Benoit Marie e Giancarlo Pedote
Photo credit: ©Jacques Vapillon
Nelle prime dichiarazioni all'arrivo di Giancarlo Pedote traspare la delusione per la mancata vittoria della edizione numero 19 della MiniTransat, una competizione che il nostro skipper ha condotto per la quasi totalità del percorso da leader della flotta.
Giancarlo ha visto sfumare proprio nelle ultime miglia quella che sarebbe stata una vittoria meritata e anche storica, in una competizione da sempre dominata dai navigatori francesi (l'unica vittoria di un navigatore solitario non francese risale al lontano 1979 ad opera dello statunitense Norton Smith).
Nell'imminenza dell'arrivo una avaria al bompresso del suo mini gli ha fatto perdere tempo prezioso durante il quale Prysmian ha navigato a velocità ridotta, proprio mentre il duello con Benoit Marie si accendeva.
"Fa parte della regata", ha commentato nelle prime dichiarazioni sull'andamento della sua regata. "Ho avuto molti problemi, già a partire da Sada: un’onda mi ha preso, la barca ha immerso la prua nell’acqua, io ho urtato molto violentemente la coscia contro un winch, il timone si è completamente staccato e ho passato le 2 ore successive con le mani in acqua. Poi a 5 miglia da puerto Calero mi sono accorto che avevo una crepa nello scafo, quindi mi sono detto, o mi fermo o faccio resina, e ho deciso di fare resina, che ha tenuto, ma ho finito tutta la resina che avevo in barca. A 300 miglia dall’arrivo ho rotto il bompresso, è li che ho perso molto. Avevo un sacchetto con la silice per fare la resina, che si è bucato e la polvere ha invaso tutto l’interno e mi sono intossicato. Alla fine non avevo più guanti, ho fatto la resina con le mani. Quindi ho avuto molte rotture, ma sono riuscito a riparare tutto."
Va naturalmente riconosciuto il merito al giovane skipper francese Benoit Marie di aver tenuto il passo di Prysmian, il prototipo innovativo con il quale David Raison vinse la scorsa edizione della regata, che si è dimostrato competitivo anche sotto la guida di Giancarlo, e spinto il suo mini fino alla vittoria finale.
Benoit Marie, 26 anni, era alla sua prima MiniTransat, a bordo di un prototipo varato nel 2007rinominato "benoitmarie.com", un progetto Finot con il quale Thomas Ruyant vinse la competizione nel 2009.
Quella di Giancarlo Pedote, che tra l'altro ha anche stabilito con 273 miglia il record di percorrenza nelle 24 ore, rimane comunque una grande regata e la migliore performance di uno skipper italiano nella MiniTransat, competizione alla quale aveva già partecipato nel 2009 quando fu quarto tra i mini di serie.
A completare il podio della regata dovrebbe essere Rémi Fermin (Boréal) che al rilevamento di oggi alle 12,00 era a 101 miglia dall'arrivo; nelle ore seguenti concluderanno la corsa Bertrand Delesne (TeamWork Proto) e Bruno Garcia (Sampaquita), ancora in lotta per il quarto posto, e Aymeric Belloir (Tout le Monde chante contre le Cancer), leader indiscusso dei mini di serie.
Mentre i primi sono già a Point-a-Pitre gli ultimi della flotta si trovano ancora a più di 1.000 miglia dal traguardo, complice la latitanza dell'aliseo in Atlantico.
Questa tra l'altro è l'edizione della MiniTransat con il percorso più lungo della storia e la traversata di molti solitari sarà decisamente faticosa.
La regata sarebbe dovuta partire il 13 ottobre da Douarnenez, con tappa a Lanzarote. L'organizzazione della corsa, dopo diversi rinvii dovuti alle cattive condizioni meteorologiche, decise per il via il 29 ottobre prevedendo uno scalo sulla costa nord-occidentale della Spagna, a Sada (tappa che Pedote si aggiudicò ma che fu poi annullata).
Infine la partenza della 19esima Minitransat è stata data il 13 novembre, 3.700 miglia da Sada a Pointe-à-Pitre (con passaggio obbligato dalle Canarie), appunto il percorso più lungo mai effettuato.
Posizioni del 02/12/2013 ore 12,00:
PROTO
- Benoît MARIE (FRA) 18j 13h 01min 05s
- Giancarlo PEDOTE (ITA) 18j 15h 56min 30s
- Rémi FERMIN (FRA) a 101 miglia dall'arrivo
- Bertrand DELESNE (FRA) a 147 miglia dall'arrivo
- Bruno GARCIA (ESP) a 158 miglia dall'arrivo
- Julien PULVE (FRA) a 489 miglia dall'arrivo
- Nicolas BOIDEVEZI (FRA) a 872 miglia dall'arrivo
- Michele ZAMBELLI (ITA)
- Louis SEGRE (FRA)
- Alan ROURA (SUI)
- Annabelle BOUDINOT (FRA)
- Maxime SALLE (FRA)
- Robin MARAIS (FRA)
- Axel TREHIN (FRA)
- Thomas GUILBAUD (FRA)
- Eric JEZEGOU (FRA)
- Hugues CHOLLET (FRA)
- Ludovic MECHIN (FRA)
- François GUIFFANT (FRA)
Ritirati:
Sébastien PICAULT (FRA)
Gwénolé GAHINET (FRA)
Gilles AVRIL (FRA)
Vincent BUSNEL (FRA)
Carlos LIZANCOS (ESP)
Louis MAUFFRET (FRA)
Nolwenn de CARLAN (FRA
Stanislas MASLARD (FRA)
SERIE
- Aymeric BELLOIR (FRA) a 338 miglia dall'arrivo
- Justine METTRAUX (SUI) a 252 miglia dal primo
- Simon KOSTER (SUI) a 318 miglia dal primo
- Jean-Baptiste LEMAIRE (FRA) a 622 miglia dal primo
- Renaud MARY (FRA) a 628 miglia dal primo
- Damien AUDRAIN (FRA)
- Alberto BONA (ITA)
- Tanguy LE TURQUAIS (FRA)
- Jérôme D'ABOVILLE (FRA)
- Eric COCHET (FRA)
- Craig HORSFIELD (RSA)
- Arnaud CHAIGNE (FRA)
- Pip HARE (GBR)
- Arnaud DAVAL (FRA)
- Robert ROSEN JACOBSON (NED)
- Julien MARCELET (FRA)
- Pierre-François DARGNIES (FRA)
- François LAMY (FRA)
- Florian MAUSY (FRA)
- Florian BLANCHARD (FRA)
- Yoann TRICAULT (FRA)
- Jonas GERCKENS (BEL)
- Thomas GUICHARD (FRA)
- Charles BOULENGER (FRA)
- Federico FORNARO (ITA)
- Jean-Loup CHENARD (FRA)
- Raphaela LE GOUVELLO (FRA)
- Federico CUCIUC (ITA)
- Erwan PELLEN (FRA)
- Raphaël MARCHANT (FRA)
- Jérôme LECUNA (FRA)
- Marc DUBOS (FRA)
- Andrea IACOPINI (ITA)
- Pilar PASANAU (ESP)
- Arnaud GENTIEN (FRA) - posizione non conosciuta
Ritirati:
Yannick LE CLECH (FRA)
Yann LE PAUTREMAT (FRA)
Bert BOSSYNS (BEL)
Ian LIPINSKI (FRA)
Clément BOUYSSOU (FRA)
Joel MIRO GARCIA (ESP)
Jean-Marie OGER (FRA)
David GENEST (FRA)
Richard HEWSON (AUS)
Diane REID (CAN)
Aron MEDER (HUN)