Vestas alle isole Falkland - Photo credit:© Jeremie Lecaudey/Volvo Ocean Race
La battaglia per la vittoria della settima tappa della Volvo Ocean Race ha preso una nuova forma ieri, con Dongfeng Race Team che si è avvicinato pericolosamente ai battistrada di Team Brunel.
Team Brunel guidato dal veterano olandese Bouwe Bekking ha visto il suo vantaggio ridursi dalle 80 miglia di qualche giorno fa, e oltre 30 al passaggio di Capo Horn, ridursi fino a 2.8 miglia al rilevamento delle ore 15, con Dongfeng alle sue calcagna. I team avevano forse sperato che gli dei del tempo si mostrassero più benevoli nel loro confronti nell’Atlantico meridionale, dopo le durezze dell’Antartico che hanno messo alla prova gli equipaggi e l’attrezzatura in uno delle navigazioni che la storia della regata ricordi. Ma il loro desideri per il momento non si sono tramutati in realtà.
Con i sei Volvo Ocean 65 spinti a volte venti nodi verso nord-est, i velisti già esausti sono stati messi ulteriormente alla prova, spinti al limiti della resistenza fisica e mentale. Inclusa la lotta serrata. Un fronte che si muove verso est ha colpito gli inseguitori, permettendo loro di progredire verso nord e verso il traguardo di Itajaì, in Brasile, molto prima dei leader di Brunel. Dongfeng e team AkzoNobel hanno approfittato molto della sfortuna di Brunel, recuperando molto terreno in poche ore.
Quando sono ormai più di 6.400 miglia, durissime, e in gran parte in testa Brunel ora si trova ora a dover battagliare per la leadership. “Fa male, perché le barche più indietro hanno avuto il cambio di vento prima.” Ha detto Bekking. “Ci raggrupperemo tutti di nuovo, è la vela… Sembra che l’arrivo di questa tappa si giocherà tutto alla fine. Non ci si potrà tirare indietro.”
Alle spalle dei primi tre, due team stanno navigando non al pieno delle possibilità. MAPFRE è ritornato in regata dopo essersi fermato per 13 ore a Capo Horn per riparare i danni all’albero e alla randa. Malgrado si trovino 200 miglia dietro ai leader, però, gli spagnoli ora hanno imboccato un corsia preferenziale per giungere a Itajaì.
Turn the Tide on Plastic sta invece navigando con velatura ridotta, dopo che l’equipaggio si è reso conto che l’attacco di una crocetta di destra (una parte che unisce la crocetta stessa all’albero) era uscita dalla sede. Il team a un certo punto ha anche preso in considerazione di fermarsi. Ma dopo essersi consultati con il produttore dell’albero, che ha prospettato loro diversi scenari, i velisti guidati da Dee Caffari hanno deciso di continuare la regata. La britannica ha detto: “Siamo di nuovo in partita. e con una tappa che vale punti doppi è importante. Dita incrociate.”
Intanto Vestas 11th Hour Racing è arrivato a Port Stanley, alle isole Falkland, dopo il disalberamento di venerdì. Nessuno è rimasto ferito quando l’albero è caduto e il team è stato in grado di continuare a motore. “Ero al timone quando è successo.” Ha detto il navigatore Simon Fisher. “Ho sentito un forte bang e l’albero si è rotto proprio sopra la prima crocetta. La testa d’albero è caduta in acqua e il troncone è rimasto su… Per proteggere lo scafo, abbiamo tagliato tutto.”
Vestas 11th Hour Racing team sta cercando di elaborare diversi scenari per cercare di rientrare in regata a Itajaí. “E’ una sfida. Tutta questa cosa è una sfida.” Ha detto al limite delle lacrime l’americana Stacey Jackson. “Sia che si combatta contro gli elementi che con sfortune così. Credo ci dica che la regata vuol dire essere capaci di andare oltre le difficoltà…”
Team Sun Hung Kai / Scallywag continua verso la costa occidentale del Cile, dove dovrebbe giungere all’inizio della settimana.
Posizioni del 31 marzo 2018 alle ore 15
1 TBRU
2 DFRT +2.79
3 AKZO +55.79
4 TTOP +142.04
5 MAPF +203.86
6 VS11 SUS
7 SHKS SUS
Credit: Carla Anselmi – Italian media manager
Redazione Velanet