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08/07/2015 - Volvo Ocean Race: da Alicante a Goteborg, una regata indimenticabile

Photo credit: © Ainhoa Sanchez/Volvo Ocean Race

Lo scorso 27 giugno si è chiusa a Goteborg, in Svezia, la dodicesima edizione del giro del mondo a vela, vinta da Abu Dhabi Ocean Racing. E' stata, quella 2014/15 un'edizione speciale in molti sensi.
Ecco un racconto dei momenti clou, tappa per tappa.

Partita dal porto spagnolo di Alicante l'11 ottobre 2014, la Volvo Ocean Race, si è conclusa a Goteborg lo scorso 27 giugno. E' l'evento sportivo più lungo che esista, ed è anche uno dei più duri e pericolosi. E' il giro del mondo a vela in equipaggio, oltre 40.000 miglia sui cinque oceani. I 66 velisti di sette team che vi hanno preso parte hanno vissuto nove mesi di avventure, tra caldo e freddo estremo, mangiando solo cibo liofilizzato e avendo contatti minimi con la terraferma, dormendo poco, lavorando a turni, cavalcando onde enormi in luoghi remoti, in condizioni meteo le più diverse. Ma, come disse Sir Peter Blake, l'indimenticabile velista neozelandese che vi prese parte cinque volte e che ne vinse un'edizione, la regata: “Quando ti entra nelle vene, non ne puoi più farne a meno.”

Leg 1: da Alicante (Spagna) a Città del Capo (Sudafrica)

Podio: Abu Dhabi Ocean Racing, Dongfeng Race Team, Team Brunel

Highlight: E' una tappa tattica e molto lunga, dopo essere usciti da Gibilterra, i team affrontano il passaggio dell'arcipelago di Capo Verde, le calme equatoriali e l'anticiclone di Sant'Elena. Dopo aver rotto un timone Dongfeng Race Team si spinge a sud e recupera molto sui leader, finendo in seconda piazza solo 12 minuti dopo il vincitore Abu Dhabi Ocean Racing. Il team femminile di Team SCA, strappa il sesto posto agli spagnoli di MAPFRE a poche miglia dalla linea del traguardo sotto l'imponente Table Mountain di Città del Capo.


Leg 2: da Città del Capo (Sudafrica) a Abu Dhabi (EAU)

Podio: Team Brunel, Dongfeng Race Team, Abu Dhabi Ocean Racing

Highlight: La frazione, cha ha cambiato la storia di team Vestas Wind nella regata, parte da Città del Capo con 40 nodi di vento. La corrente di Agulhas Current e le insidie dell'Indiano oltre alla minaccia di un ciclone, segnano le prime fasi della tappa. Dongfeng Race Team rompe la rotaia dell'albero, un problema ricorrente per il team, ma riesce a riparare. Poi, il 29 novembre avviene l'incidente che ha dell'incredibile. Team Vestas Wind si incaglia sulla barriera corallina di Cargados Carajos, lo skipper Chris Nicholson riesce a portare in salvo i suoi uomini nel mezzo della notte, in acque infestate dagli squali, mentre Team Alvimedica rimane in zona, in stand-by, per portare eventuale assistenza. Le altre barche procedono la loro risalita verso Abu Dhabi dove Team Brunel ottiene un altra vittoria, ai danni ancora una volta di Dongfeng Race Team.

Leg 3: da Abu Dhabi (EAU) a Sanya (Cina)

Podio: Dongfeng Race Team , Abu Dhabi Ocean Racing, Team Alvimedica

Highlight: La tappa segna la prima vittoria, storica, di un team con bandiera cinese nella Volvo Ocean Race. E non solo ma l'equipaggio guidato da Charles Caudrelier lo fa proprio a Sanya, in Cina, al termine di una battaglia durata 23 giorni e mezzo. La flotta naviga nel Golfo, poi lungo la costa indiana, oltre Sri Lanka, attraverso lo Stretto di Malacca per risalire infine l'insidioso Mar Cinese Meridionale.

Leg 4: da Sanya (Cina) a Auckland (Nuova Zelanda)

Podio: MAPFRE, Abu Dhabi Ocean Racing, Dongfeng Race Team

Highlight: E' il momento della gloria per gli spagnoli di MAPFRE nella celeberrima City of Sails. Poco dopo la partenza, in avvicinamento allo stretto di Luzon, Team SCA e Team Brunel si portano coraggiosamente a nord, mentre le altre quattro barche continuano verso la punta delle Filippine. MAPFRE ha problemi con l'elettronica di bordo che costringe gli spagnoli a navigare alla cieca prima di una riparazione in alto mare, ma lo skipper “supplente” Xabi Fernández e i suoi uomini si rifanno sotto fino a chiudere in prima piazza.

Leg 5: da Auckland (Nuova Zelanda) a Itajaí (Brasile)

Podio: Abu Dhabi Ocean Racing, MAPFRE, Team Alvimedica

Highlight: Il ciclone Pam costringe gli organizzatori a ritardare la partenza della tappa. Le barche lasciano Auckland con tre giorni di ritardo, il 18 marzo. Tre team sono vittime delle famose Chinese Gybe e quasi tutti hanno problemi tecnici nelle dure condizioni dell'Oceano Antartico. Quando le condizioni migliorano è il momento di Team Alvimedica, che guida la flotta oltre l'icona di Capo Horn. Ma, proprio lo stesso giorno, le speranze di Dongfegn Race Team si infrangono quando la parte superiore dell'albero si spezza. I franco/cinesi sono costretti al ritiro e dopo un breve stop a Ushuaia, raggiungono Itajaì con armo di fortuna e a motore. Le prime quattro barche finiscono nel raggio di sole cinque miglia, ed è Abu Dhabi Ocean Racing a strappare la vittoria a MAPFRE sul filo di lana.


Leg 6: da Itajaí (Brasile) a Newport (USA)

Podio: Dongfeng Race Team, Abu Dhabi Ocean Racing, Team Brunel

Highlight: Dopo le condizioni estreme della quinta tappa, la sesta offre una meteo ideale, malgrado il grosso problema delle alghe. Dongfeng Race Team continua sulla via della sfortuna, a bordo si rompe il dissalatore, ma l'equipaggio riesce nell'ennesima riparazione. Dopo il passaggio delle calme equatoriali, la flotta entra nella corrente del Golfo con Dongfeng che riesce a chiudere la tappa con soli tre minuti di vantaggio su Abu Dhabi Ocean Racing, e meno di un'ora su Team Brunel. Un risultato che compensa il team di Caudrelier della rottura dell'albero nella frazione

Leg 7: da Newport (USA) a Lisbona (Portogallo)

Podio: Team Brunel, MAPFRE, Team Alvimedica

Highlight: E' un pubblico enorme quello che saluta la flotta in partenza da Newport, i team devono affrontare la traversata dell'Atlantico con la grande incognita dell'Anticiclone delle Azzorre, che pone i navigatori a dover scegliere se passare a sud, con una rotta più lunga ma apparentemente più veloce o dirigersi direttamente verso Lisbona, dove si potrebbero trovare venti più leggeri. La tappa riporta ricordi negativi a Bouwe Bekking, skipper di Team Brunel, che proprio in queste acque vide la sua barca movistar affondare nell'edizione 2005/06. Ma il veterano olandese trova la risposta migliore per lasciarseli alle spalle, vincendo la tappa a Lisbona, battendo gli spagnoli di MAPFRE .

Leg 8: da Lisbona (Portogallo) a Lorient (Francia)

Podio: Team SCA, Team Vestas Wind, Abu Dhabi Ocean Racing

Highlight: Il ritorno di Team Vestas Wind, ricostruita dopo il tragico incidente di novembre, e la brillante vittoria delle veliste di Team SCA sono due dei momenti più memorabili di tutto il giro del mondo. La tappa dura meno di quattro giorni ma mette la flotta a dura prova, con condizioni meteo durissime. Team SCA prende subito la testa, passando con successo e senza problemi l'insidiosa ‘Costa do Morte’ con venti ben oltre i 40 nodi. Dopo una regata in cui hanno dovuto inseguire quasi sempre i loro rivali, le veliste guidate da Sam Davies finalmente possono assaporare il sapore della vittoria con Team Vestas Wind che chiude la tappa del rientro in seconda posizione. A Lorient Abu Dhabi Ocean Racing finisce terzo e si avvicina sempre più alla vittoria finale, a mettere le mani sul trofeo grazie a un vantaggio quasi imbattibile.


Leg 9: da Lorient (Francia) aL'Aja (Olanda) e Goteborg (Svezia)

Podio: Team Alvimedica, Team Brunel, MAPFRE

Highlight: La tappa conclusiva è del tutto anomala, con tre porti: Lorient, L'Aja dove si effettua un pit-stop di 24 ore e finalmente Goteborg. Team Alvimedica ottiene un solido vantaggio nella prima sezione, navigando bene nella Manica e giungendo a L'Aja con quasi tre ore di margine. Un margine che permette al giovane equipaggio turco/americano in cui milita l'unico velista italiano Alberto Bolzan, di ottenere la vittoria a Goteborg, malgrado momenti di altissima tensione nelle ultime fasi, nelle quali il vento scompare quasi completamente. Abu Dhabi Ocean Racing finisce quinto, un risultato che permette a Ian Walker e al suo equipaggio di alzare al cielo il tanto agognato trofeo.

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Credit: Carla Anselmi – Italian media manager
Redazione Velanet

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