Photo credit:© Konrad Frost/Volvo Ocean Race
Il Race Control della Volvo Ocean Race è stato informato da Team Sun Hung Kai/Scallywag di un incidente di uomo a mare, avvenuto lunedì intorno alle ore 13.42 UTC. L’incidente è avvenuto a circa 1.400 a ovest di Capo Horn.
Il team, insieme al Maritime Rescue Coordination Centre (MRCC) ha condotto un’operazione di ricerca per trovare il velista John Fisher (di nazionalità britannica), purtroppo senza successo.
Oggi un aggiornamento sul componente dell’equipaggio di Sun Hung Kai/Scallywag John Fisher, da parte di Richard Brisius, presidente della Volvo Ocean Race.
Sono particolarmente addolorato oggi di informare che uno dei nostri velisti, John Fisher del Team Sun Hung Kai / Scallywag, si ritiene sia disperso in mare.
E’ una notizia che riempie tutti i nostri cuori di dolore. Come organizzatori perdere un velista in mare è una tragedia che non vorremmo mai prendere in considerazione. Siamo devastati e i nostri pensieri vanno alla famiglia di John, ai suoi amici e compagni.
Ieri, poco dopo le 13 UTC (le 15 in Italia) il Race Control della Volvo Ocean Race è stato informato di una situazione di uomo a mare da Team Sun Hung Kai/Scallywag.
Ci siamo immediatamente messi in contatto con il team e con il Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo (Maritime Rescue Coordination Centre) che ha dirottato una nave verso la zona dell’incidente. Ma che, con la velocità espressa, potrà raggiungerla solo fra un giorno.
Il resto della flotta della Volvo Ocean Race si trovava a circa 200 miglia sottovento e dirottarla per assistenza, con un’andatura di bolina e venti di tempesta, non era un’opzione praticabile.
Il team di Sun Hung Kai/Scallywag ha condotto una ricerca approfondita per diverse ore in condizioni al limite, ma non è stato in grado di ritrovare il velista disperso.
Data la temperatura molto rigida dell’acqua e lo stato del mare, oltre al tempo ormai trascorso da quando John Fisher è caduto fuoribordo, dobbiamo presumere che sia da dichiarare disperso.
Tutti noi dell’organizzazione della Volvo Ocean Race vogliamo rappresentare le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di John, ai suoi amici e ai suoi compagni e ci impegniamo a fare tutto ciò che è in nostro potere per assisterli in questo momento così difficile.
Team Sun Hung Kai/Scallywag ha ripreso la navigazione, su una rotta nord-est. La barca si trova attualmente in una posizione non facile, poiché le condizioni meteo si stanno deteriorando e le previsioni per la giornata non sono positive.
L’equipaggio è, naturalmente, fisicamente ed emotivamente esausto per aver vissuto questa esperienza.
Ora, il nostro solo obiettivo è di dare loro tutto l’aiuto e l’assistenza possibile.
Siamo certi che ci saranno molte domande su quanto accaduto ieri e come uno dei nostri velisti possa essere scomparso in mare. Domande a cui si potrà dare una risposta una volta fatto un debrief con l’equipaggio.
Oggi, tutti i nostri pensieri e le nostre preghiere devono andare alla famiglia di John e a tutto il gruppo di Scallywag.
Le sei barche ancora in regata nella settima tappa della Volvo Ocean Race stanno fronteggiando condizioni dure nel tratto di approccio a Capo Horn, che dista ancora 900 miglia e due giorni di navigazione. Il settimo team Sun Hung Kai/Scallywag sta cercando di riprendersi dalla tragica scomparsa del compagno John Fisher, caduto in mare oltre 24 ore fa e ora considerato disperso, a causa delle temperature molto basse e dello stato del mare.
“Siamo devastati e i nostri pensieri vanno alla famiglia di John, ai suoi amici e compagni.” Ha detto questa mattina il presidente della Volvo Ocean Race Richard Brisius in un messaggio. “E’ una notizia che riempie tutti i nostri cuori di dolore. Come organizzatori perdere un velista in mare è una tragedia che non vorremmo mai prendere in considerazione.”
Il Race Director Phil Lawrence, nella trasmissione video quotidiana ha fornito ulteriori aggiornamenti sul Team Sun Hung Kai/Scallywag e sulle altre barche in regata. “Come potrete immaginare, l’equipaggio di Scallywag è in profondo stato di shock, e psicologicamente molto giù, il nostro obiettivo al momento è di far arrivare la barca in sicurezza sulla costa cilena.” Ha detto Lawrence che ha spiegato che quando il race control ha avuto comunicazione dell’accaduto, nella zona era presente un vento intorno ai 35/40 nodi con onde di 6 metri di altezza. “La barca è immediatamente tornata indietro, navigando lentamente di bolina e ha iniziato le operazioni di ricerca di John Fisher. Il race control monitora le barche costantemente, ha visto che Scallywag si era fermato e tornava indietro. I dati della telemetria indicavano che l’albero era su e le vele erano issate. Quindi ci siamo resi conto che era probabilmente una situazione di uomo a mare. In situazioni simili non contattiamo immediatamente la barca perché sappiamo che l’equipaggio è impegnato nella ricerca.”
Sulle possibili cause dell’incidente Phil Lawrence ha dichiarato: “Al momento non abbiamo informazioni al riguardo, non finché non avremo la possibilità di parlare con l’equipaggio. Tutti i velisti della Volvo Ocean Race sono dotati di diverse attrezzature di sicurezza, una muta di sopravvivenza, salvagente, cintura, un dispositivo personale di localizzazione e una luce stroboscopia e riteniamo, anche se non abbiamo conferma, che John indossasse tutti questi dispositivi.”
Per quel che riguarda i prossimi passi Lawrence ha detto che: “Le condizioni meteo sono cattive e stiamo elaborando una rotta che li possa far continuare in sicurezza e far arrivare la barca in Cile. Anche le altre barche hanno condizioni molto dure, con vento a livello di tempesta e si stanno approssimando a Capo Horn. Hanno anche loro molto da fare. Ieri abbiamo mandato loro un breve messaggio su quanto accaduto e questa mattina purtroppo una nota in cui li informavamo che sfortunatamente John non era stato ritrovato.”
Uno dei velisti più esperti dell’intera flotta, lo skipper olandese di Team Brunel Bouwe Bekking, ha espresso i suoi sentimenti, che sono comuni a tutti i partecipanti alla Volvo Ocean Race dicendo: “Siamo profondamente scioccati dalla perdita di John Fisher, che tutti noi chiamavamo 'Fish'. I nostri pensieri vanno alla sua famiglia e naturalmente ai compagni di Scallywag. Non è passato un solo instante da quando abbiamo ricevuto la terribile notizia in cui non ci siamo fermati a pensare a lui…”
Le sei barche ancora in regata si trovano a circa 900 miglia da Capo Horn, dove è previsto possano giungere giovedì. L’arrivo in Sudamerica di Team Sun Hung Kai/Scallywag fra circa quattro giorni.
Credit: Carla Anselmi – Italian media manager
Redazione Velanet