I solitari sulla linea di partenza della 21esima edizione della Mini Transat, che partirà la prossima domenica da La Rochelle, saranno 81, in rappresentanza di ben 11 nazionalità, divisi nelle due flotte dei mini di serie (56) e dei Prototipi (26).
Tra loro sono 6 gli skipper italiani, tra cui Matteo Rusticali e Ambrogio Beccaria.
Matteo Rusticali
Matteo Rusticali, skipper romagnolo e direttore sportivo del Circolo Nautico del Savio, sarà a bordo del suo Mini 6.50 Spot ITA 444, un prototipo del 1991.
Domenica 24 settembre, ad una settimana dalla partenza, gli skipper hanno disputato il prologo, una regata dove a bordo è permesso portare ospiti, amici o parenti e che rappresenta una sorta di sfilata prima della partenza vera e propria.
Matteo Rusticali, accompagnato per l’occasione dall’amico Stefano Passeri, si è aggiudicato il dodicesimo posto nella categoria prototipi, lasciando indietro, come si dice in gergo, molte barche più nuove e performanti della sua Spot ITA 444.
“Sono felicissimo di questo risultato” dichiara entusiasta Matteo, “trovarmi sulla linea di partenza del prologo e vedere la maggior parte della flotta dietro, mi ha caricato di energia positiva.”
Preparare una campagna Mini Transat infatti è un cammino lungo e molto impegnativo e Rusticali ha investito 5 anni per essere pronto a questo appuntamento.
“Spot è un prototipo del 1991 ed è la barca più vecchia di tutta la flotta”, continua lo skipper, “Abbiamo lavorato molto per adattare la sua linea con le nuove disposizioni del regolamento di Classe e per renderla più competitiva.”
I lavori, che Matteo ha sempre eseguito personalmente o con il supporto di amici, hanno dimostrato che la barca ha ancora tanto da dire nonostante i sui 26 anni.
“La Mini Transat è una regata in solitario,” conclude Matteo, “ma il mio progetto è corale. Devo infatti ringraziare tutti gli amici, gli sponsor e le tantissime persone che hanno deciso di seguire e supportare questo sogno che ora è diventato realtà.”
Matteo Rusticali è supportato da B&G, Lowrance, Simrad Yachting, 4Prevent Srl, Solbian, Vendere 2 punto zero, Veleria South Sails, Rotary Club Forlì, Marinara Porto Turistico, Pier 12, Wizard, Omnia Acque.
Nato a Forlimpopoli il 18/02/82.
Inizia la sua esperienza a vela all'età di 8 anni presso il Circolo Nautico del Savio dove oggi è anche direttore sportivo, regatando fin da subito su derive nelle classi optimist, l’equipe, 420, 470, 49er e contender.
Nel 1998 inizia la sua passione per l’altura.
La barca:
SPOT ITA 444
ANNO DI COSTRUZIONE 1991
PROGETTISTA Mark Lang
COSTRUZIONE vetro carbonio con anima in airex
CANTIERE Luthy
PESO 1000 KG
Spot sarà il Mini più “Vintage” di tutta la flotta, con ben 26 anni di storia alle spalle.
In questi ultimi anni Spot ha subito una profonda trasformazione ed è pronta a questa sua decima traversata Atlantica.
Dall'anno del suo primo varo Spot è sempre stata una protagonista della classe Mini 6.50, con ben 7 Mini Transat all'attivo e piazzamenti sempre di spicco, tra cui un 5°un 6° e un 7° posto, una Vannes Azorre e la storica Saguenay 2000, 3700 miglia dal Canada alla Francia dove si piazzò al primo posto prestando soccorso ad un altro concorrente.
"Sono davvero onorato di essere il suo compagno in questa sua decima avventura oceanica".
Ambrogio Beccaria
Il 24 settembre “Alla Grande Ambeco”, il mini del navigatore Ambrogio Beccaria, ha vinto il tradizionale Prologo, battendo tutti le barche di serie e arrivando dietro soltanto a quattro prototipi. A meno di una settimana dalla partenza della “più grande regata d’altura per le barche più piccole” che partirà il 1 ottobre da La Rochelle con destinazione finale Martinica e una tappa alle Canarie, Beccaria, 25 anni - campione italiano della Classemini - si dimostra ancora una volta abile nelle manovre sul suo Pogo 2 e molto veloce rispetto ai suoi avversari e, con condizioni di poco vento, davanti anche ai Pogo 3.
“La regata è stata corta e con poco vento, 4 miglia e mezzo... un bordo di bolina e uno di poppa”, dice Beccaria, “un ottimo risultato per noi, anche se la leggenda vuole che vincere il prologo porti sfortuna e addirittura si dice che alcuni equipaggi in passato si siamo fermati sulla linea. Ma per quel che ne so, quando abbiamo vinto il prologo, dopo è andata molto bene!”.
“Finalmente si avvicina il giorno in cui realizzo il sogno per cui lavoro da molto tempo… la Mini Transat! E’ una corsa storica e anche molto tecnica ed è senza dubbio la porta d’ingresso per il mondo della vela oceanica e insieme anche un laboratorio di innovazione e nuove tecnologie. Dicono che sia la transoceanica più dura con alla Ostar... vedremo! Una regata che grazie ai suoi costi relativamente bassi è considerata una risposta ai budget milionari di quasi tutta vela oceanica”.
Ambrogio Beccaria (Milano, 1991) naviga da quando ha 15 anni. Da ragazzo ha frequentato i corsi di vela del Velamare Club, in Sardegna, imparando a navigare tra gli scogli e gli isolotti dell’Arcipelago della Maddalena e la zona ventosa delle Bocche di Bonifacio. A 18 anni inizia a regatare su una deriva classe Laser 4000, con la quale nel 2014 si aggiudicherà un Campionato Italiano e il terzo posto al Campionato Europeo sul Lago di Garda.
A bordo del 16 metri Shambala, una barca progettata dallo yacht designer Umberto Felci, partecipa a numerose regate in Tirreno e a importanti competizioni come la Giraglia, la Middle Sea Race, la 151 Miglia, la Tre Golfi di Napoli e le regate del Campionato ORC in Liguria.
È stato comandante di un catamarano di 18 metri. Nel 2013 Ambrogio Beccaria sale per la prima volta su un classe Mini, Exing 99, dove conosce Stefano Paltrinieri, esperto di questo genere di barche lunghe appena 6,50 metri e con alle spalle oltre ventimila miglia di mare percorse sui Mini. Nel maggio 2014 riesce finalmente a realizzare il suo sogno: acquista in Portogallo il Mini Kalonig, un modello Pogo2 del franco-polacco Ian Lipinski che aveva scuffiato in Atlantico nel 2013 in occasione della MiniTransat. Trasferisce la barca via terra fino a La Spezia, dove in cinque mesi di duro lavoro completa praticamente da solo la ristrutturazione della barca danneggiata, che viene ribattezzata Alla Grande Ambeco.
Nel marzo 2015 Beccaria vince la regata di 160 miglia Fezzano-Talamone, dal golfo di La Spezia fino in Toscana. Nello stesso anno e nel 2016 lo scafo si dimostra plurivittorioso al punto da fargli vincere per due volte consecutive il Campionato italiano Mini 6.50. Nel 2016 Ambrogio arriva secondo assoluto nella classifica finale alla Les Sables D’Olonne-Azzorre-Les Sables D’Olonne (SAS), la regata più lunga e dura del circuito Mini 650, dopo la MiniTransat, vincendo addirittura la seconda tappa (cosa che prima di lui aveva fatto solo un altro navigatore italiano).
Nel 2017 Ambrogio ha partecipato a varie regate del campionato francese per i Mini 5,60 portando a casa sempre ottimi risultati, posizionandosi sempre primo tra le barche di vecchia generazione, i cosiddetti "appuntiti". Dopo questi due anni di successi Beccaria si è aggiudicato l’attenzione degli esperti passando da giovane promessa a essere una nuova realtà della vela d’altura nostrana. Tra una regata e l’altra, Ambrogio si è laureato in Ingegneria nautica a La Spezia.
Palmarès
2017
8º Transgascogne - 500 miglia solitario
14º Mini en Mai - 500 miglia solitario
13º Trophée Marie-Agnés Peron - 220 miglia in solitario
8º Mini Fastnet - 600 miglia in doppio
2016
Stabilisce il record Portofino-Giraglia-Portofino in classe F18 con un tempo di 17 ore 20 minuti (in doppio con Bernardo Zin)
2016
SAS (Les Sables d'Olonne - Horta) 3° (poi settimo per una penalità) alla prima tappa;
1° alla seconda; 2° nella classifica generale - 2600 miglia in solitario
1º Arcipelago 650
1º alla 222 mini solo
3º GPI Italia
2015
1º Fezzano – Talamone
1º CAP Cagliari
2º Arcipelago 650
4º GPI d’Italia
2014
1º Campionato Italiano Laser 4000
3º Campionato Europeo Laser 4000
La barca
Acquistata nel giugno del 2014, “Alla Grande Ambeco” ITA 539 dopo un lungo lavoro di refitting (ristrutturazione delle zone danneggiate, riverniciatura, riallestimento della coperta e nuovo piano velico) il Pogo2 539 ha toccato l’acqua nel febbraio 2015.
Durante gli interventi di manutenzione chiunque passasse e chiedeva a Ambrogio come stesse procedendo, lui rispondeva sempre: “Alla grande!”. Di qui l’idea di chiamarla così.
Il mini 6.50 eÌ€ una barca di 6,5 metri con cui si gareggia in doppio o in solitario, progettata per attraversare l’Oceano Atlantico.
Queste barche si dividono in due categorie: i “prototipi”, barche sperimentali, dove vengono testate le ultime tecnologie in campo nautico, e i “serie”, sottoposti invece a restrittive regole che limitano l’uso di materiali e tecnologie troppo costose, rendendoli accessibili a molti velisti. Alla Grande Ambeco è una barca di serie costruita nel 2004, progettata per essere molto performante nelle andature portanti. Per l’epoca era un concentrato di tecnologia e innovazione ma l’evoluzione nel campo nautico ha portato alla progettazione di nuove barche di serie, come i Pogo3. Queste barche, leggere e estreme, con grandi volumi a prua (da qui il termine ‘prue tonde’) hanno sostanzialmente ipotecato i primi dieci posti delle regate Mini650. Per questo è nata la classifica non ufficiale delle ‘prue appuntite’, cioè una sfida tra i serie di vecchia generazione.