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07/11/2014 - Le Isole Lontane: il Progetto LiscaBianca

Appuntamento venerdì 14 novembre alle ore 18.30 all’Arsenale della Marina Regia di Palermo (via dell’Arsenale 144) per una serata evento in cui per la prima volta il libro Le Isole Lontane, recentemente riedito da Mursia, verrà presentato dai protagonisti della storia e dallo staff del Progetto LiscaBianca con la Soprintendenza del Mare, “padrona di casa” d’eccezione e coorganizzatrice della serata, che conosce e sostiene da vicino il Progetto LiscaBianca come partner istituzionale.

Infatti, quella di venerdì 14 si aggiunge alle iniziative organizzate e messe in opera assieme nel corso del 2014 a dimostrazione della comunione di intenti e di obiettivi. Un simbolico passaggio di consegne in cui si ricorderà il romantico viaggio intorno al mondo dei coniugi siciliani Sergio e Licia Albeggiani a bordo di LiscaBianca negli anni Ottanta, per poi raccontare la “nuova vita” dell’imbarcazione, ora al centro di un innovativo e ambizioso Progetto di inclusione sociale.
Nel corso della serata, moderata da Maurizio Albanese, interverranno: - Licia Albeggiani, che per la prima volta parlerà in pubblico del suo viaggio insieme al marito Sergio. - Gaetano Savatteri, giornalista e scrittore, all’epoca corrispondente per il Giornale di Sicilia, prefattore della nuova edizione di Le isole lontane. - Pasquale Cuffaro, professore di storia e filosofia, autore della prefazione alla prima edizione del volume. - Attilio Albeggiani, figlio della coppia, architetto e yacht designer. - Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare - Alessandra De Caro, Responsabile Attività di valorizzazione del patrimonio culturale sommerso, Soprintendenza del Mare - Michelangelo Capitano, Direttore Istituto Penale per i Minorenni di Palermo.

Lo staff LiscaBianca, che sta riportando in vita l’imbarcazione dopo anni di abbandono, affidandone il restauro ai detenuti dell’Istituto Penale per i Minorenni “ex-­â€Malaspina” di Palermo e agli utenti della Comunità di recupero per tossicodipendenti di Trabia. Lo scopo del Progetto è quello di riportare in mare LiscaBianca e destinarla ad attività a scopo sociale: velaterapia, crociere didattiche, regate sportive, fino al turismo sostenibile alla scoperta dei luoghi dimenticati della tradizione del mare. Un incontro che si prospetta ricchissimo di suggestioni e che rappresenta l’occasione ideale per festeggiare Le Isole Lontane, il diario di bordo del viaggio di Sergio e Licia, che grazie alla collaborazione tra Progetto LiscaBianca e Mursia editore torna finalmente in libreria dopo due decenni di attesa.

L’opera è già stata accolta con grande entusiasmo e viva partecipazione il 20 settembre alla VI edizione di Lerici legge il mare, la prima manifestazione in Italia di Letteratura e cultura marinara, che quest’anno era dedicata al tema Gli esploratori del mare. Le grandi storie, infatti, non vanno perdute. E quella di Sergio e Licia è una grande storia innanzitutto perché non è la storia di due eroi ma di due persone comuni, vere e preziose nella loro semplicità. Due persone comuni che hanno deciso di seguire il proprio istinto e le proprie passioni, pur sapendo che in molti non avrebbero compreso la loro scelta.

Il 14 novembre 1981 io e Licia stabilimmo definitivamente su Lisca Bianca II la nostra dimora. Molti giudicarono questa nostra decisione una stramberia, un capriccio, che sarebbe stato di breve durata: «Come si fa a vivere dicevano i più – ristretti in pochi metri quadrati senza telefono, senza televisione, senza termosifoni senza ampi saloni per ricevere, senza tutte quelle cose inutili che stipano le nostre case ma che servono a darci il senso della sicurezza e della stabilità?» In realtà mai abbiamo avuto tanto senso di sicurezza e di stabilità come da quando viviamo in barca.

Facendo conto solo sulle proprie forze e sulla passione per il mare, Sergio e Licia il 14 novembre 1978 avevano iniziato a costruire Lisca Bianca, un Carol Ketch da 36". Il 23 settembre 1984, alle 10 di mattina, inizia il loro giro del mondo. Un viaggio non privo di avventure e difficoltà: Le balene rimasero a scortarci per tutta la giornata, continuando a tuffarsi ed a riemergere con maestosa lentezza. Poi, al tramonto, le vedemmo allontanarsi, con dispiacere ma anche con sollievo, verso il grande disco rosso del sole che si accingeva a scomparire dietro l'orizzonte.
Per un po' continuammo a distinguere tra le onde i loro ritmici sbuffi di spuma, poi scomparvero del tutto. Eravamo di nuovo soli nell'oceano.

I due coniugi rientrano a Porticello nell’estate del 1987 e due anni dopo, più che sessantenni, decidono di ripetere l’impresa. Al momento di mollare gli ormeggi per il loro secondo viaggio vengono salutati dall’allora sindaco di Palermo Leoluca Orlando insieme a un migliaio di spettatori e a uno stuolo di imbarcazioni che li accompagnano fuori dal porto. Questa seconda traversata si interrompe tragicamente con la scomparsa di Sergio. Licia rientra a Palermo con la barca che, negli anni, subisce un progressivo abbandono rischiando la demolizione.

L’eredità di LiscaBianca, però, non si esaurisce con la fine del suo secondo viaggio. Ogni barca ha un nome, alcune hanno anche carattere, anima, storia. E quella di LiscaBianca, barca “tenace” e resistente, non poteva finire così, demolita e dimenticata. Perché una coppia palermitana che fa il giro del mondo è il simbolo migliore della cultura, della curiosità, dell’inventiva, del patrimonio di saperi, tradizioni e potenzialità Siciliani che meritano di essere valorizzati e diffusi.
Con la preziosa e costante collaborazione di Associazione Apriti Cuore Onlus, Istituto Don Calabria e Yam Marine, organizzazioni promotrici, e delle Lega Navale Italiana, il Progetto LiscaBianca ha raccolto la sfida, recuperando una memoria e, soprattutto, allargandone gli orizzonti, supportato dalla famiglia Albeggiani che ha ceduto la barca all’Associazione LiscaBianca e scelto di devolvere l’intero ricavato dei diritti d’autore.

Ospiti d’onore dell’evento, non a caso, saranno i ragazzi del carcere minorile di Palermo e gli ospiti della Comunità di recupero per tossicodipendenti Sant’Onofrio di Trabia, che giorno dopo giorno lavorano minuziosamente per restaurare LiscaBianca.

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Credit: Ufficio Stampa LiscaBianca
Redazione Velanet

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