carte fossero profondamente rimescolate: barche che prima dello stop erano in posizioni di testa si sono trovate molto indietro e viceversa.
La rimonta
EdiliziAcrobatica riparte non benissimo e si trova subito in una zona con meno vento e finisce molto indietro nella classifica scendendo fino alla 34esima posizione. Tra il settimo e l’ottavo giorno di regata Alberto mette la prua verso costa alla ricerca di flussi d’aria con più pressione e ci riesce! Dal giorno successivo comincia l’incredibile rimonta di EdiliziAcrobatica che recupera 22 posizioni, fino ad arrivare alla 12esima posizione.
La Mini-Transat
Concepita dall’inglese Bob Salomon nel 1977, con l’idea di istituire una transoceanica che non richiedesse budget giganteschi, la Mini-Transat prese il via la prima volta dalle coste britanniche, con 24 partecipanti tra cui Jean-Luc Van den Heede. In controtendenza con la vela oceanica che nel frattempo aumentava a dismisura i costi e le dimensioni delle barche, la Transat e la classe 6.50 sono sempre state un laboratorio in cui sperimentare. Navigatori e navigatrici come Thomas Coville, Ellen MacArthur, Micheal Desjoyeaux si sono formati con questa mitica regata. Anche se nel corso delle edizioni gli scafi si sono costantemente evoluti e le punte delle barche si sono a poco a poco fatte più tonde, l’”esprit mini” rimane lo stesso. La strumentazione a bordo è ai minimi termini: un Gps non cartografico, la radio VHF e quella SSB con la quale una volta al giorno vengono trasmesse classifica, situazione sinottica e previsioni meteo. Si può tuttavia comunicare tra concorrenti con il VHF.
I numeri della Mini-Transat
90 barche tra cui 7 equipaggi italiani
24 Prototipi e 66 Serie
14 donne su 90 partecipanti
14 le nazioni rappresentate (Germania, Australia, Austria, Belgio, Canada, Spagna, Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Italia, Irlanda, Lussemburgo, Russia e Uruguay).
35 è l'età media dei ministi per questa edizione 2021, 19 anni il marinaio più giovane.
4.050 miglia nautiche totali (la somma delle due tappe) ovvero 7.500 chilometri.
18 dei 34 partecipanti all’ultima Vendée Globe avevano all’attivo almeno una Mini-Transat.
Lo sponsor
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Credit: Ufficio Stampa - Valentina Pigmei
Redazione Velanet