Photo credit: © OLIVIER BLANCHET/DPPI/Vendée Globe
Solo 3 ore, 17 minuti e 12 secondi: dopo un giro del mondo e più di 28.000 miglia di navigazione è questo il tempo che divide sul traguardo della settima edizione della Vendée Globe il primo dal secondo.
Il più piccolo scarto nella storia della corsa, a testimonianza dell'impresa compiuta dai due solitari che fin dall'inizio dell'Oceano Indiano si sono sfidati in un magnifico duello.
La piazza d'onore tocca a Armel Le Cléac’h che a bordo di Banque Populaire ha tagliato il traguardo oggi alle 18,35, dopo 28.056 miglia di navigazione alla media di 14,9 nodi.
Le Cléac’h era alla sua seconda partecipazione alla regata. Anche nel 2008/2009 fu secondo, alle spalle di Michel Desjoyeaux che lo precedette sulla linea d'arrivo di 5 giorni. Questa volta il suo tempo di 78 giorni, 5 ore, 33 minuti e 52 secondi non solo batte il vecchio record della regata ma migliora il suo tempo di percorrenza di ben 11 giorni.
Lo spipper, nonostante la sua giovane età, 35 anni, vanta un palmares di tutto rispetto e la sua prima vittoria, nella Solitaire du Figaro, risale a 10 fa, nella edizione 2003.
Lungo gli oceani Indiano e Pacifico primo e secondo di sono spesso alternati al comando, navigando a volte quasi a vista.
E' stato durante la risalita dell'Atlanco, al largo dell'Uruguay, che Armel Le Cléac’h ha compiuto una scelta che si è rivelata errata, quando ha deciso di fare un bordo verso nord-ovest, separandosi dal rivale e poi accumulando uno svantaggio che è arrivato a più di 200 miglia.
In ogni caso, anche se come sappiamo nell'albo d'oro della Vendée Globe rimarrà scritto il nome di François Gabart, una impresa come quella compiuta dai due skipper merita di essere ricordata come una doppia vittoria.