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05/05/2015 - VOR: ultime miglia per Newport

Photo credit: ©Amory Ross/Team Alvimedica/VOR

Il Race Village dell'unico porto sede di tappa di questa edizione della Volvo Ocean Race, Newport nello stato del Rhode Island, è stato inaugurato oggi con una grande cerimonia mentre i sei team, lontani poco più di 450 miglia, continuano a darsi battaglia per essere i primi ad arrivarci. Ma nulla è ancora definitivo e le ultime ore della sesta tappa potrebbero ancora riservare delle sorprese.

La dodicesima edizione del giro del mondo, la prima corsa con i nuovi monotipo Volvo Ocean 65, ci ha ormai abituato a dei finali thriller. Nella quarta tappa i distacchi sono stati minimi, nella quinta tappa, da Auckland a Itajaí, le prime quattro barche hanno concluso in meno di un'ora e tutto lascia supporre che anche la sesta tappa potrebbe concludersi con una lotta all'ultimo bordo, con il quartetto di testa racchiuso in sole 16 miglia quando ne mancano poco più di 450 alla linea del traguardo.

Questa sera le barche dovrebbero effettuare l'ultima strambata prevista per uscire da una zona di vento leggero e pare che, dopo scelte tattiche anche coraggiose con notevoli separazioni laterali, nessuno voglia più prendere troppi rischi per trovare aria o corrente più favorevole. Data anche la notoria difficoltà dell'approccio a Newport, i sei team rimangono in formazione compatta, controllandosi l'un l'altro.

“Non è il momento di rischiare.” Ha detto il meteorologo della regata Gonzalo Infante. “Prevedo che stasera tutti stramberanno quasi contemporaneamente.” Una manovra che potrebbe essere aiutata da un buon vento da sud-ovest che accompagnerà la flotta almeno fino a metà mattina di domani prima dello sprint finale verso Newport, con la sua tipica variabilità meteo che probabilmente terrà sulle spine velisti e appassionati fino all'ultimo.

Secondo le ultime previsioni emesse dal Race Control Centre di Alicante i primi potrebbero arrivare intorno alle 15.00 UTC (le 17 ora italiana) di giovedì, malgrado questo orario possa cambiare ancora. La domanda comunque resta una e una sola: chi vincerà?

All'ultimo rilevamento delle posizioni in testa sono ancora i franco/cinesi di Dongfeng Race Team che tuttavia hanno visto diminuire il loro vantaggio su Abu Dhabi Ocean Racing fino a meno di 2 miglia, avendo deciso di sacrificare un po' di acqua per mettersi in una posizione di maggior controllo sugli avversari. Racconta Sam Greenfield, a bordo di Dongfeng Race Team: “Ho trovato Pascal (Bidegorry, il navigatore) sotto coperta e gli ho chiesto quale fosse la nostra strategia. Mi ha risposto: dobbiamo essere veloci. Non c'è niente da fare di diverso, solo andare forte, il che non è così semplice. C'è un'onda fastidiosa e il vento va su e giù. Dovremmo cambiare vele, adattarci e i nostri avversari sono veloci, quindi è dura.”

Ma anche a bordo di Abu Dhabi Ocean Racing non mancano i dubbi e le incertezze, come ha spiegato l'Onboard Reporter, Matt Knighton: “Ian (Walker, lo skipper) ha passato la giornata in uno stato di tensione costante, bisogna coprire Team Brunel ma anche tenere la seconda piazza per attaccare Dongfeng se se ne presenterà l'occasione.”

E' facile immaginare che lo stesso stato di tensione si viva anche su Team Brunel, MAPFRE e Team Alvimedica che nelle ultime ore sono tornati sotto ai primi e non aspettano che il momento propizio per recuperare. Tuttavia questi recuperi potrebbero essere solo sulla carta e non definitivi, visto che il prossimo waypoint non è necessariamente Newport ed è possibile che tutto si giochi nelle ultimissime miglia. Tutti gli skipper e i navigatori, hanno continuato a ripetere come in un mantra che la regata non è affatto finita è che ci sono possibilità di perdere o guadagnare fino alla fine.

Intanto ggi si è aperto ufficialmente, alla presenza di autorità e organizzatori, il Race Village di Newport in un'atmosfera carica di aspettative e sotto un cielo soleggiato, libero dalla consueta nebbia locale. Per Team Alvimedica, guidato dallo skipper Charlie Enright che è originario proprio del Rhode Island, la pressione di voler ottenere un buon risultato in casa si fa sentire. Come anche per l'Onboard reporter nordamericano Amory Ross, che oggi ha scritto “E' successo molte volte in questa regata, che dopo migliaia e migliaia di miglia sugli oceani siano siate le ultime cento miglia a decidere il risultato. Sebbene stiamo già tutti pensando a Newport e a quanto sarà fantastico tornare a casa, promettiamo che faremo tutto il possibile per prepararci a cogliere anche la minima opportunità che si presentasse fra qui e il traguardo per dimostrare quanta strada abbiamo fatto, e non solo letteralmente, da quando siamo partiti.”

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Credit: Carla Anselmi – Italian media manager
Redazione Velanet

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