Domani, domenica 5 novembre, alle 13.30, prende il via la Transt Jacques Vabre 2017. Una regata in doppio che racchiude in sé 4 competizioni: Class 40, Multi 50, IMOCA e Ultime. 38 imbarcazioni in totale.
Sono tredici gli IMOCA che si troveranno sulla immaginaria linea di partenza a largo di Le Havre, in Normandia e che prenderanno il largo in direzione Salvador Bahia in Brasile.
Tra questi anche Newrest-Bioche Pasquier, a bordo del quale Giancarlo Pedote naviga al fianco di Fabrice Amedeo, skipper francese che con la stessa imbarcazione ha partecipato all’ultima Vendée Globe arrivando undicesimo. Insieme affronteranno questa traversata oceanica: 4.350 miglia tutte da seguire, come spiega Giancarlo Pedote annunciando gli sviluppi meteo e quindi i punti chiave della regata.
« Il fronte freddo che sabato sera passa sopra Le Havre e si dissolve, genererà domenica un flusso di 15-20 nodi da Nord-Nord Ovest. Queste le condizioni di partenza che evolveranno, subito dal pomeriggio di domenica, in un regime di venti più leggeri provenienti da Nord. Questo cambiamento sarà causato da un anticiclone delle Azzorre posizionato più a Nord, più o meno tra le Azzorre e Cap Finisterre. In seguito ad una depressione a Ovest dell’Islanda, questo anticiclone si estenderà con una dorsale verso la punta delle Bretagna e genererà dei venti molto leggeri tra la notte tra domenica e lunedì ».
Il quadro è ovviamente previsionale, ma lo scenario ben definito, tanto che Pedote continua a raccontarne con chiarezza lo sviluppo: « In seguito allo spostamento della depressione ad Ovest dell’Islanda verso le coste dell’Europa occidentale, la flotta verrà interessata da un flusso di Sud-Ovest di 25-30 nodi, associato ad un fronte freddo piuttosto intenso che toccherà la flotta martedì tra le 3.00 e le 7.00 del mattino - secondo le previsioni attuali. Ci sarà poi una rotazione del vento a destra: il vento passerà da Sud-Ovest a Nord-Ovest e in quell’occasione sarà importante posizionare molto bene la nostra virata per cominciare a scendere con le vele da andature portanti nella coda depressionaria con vento instabile di 25-30 nodi ».
E venti instabili richiamano massima attenzione.
« La discesa verso l’equatore sarà piuttosto tonica: sarà necessario fare le giuste scelte a livello delle vele e non farsi sorprende dalle raffiche di vento. Quando in seguito il vento comincerà a diminuire in intensità, sarà importante fare i cambi di vele al momento giusto per permettere alla barca di esprimere sempre il miglior target di velocità. A questo punto il fronte freddo evacuerà insieme alla depressione e noi rientreremo nel flusso anticiclonico che si forma subito dietro alla depressione. Qui dovremo “giocare” con la curva dell’anticiclone e posizionare al meglio la strambata che ci porterà a seguire il flusso degli alisei, alla latitudine dello Stretto di Gibilterra ».
Ma le regate non sono mai solo tattica e strategia. Le emozioni, le esperienze e i ricordi giocano il loro ruolo fondamentale. E Giancarlo Pedote di ricordi ne ha: « Nel 2009 sono arrivato a Salvador Bahia con il mini di serie Prysmian ITA 626, un pogo 2. È stato il primo arrivo in solitario oltreoceano, la conclusione della prima traversata atlantica in solo, ed è stato davvero molto emozionante. La prima traversata ha un sapore speciale e non si scorda mai. Ci lanciamo nella prima traversata oceanica con un’idea, poi arriviamo dall’altra parte, io sono arrivato dall’altra parte avendo vissuto una realtà molto differente da quella che avevo immaginato. In questi otto anni ho avuto modo di fare tante esperienze, navigare su tantissime barche diverse, ed è per me una grandissima emozione adesso potermi girare indietro, guardare gli anni che sono trascorsi e ritornare a imbarcarmi verso Salvador Bahia portando con me tutte le esperienze che si sono susseguite una all’altra. Fondamentalmente non posso che trarre un bilancio positivo da tutto ciò che è accaduto dopo la prima Mini Transat, e questo mi rende sereno ».
Per Giancarlo Pedote non si tratta della prima partecipazione alla Transat Jacques Vabre, ma della prima traversata oceanica in Classe IMOCA.
Nel 2015 lo skipper fiorentino vinse questa competizione in Multi 50 al fianco di Erwan Le Roux su Fenêtréa Prysmian; quest’anno naviga con Fabrice Amedeo, che oltre ad essere un navigatore oceanico, è giornalista del popolare quotidiano francese “Le Figaro”.
« Fabrice Amedeo si è rivelato in questo periodo di preparazione un buon compagno, serio, che conosce bene la sua barca. Sono contento di partire con lui, cercheremo insieme di dare il nostro meglio ».
A bordo di Newrest-Bioche Pasquier sale anche Prysmian Group, che dal 2008 accompagna Giancarlo Pedote nella sua crescita sportiva. Lorenzo Caruso, Corporate and Business Communications Director del Gruppo leader mondiale nel settore dei cavi e sistemi per energia e telecomunicazioni, dichiara:
« Siamo entusiasti di prendere nuovamente parte alla prestigiosa Transat Jacques Vabre grazie a Giancarlo, che per noi è parte integrante di Prysmian Group. La sua costanza e la sua professionalità rappresentano in pieno lo spirito del Gruppo e, attraverso questa proficua collaborazione che combina i valori della vela e la nostra mission di business di perseguire sempre l’eccellenza in termini di prestazioni, qualità, competitività e innovazione, siamo pronti ad affrontare questa nuova avventura ».
«Seguiremo Giancarlo », aggiunge Caruso. « Ogni dipendente del Gruppo avrà la possibilità di seguire la regata attraverso degli aggiornamenti che daremo sul nostro intranet e sul nostro sito internet corporate www.prysmiangroup.com ».
La regata potrà essere seguita da tutti sul sito ufficiale della corsa, che metterà a disposizione una cartografia, e sui social di Giancarlo Pedote: Facebook e Twitter.
Credit: Ufficio stampa Giancarlo Pedote
Redazione Velanet