Orgoglio della Marina Militare, simbolo della marineria italiana nel mondo, Nave Vespucci appartiene alla nostra Storia nazionale e a quella dei singoli che vi hanno navigato o che, semplicemente, sono stati a bordo per qualche ora. Eleonora Lorusso racconta la storia e le mille storie di quella che è stata definita la «nave più bella del mondo» nel libro Nave Vespucci.
Diario di bordo (radiofonico) dalla Signora dei Mari (pagg. 294 con foto, euro 18,00) pubblicato nella collana Leggi RTL 102.5, nata dalla collaborazione tra Mursia e la prima radio d’Italia che è anche media partner ufficiale delle campagne del Vespucci.
«Da quando racconto le campagne di Nave Vespucci alla radio» spiega Eleonora Lorusso, «tengo un mio personalissimo diario di bordo in cui annotociò che sento dai comandanti, dagli allievi ufficiali, dai nocchieri ma anche dai semplici cittadini che salgono a bordo per le visite. Ne è nato un libro che, mi auguro,possa spiegare il fascino, quasi l’incantesimo, che Nave Vespucci esercita su chiunque metta piede sul suo ponte. Nave Vespucci riunisce in sé bellezza, valori etici e, cosa che non guasta mai, spirito d’avventura. Per questo è così amata.»
Varata il 22 febbraio 1931 nei cantieri di Castellammare di Stabia, Nave Vespucci ha attraversato 88 anni di storia italiana,uscita indenne dalla Seconda guerra mondiale (ben altro destino è toccato, invece, alla gemella Cristoforo Colombo: come è andata perduta è raccontato nel libro), ha formato generazioni di ufficiali, ha coniugato tradizione ed evoluzione tecnologica passando dal sestante ai satelliti, ha avuto comandanti leggendari come Agostino Straulino, ha fatto più di 70 campagne d’istruzione, ha circumnavigato il Globo e nel 2018 ha superato per la prima volta il limite del Circolo polare Artico.
Nel libro tante voci: da quella di Giorgio Migone, classe 1923, che era a bordo nei giorni convulsi dell’Armistizio quando il Vespucci da Venezia venne spostato a Trieste e poi a Brindisi. Migone racconta anche del tentativo di ammutinamento, poi rientrato, dell’equipaggio che non voleva arrendersi agli inglesi; a quella del capitano di vascello Renzo Recchia, allievo nella campagna del 1988, quando il Vespucci fu protagonista nel mare russo di una sorta di operazione di Naval Diplomacy, e poi Comandante del veliero. Nelle pagine ci sono storie di vita quotidiana, le guardie, i riti scaramantici, le Vespucciadi, l’arrivo delle allieve, i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione, le burrasche e le bonacce. E ci sono anche le emozioni dei cittadini che sono saliti a bordo per vivere il loro battesimo del mare.
«Salire sul Vespucci è un’esperienza che ogni italiano dovrebbe provare. La prima volta si sale in silenzio. Lo stesso rispettoso silenzio che si deve al mare» scrive nella prefazione Luigi Tornari, direttore delle News di RTL 102.5. Un’esperienza che può iniziare,o continuare, con la lettura di questo diario di bordo, salpato dalla radio e approdato in libreria.
Eleonora Lorusso, nata a Milano nel 1975, laureata in Lettere Moderne, è giornalista professionista. Collabora con il sito di «Panorama», «Lettera 43» e «Donna Moderna», con «Star Bene», «Focus» e radio RTL 102.5 per la quale segue dal 2016 i rapporti con la Marina Militare.
Credit: Ufficio stampa Mursia
Redazione Velanet