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07/11/2020 - Domani parte la Vendée Globe, Pedote unico italiano

Photo credit: 2020© Martina Orsini

Un numero record di 33 skipper sarà sulla linea di partenza della nona edizione del Vendée Globe, il giro del mondo a vela senza scalo e senza assistenza di 24.296 miglia nautiche che parte da Les Sables d’Olonne, Francia, Domenica 08 novembre. Il colpo di pistola sarà dato alle 13.02 (ora locale / 12.02 TU).

Diretta live a partire dalle 06.55 TU. Oltre alle TV francesi, per l'Italia Sky trasmetterà la partenza in diretta o in differita nei notiziari.
Per la copertura live della partenza saranno utilizzate 12 telecamere in aggiunta alle 33 dei concorrenti, per regalare una esperienza immersiva e condividere con i velisti i momenti immediatamente precedenti alla partenza. Per la prima volta, le immagini dal vivo saranno migliorate da un packaging digitale che incorpora velocità e direzione della barca, informazioni meteorologiche, file sugli skipper, visualizzazione della linea di partenza, ecc.

La procedura di partenza inizia 8 minuti prima dello start con il warning signal (segnale di avviso). Ai 4 minuti viene dato il segnale preparatorio: in quel momento lo skipper deve essere solo a bordo, seguire il conto alla rovescia e prepararsi a tagliare la linea di partenza al segnale di start delle 13:02 (ora locale francese).
Se un IMOCA attraversa la linea in anticipo, incorre in una penalità di 5 ore. Per motivi di sicurezza non è possibile tornare indietro e attraversare nuovamente la linea di partenza. Se un concorrente non taglia la linea di partenza entro i 60 minuti dal segnale sarà considerato non partito. Per la nuova partenza dovrà attendere fino all'orario indicato dal comitato di regata. Non sarà data alcuna partenza dopo il 18 novembre 2020 alle 13:02, quando la linea di partenza verrà chiusa.

Tra i 33 partecipanti 6 donne (Alexia Barrier, Clarisse Cremer, Isabelle Joschke, Sam Davies, Miranda Merron, Pip Hare) e 9 nazionalità (Francia, Italia, Germania, Giappone, Finlandia, Spagna, Svizzera, Australia, Gran Bretagna).


* * *


Giancarlo Pedote, skipper di Prysmian Group, è pronto per la sfida.
Anni di duro lavoro, trovano un nuovo significato con il Vendée Globe.

Il principio del Vendée Globe è semplice: un giro del mondo in solitario, senza sosta e senza assistenza. In otto edizioni, 165 skipper hanno preso il via dell'evento e solo 88 di loro lo hanno portato a termine. Molti di più hanno conquistato l'Everest o sono stati lanciati nello spazio. Per questo il Vendée Globe è un'avventura con la A maiuscola. Ma come dice Philippe Jeantot, che ha lanciato l'evento nel 1989, “il fatto che si tratti di una competizione, aggiunge un'ulteriore fattore, perché oltre alla vittoria sugli elementi, è necessario fare meglio rispetto agli altri.”

Per raggiungere questo obiettivo, per fare un giro del mondo in solitario, senza assistenza e senza scalo, in competizione con altri skipper, è necessario superare costantemente sè stessi, spingere i propri limiti. Proprio alla continua ricerca di nuovi limiti, Giancarlo Pedote, skipper di Prysmian Group, è pronto per la sfida. Una sfida che prepara instancabilmente da anni e che oggi dà un nuovo significato alla sua vita.

“Essere al via di questa nona edizione dà un nuovo significato a tutte le cose che ho fatto da quando avevo 14 anni. Sono sempre stato pienamente coinvolto in tutto ciò che ho fatto, in particolare nello sport”, spiega Giancarlo Pedote che ha praticato boxe e altri sport, sempre con grande impegno. Restare sempre in un'ottica positiva, chiedere molto a sé stesso, ma sapendosi ascoltare, affrontando le cose fino in fondo ... è così che lavora Giancarlo, che si sforza di superare i suoi limiti ogni giorno.
C'è una domanda che Giancarlo continua a farsi: “È questo il meglio che posso fare?”. Si tratta di sapere quello che vuoi fare e come vuoi arrivare a farlo.

“In un progetto come un Vendée Globe, non si tratta di controllare tutto, ma di pensare chiaramente alle azioni da intraprendere per raggiungere l'obiettivo. Secondo me, l'80% del progetto si gioca a terra. Più hai ottimizzato la tua barca, più ti sei allenato fisicamente e più hai lavorato sulla meteo, più riduci al minimo il numero di problemi che dovrai affrontare in mare, problemi che sicuramente non mancheranno”, dice lo skipper di Prysmian Group che ha cercato di prepararsi al meglio per il suo primo giro del mondo, un'impresa che naturalmente implica un gran numero di incognite.

“Quando parti per qualcosa che non conosci, è difficile prevedere e immaginare tutto. Un giro del mondo in solitario, che sia il primo, il secondo, il terzo o più, ha sempre qualche incertezza perché la situazione è sempre diversa, fosse solo per le condizioni meteo. Per questo penso che la chiave di un progetto del genere sia, soprattutto, l'affidabilità del mezzo”, precisa Giancarlo che insieme al suo team si è preso la massima cura dell'IMOCA recuperato un anno e mezzo fa. “Una buona preparazione della barca e chiare scelte tecniche sono essenziali perché come ho detto, rappresentano una parte molto importante della prestazione o, per lo meno, delle sue possibilità di raggiungere i propri obiettivi. Ma questo non basta. La fortuna è un altro elemento essenziale per il successo di un progetto Vendée Globe. Se non è con te, è difficile. Nettuno deve decidere di lasciarti passare. Da parte mia, sono piuttosto fatalista. So di avere fatto tutto quanto in mio possesso per realizzare le mie ambizioni, ma so anche che non ho il controllo su tutto”, continua Giancarlo che, in avvicinamento all'inizio di questo Vendée Globe, previsto l'8 novembre alle 13:02 nella baia de Les Sables d'Olonne, trova un senso in tutto ciò che ha intrapreso negli ultimi anni.

“I miei studi, i miei viaggi, le diverse lingue che parlo e tutte le esperienze che ho maturato sin dall'adolescenza, oggi combaciano. In passato, a volte ho avuto la sensazione di fare delle cose senza sapere veramente perché, ma oggi mi rendo conto che, senza rendermene conto, avevo messo tutto questo in una busta chiamata “Vendée Globe”.
Una busta che adesso si sta aprendo..."

Giancarlo Pedote, 44 anni, vive da tempo a Lorient, in Francia, una delle capitali della vela oceanica, dove si è trasferito per vivere sino in fondo la sua professione.
La sua storia comincia col windsurf e attraversa diverse classi di barche oceaniche. Mini 6,50, Figaro, Class 40, Multi50 (la parentesi del Moth) e l’Imoca 60.
Vincitore della Transat Jacques Vabre nella classe Multi 50 nel 2015; 2 volte Champion de France Promotion Course au Large en Solitaire; 2 volte Campione del Mondo classe Mini 6.50; Velista dell’Anno 2013 e 2015, Pedote sarà l’unico italiano presente al Vendée Globe 2020.

Maggiori informazioni sul progetto Vendée Globe di Prysmian Group e Electriciens sans frontières:
Il sito ufficiale: www.prysmianoceanracing.com
La pagina Facebook: www.facebook.com/PrysmianOceanRacing
La pagina Twitter: twitter.com/PrysmianOcean
La pagina Instagram: www.instagram.com/prysmianoceanracing

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Credit: Ufficio Stampa Giancarlo Pedote
Redazione Velanet

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