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08/12/2020 - Vendée Globe: Pedote e gli altri devono preservare le barche...

Photo credit:© Giancarlo Pedote / Prysmian Group

A metà strada tra le longitudini del Madagascar e delle isole Kerguelen, Giancarlo Pedote continua il suo viaggio su un Oceano Indiano caotico, fedele alla sua reputazione. Preservare l'imbarcazione resta la parola d'ordine dello skipper di Prysmian Group, che questo inizio settimana ha navigato in venti di oltre 40 nodi nel passaggio di un fronte, ma soprattutto in un mare complesso, pericoloso per la struttura delle imbarcazioni, mare che lo ha portato alla decisione di sollevare un po' il piede dall'acceleratore sulla strada per Capo Leeuwin. L'atteggiamento di navigazione "a buon marinaio" che Pedote ha adottato in queste difficili condizioni metereologiche, nasconde in realtà una perfetta gestione dell'equipaggiamento e dell'uomo a bordo, ed è solo una fase di preparazione strategica, che evolverà quando la situazione sarà più favorevole.

“Questa mattina (lunedì), un fronte è passato sopra di noi. Ho visto gli strumenti segnare oltre 40 nodi di vento. Ho dovuto tenere duro, perché il mare è sempre molto corto e incrociato. Più volte la barca ha planato e si è piantata nell'onda davanti o, viceversa, in più occasioni è stata raggiunta da quella dietro”, ha commentato ieri Giancarlo Pedote dopo aver trovato condizioni di vento più gestibili. “Davanti a noi c'è un flusso da nord-ovest ma abbiamo ancora a che fare con un vento da sud-ovest, sul dorso della depressione. Il vantaggio è che ci permette di impostare una rotta a 90 °, cioè verso est ”, ha sottolineato lo skipper dell'IMOCA che veste i colori di Prysmian Group e Electricians sans Frontières, attualmente al 10 ° posto in classifica e che naviga a oltre 15 nodi di velocità media.

"Ho scelto di rimanere un po' più a nord rispetto ai miei diretti concorrenti per preservare l'equipaggiamento. Non nascondo il fatto che al momento sto navigando in modo abbastanza conservativo perché nell'Indiano, le barche rischiano di poter subire forti sollecitazioni. A mio avviso, è bene limitare gli shock contro le onde. Quando le condizioni del mare saranno più gestibili, tirerò fuori le armi a mia disposizione, ma visto il tratto di oceano che stiamo percorrendo, non è il momento di rischiare", ha detto lo skipper italiano consapevole della potenza di questo famoso Oceano Indiano, spaventoso e temuto da molti navigatori.
“Sto scoprendo molte cose. Non avevo mai navigato nei mari del Sud prima e le persone che me ne avevano parlato lo avevano fatto di sfuggita. Probabilmente perché è indescrivibile ", ha aggiunto Giancarlo, impressionato dalla maestosità delle onde.

“Sono molto alte e il loro ciclo è piuttosto breve. Quando vai a prua, fa impressione, ma è dovuto anche al fatto che l'aria è fredda, il cielo è grigio ... Ti senti in un luogo inesplorato. Lo domini poco a poco, un po' come quando attraversi per la prima volta il Golfo di Biscaglia. Più passa il tempo, meglio sappiamo governare la barca, gestire la sua andatura rispetto a queste particolari condizioni meteo ... Rimango paziente e calmo, ben consapevole che la reagata è lunga e che per finirla bisogna subire i minori danni possibili”, ha concluso Giancarlo Pedote che sta gestendo la regata con razionalità e inizia ad immaginare con sempre maggior precisione una nuova barca, forte dell'incredibile esperienza che sta facendo.

Momento decisivo per il leader della flotta, Charlie Dalin, che sarà il primo ad essere investito da una depressione particolarmente virulenta con raffiche di oltre 55 nodi. Lo skipper di Apivia proverà a resistere avvicinandosi a questa tempesta da nord e, come ha già dimostrato pur essendo in testa alla corsa, sapendo risparmiare la sua barca ogni volta che se ne presenta la necessità, per esempio ritirando i foil.
Anche Thomas Ruyant (Linkedout) e Jean Le Cam (Yes We Cam!) hanno optato per una opzione più a nord mentre si accumulano problemi per Louis Burton (Bureau Vallée 2) e Damien Seguin (Groupe Apicil), afflitti da problemi con il pilota automatico.

Posizioni alle 11 UTC del 8/12/2020:
1.    Charlie Dalin / APIVIA
2.    Thomas Ruyant / LINKEDOUT - a 253 miglia dal primo
3.    Yannick Bestaven / MAITRE COQ IV - a 366 miglia dal primo
4.    Louis Burton / BUREAU VALLEE 2 - a 386 miglia dal primo
5.    Benjamin Dutreux / OMIA-WATER FAMILY - a 445 miglia dal primo
6.    Jean Le Cam / YES WE CAM!
7.    Boris Herrmann / SEAEXPLORER-YACHT CLUB DE MONACO
8.    Damien Seguin / GROUPE APICIL
9.    Isabelle Joschke / MACSF
10.    Giancarlo Pedote / PRYSMIAN GROUP - a 682 miglia dal primo
11.    Maxime Sorel / V AND B-MAYENNE
12.    Romain Attanasio / PURE-BEST WESTRERN
13.    Clarisse Cremer / BANQUE POPULAIRE X
14.    Armel Tripon / L'OCCITANE EN PROVENCE
15.    Alan Roura / LA FABRIQUE
16.    Stéphane Le Diraison / TIME FOR OCEANS
17.    Arnaud Boissieres / LA MIE CÂLINE-ARTISANS ARTIPÔLE
18.    Manuel Cousin / GROUPE SÉTIN
19.    Didac Costa / ONE PLANET ONE OCEAN
20.    Pip Hare / MEDALLIA
21.    Fabrice Amedeo / NEWREST-ART & FENÊTRES
22.    Miranda Merron / CAMPAGNE DE FRANCE
23.    Alexia Barrier / TSE-4MYPLANET
24.    Clément Giraud / COMPAGNIE DU LIT-JILITI
25.    Kojiro Shiraishi / DMG MORI
26.    Ari Huusela / STARK
27.    Sébastien Destremau / MERCI
28.    Jérémie Beyou / CHARAL

Samantha Davies / INITIATIVES-COEUR - ritirata
Sébastien Simon / ARKEA PAPREC - ritirato
Alex Thomson / HUGO BOSS - ritirato
Kevin Escoffier / PRB - ritirato
Nicolas Troussel / CORUM L'EPARGNE - ritirato

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Redazione Velanet

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