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12/12/2013 - MiniTransat: abbandonano Fornaro e Iacopini

Photo credit: ©Jacques Vapillon / Mini Transat 2013

Al 29esimo giorno dalla partenza dal porto spagnolo di Sada della MiniTransat 2013, sono ancora sei gli skipper che devono raggiungere Pointe-à-Pitre.
Gli arrivi dei solitari si sono susseguiti in questi giorni ed il prossimo alla meta sarà Marc Dubos, che al rilevamento delle 16,00 di oggi era a sole a 17 miglia dal traguardo.

Purtroppo ieri hanno dovuto abbandonare la gara (e anche le loro barche) i due skipper italiani Federico Fornaro e Andrea Iacopini.
I due solitari italiani, ormai vicini alla linea di arrivo, sono stati costretti ad abbandonare i loro Mini 6.50 e stanno ora raggiungendo Point-a-Pitre a bordo dell'Imaginaire, uno dei sei mezzi appoggio che segue passo passo lo svolgimento della regata.

Per "Raw News" di Federico Fornaro l'avaria è stata la rottura di entrambi i timoni: lo skipper ha contattato via VHF l'equipaggio dell'Imaginaire, lontano in quel momento meno di 10 miglia, per chiedere assistenza. Immediato l'intervento dell'unità di soccorso, che ha evacuato il solitario.
Fornaro ha raccontato: "Lo scorso 9 dicembre stavo navigando alla volta della Guadalupa sotto spi quando, a 350 miglia dal traguardo, ho sentito uno scossone provenire dal timone e ho visto la pala di sinistra galleggiare orizzontalmente a poppa della barca. Ho provato a riparare la rottura, ma non ci sono riuscito. A quel punto ho ridotto tela per raddrizzare la barca e poterla governare con la sola pala di dritta. Purtroppo, nel corso della notte seguente, sono stato investito da una depressione con venti compresi tra i 25 e i 30 nodi e mare formato: condizioni dure, che hanno determinato la rottura del timone ancora operativo. Ho passato lunghe ore nel tentativo di rendere la barca governabile ma nonostante l'impiego dell'ancora galleggiante e la messa in opera di altri sistemi non c'è stato nulla da fare: lo scafo è rimasto preda del mare. Quando ho visto le onde iniziare a frangere in pozzetto ho capito che la sicurezza era a repentaglio e ho deciso di chiamare i soccorsi. L'equipaggio de l'Imaginaire ha fatto un lavoro eccezionale nell'evacuarmi sano e salvo dato che il mare era davvero grosso. Abbandonare la barca è stato davvero straziante, ma credo che questa esperienza, così come le altre vissute durante la Mini Transat, mi abbiano trasformato in un marinaio e questo è un premio che ricompensa gli sforzi e i sacrifici che ho affrontato durante le ultime settimane".

Andrea Iacopini, invece, durante la notte ha urtato un oggetto sconosciuto. Lo skipper di Umpa Lumpa ha attivato immediatamente il localizzatore che ha permesso all'Imaginaire di localizzare la barca e di trarre in salvo il solitario.
Andrea ha spiegato: "Ero a circa 350 miglia dalla linea di arrivo e tutto andava per il meglio. Il vento stava diminuendo ed era in rotazione verso sud-est. Ho deciso di issare lo spi più grande e ho iniziato a surfare, toccando punte tra i 12 e i 13 nodi. A un certo punto ho sentito un botto, non più forte di altri avvertiti durante la regata, ma decisamente più strano. Ho messo il pilota automatico e sono entrato nella barca dove ho notato un'importante infiltrazione d'acqua in corrispondenza dei sensori del log e dell'ecoscandaglio: la crepa era lunga circa 30 centimetri e ho capito immediatamente che la barca era condannata. Ho messo Umpa Lumpa a secco di tela, attivato il sistema di localizzazione di emergenza e contattato l'Imaginaire. Sono rimasto sorpreso quando ho sentito che a rispondermi è stata la voce di Fornaro, romano come me e mio grande amico, recuperato solo tre ore prima. A quel punto ho messo in mare l'autogonfiabile, vi sono salito a bordo, ho tagliato la cima di sicurezza e ho abbandonato Umpa Lumpa al suo destino. Mentre attendevo l'arrivo dei soccorsi l'ho vista affondare poco a poco. Mi resta il ricordo di una grande avventura, fatta di difficoltà e grandi momenti di vela. Mi sento un marinaio e il fatto di non aver completato il percorso non cambia la sostanza delle cose".

A seguire Dubos sul traguardo sarà Federico Cuciuc, l'ultimo skipper italiano rimasto in gara, mentre il più distante da Pointe-à-Pitre è attualmente Hugues Chollet, a oltre 400 miglia.

Posizioni del 12/12/2013 ore 16,00:

PROTO

  1. Benoît MARIE (FRA) 18j 13h 01min 05s
  2. Giancarlo PEDOTE (ITA) 18j 15h 56min 30s
  3. Rémi FERMIN (FRA) 19j 13h 38min 46s
  4. Bertrand DELESNE (FRA) 19j 19h 37min 47s
  5. Bruno GARCIA (ESP) 19j 20h 22min 31s
  6. Julien PULVE (FRA) 21j 17h 26min 56s
  7. Nicolas BOIDEVEZI (FRA) 24j 02h 25min 14s
  8. Louis SEGRE (FRA) 24j 8h 47min 47s
  9. Annabelle BOUDINOT (FRA) 24j 19h 47min 3s
  10. Michele ZAMBELLI (ITA) 24j 20h 10min 5s
  11. Alan ROURA (SUI) 25j 3h 16min 44s
  12. Maxime SALLE (FRA) 25j 17h 1min 0s
  13. Robin MARAIS (FRA) 28j 12h 40min 10s
  14. Axel TREHIN (FRA) 28j 12h 49min 29s
  15. Thomas GUILBAUD (FRA) 28j 13h 15min 28s
  16. Eric JEZEGOU (FRA) a 176 miglia dall'arrivo
  17. Ludovic MECHIN (FRA) a 389 miglia dall'arrivo
  18. Hugues CHOLLET (FRA) a 412 miglia dall'arrivo

Ritirati:
Sébastien PICAULT (FRA)
Gwénolé GAHINET (FRA)
Gilles AVRIL (FRA)
Vincent BUSNEL (FRA)
Carlos LIZANCOS (ESP)
Louis MAUFFRET (FRA)
Nolwenn de CARLAN (FRA
Stanislas MASLARD (FRA)
François GUIFFANT (FRA)

SERIE

  1. Aymeric BELLOIR (FRA) 21j 9h 12min 27s
  2. Justine METTRAUX (SUI) 22j 22h 55min 34s
  3. Simon KOSTER (SUI) 23j 11h 15min 59s
  4. Renaud MARY (FRA) 24j 17h 52min 7s
  5. Alberto BONA (ITA) 25j 2h 46min 10s
  6. Tanguy LE TURQUAIS (FRA) 25j 2h 56min 46s
  7. Jean-Baptiste LEMAIRE (FRA) 25j 3h 16min 26s
  8. Jérôme D'ABOVILLE (FRA) 25j 04h 38min 17s
  9. Damien AUDRAIN (FRA)25j 05h 21mn 18s
  10. Craig HORSFIELD (RSA) 25j 10h 0min 33s
  11. Arnaud CHAIGNE (FRA) 25j 11h 55min 12s
  12. Eric COCHET (FRA) 25j 12h 21min 19s
  13. Arnaud DAVAL (FRA) 25j 15h 8min 54s
  14. Robert ROSEN JACOBSON (NED)
  15. Arnaud GENTIEN (FRA) 26j 2h 57min 13s
  16. Pip HARE (GBR) 26j 5h 32min 5s
  17. Pierre-François DARGNIES (FRA) 26j 6h 33min 44s
  18. Florian BLANCHARD (FRA) 26j 6h 37min 42s
  19. Julien MARCELET (FRA) 26j 7h 11min 5s
  20. Florian MAUSY (FRA) 26j 9h 35min 32s
  21. Yoann TRICAULT (FRA) 26j 18h 58min 18s
  22. Jonas GERCKENS (BEL) 26j 19h 13min 55s
  23. François LAMY (FRA) 26j 23h 17min 57s
  24. Jean-Loup CHENARD (FRA) 27j 22h 27min 21s
  25. Charles BOULENGER (FRA)28j 1h 12min 53s
  26. Thomas GUICHARD (FRA) 28j 5h 51min 25s
  27. Raphaël MARCHANT (FRA) 28j 15h 12min 18s
  28. Jérôme LECUNA (FRA) 28j 17h 49min 50s
  29. Erwan PELLEN (FRA) 28j 19h 7min 55s
  30. Raphaela LE GOUVELLO (FRA) 29j 3h 23min 35s
  31. Marc DUBOS (FRA) a 17 miglia dall'arrivo
  32. Federico CUCIUC (ITA) a 69 miglia dall'arrivo
  33. Pilar PASANAU (ESP) a 376 miglia dall'arrivo

Ritirati:
Yannick LE CLECH (FRA)
Yann LE PAUTREMAT (FRA)
Bert BOSSYNS (BEL)
Ian LIPINSKI (FRA)
Clément BOUYSSOU (FRA)
Joel MIRO GARCIA (ESP)
Jean-Marie OGER (FRA)
David GENEST (FRA)
Richard HEWSON (AUS)
Diane REID (CAN)
Aron MEDER (HUN)
Federico FORNARO (ITA)
Andrea IACOPINI (ITA)

 

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