Con una classifica cortissima, le prime tre barche della classifica generale sono distanziate di soli tre punti, la decima tappa sarà ancora una volta un frazione decisiva per designare il vincitore e chi occuperà gli altri gradini del podio.
La rotta della decima tappa ricorda quella del giro delle Isole Britanniche, una delle prove che hanno preceduto la Volvo Ocean Race. La flotta lascerà Cardiff per puntare verso nord, lungo la costa del Galles, a ovest dell’Irlanda e della Scozia, prima di entrare nel Mare del Nord, doppiare la punta meridionale della Norvegia e finalmente fare rotta verso est e Göteborg, in Svezia, per un totale di circa 1.300 miglia.
La tappa potrebbe sembrare semplice, ma in effetti presenta diverse difficoltà che i sette equipaggi dovranno cercare di superare indenni.
Sebbene sia una tappa corta e parta solo alcuni giorni prima del solstizio d’estate, il cammino verso Göteborg potrebbe essere accidentato. La rotta porterà la flotta a navigare verso nord e nella zona in cui si muovono i sistemi di bassa pressione del Westerly Storm Track, quella fascia di depressioni che si muovono verso est e che circondano l’Artico. Se i team dovessero venire colpiti da uno di questi sistemi, la corsa potrebbe essere veloce e molto umida, al contrario visto che si è ormai in periodo quasi estivo l’Anticiclone delle Azzorre, poterebbe causare venti leggeri e instabili.
Le sette barche, inoltre, navigheranno in prossimità della costa, che farà sentire i suoi effetti. Il ciclo quotidiano di riscaldamento e raffreddamento della terraferma crea brezze termiche durante il giorno e venti di caduta durante la notte. Ogni insenatura e baia, poi, genera effetti locali e saliti di vento, ogni isola o promontorio può dare vita una zona di ridosso lunga miglia. Un bel rompicapo per i navigatori, che oltre a far camminare la barca dovranno cercare anche di marcare gli avversari o trovare un’alternativa vincente.
Ad aggiungere altro pepe e altra tensione ci si metteranno anche le maree, che nella zona che circonda le isole britanniche sono particolarmente forti, con correnti che possono arrivare a 3 o 4 nodi e persino più intense vicino alle coste. La marea è entrante per sei ore e uscente per altre sei, quindi per qualsiasi rotta le barche avranno circa sei ore di corrente favorevole o contraria. In alcune situazioni gli equipaggi potrebbero addirittura essere costretti a dare ancora per resistere al flusso negativo…
Göteborg è una sede di tappa storica per la Volvo Ocean Race, molte edizioni hanno visitato la città svedese sede di Volvo, a volte provenendo da sud, altre volte da nord. In ogni caso, i finali sul fiume sono sempre stati molto spettacolari. Uno dei più emozionanti ebbe luogo nel corso dell’edizione 2001-02 quando fu solo un miglio a separare i battistrada nella zona delle isole he proteggono la città, e ASSA Abloy, riuscì ad avere la meglio stando vicino a terra battendo tutti sul filo di lana.
Secondo le ultime previsioni la flotta potrebbe giungere a Göteborg nel pomeriggio di venerdì 15 giugno. Anche la decima tappa potrà essere seguita in diretta grazie allo strumento del tracker, che resterà in modalità live.
Credit: Carla Anselmi – Italian media manager
Redazione Velanet