Photo credit: © Amory Ross/Puma/VOR
E’ una difesa senza sosta quella degli americani di PUMA dai continui attacchi degli inseguitori, nelle ultime ore tuttavia il team guidato da Ken Read è riuscito a guadagnare qualcosa e ora si trova a poco più di 5 miiglia da CAMPER e a 20 da Telefónica. Buone prestazioni hanno permesso anche ai francesi di Groupama di recuperare e di passare Abu Dhabi, la barca che si è tenuta più a est della flotta. Ma le previsioni meteo indicano che la “festa” fatta di grandi velocità e di lunghe planate potrebbe finire presto, quando si giungerà nel Mar dei Caraibi e il vento calerà, producendo una possibile nuova compressione attesa con ansia da Groupama e Abu Dhabi per rientrare in gioco.
Le 24 ore appena trascorse hanno regalato alla flotta condizioni ideali per accorciare la distanza verso il traguardo, ormai a meno di 1.500 sulla prua dei leader. Fra le 12 di ieri e la stessa ora di oggi, gli statunitensi di PUMA hanno divorato 511 miglia, CAMPER 507, Telefónica e Groupama 495 e Abu Dhabi 458. Ottime percorrenze che lascerebbero sperare in un arrivo veloce, se non fosse che in questo caso la matematica potrebbe fare difetto, visto che fra la flotta e la linea del traguardo si frappone uno scenario fatto di vento leggero e instabile che potrebbe rallentare notevolmente la marcia dei cinque team e dare vita a un finale al ralenti. Al momento le condizioni di navigazione rimangono eccellenti e le immagini che arrivano da bordo sono spettacolari, con le coperte delle barche costantemente bagnate dall’acqua, in un cielo soleggiato e con temperature ideali.
Chi vorrebbe approfittare della possibile compressione sono, ovviamente gli inseguitori di Groupama e Abu Dhabi. Come confermato dalle parole dello skipper transalpino Franck Cammas. “Stanotte abbiamo camminato bene, ora abbiamo 20/25 nodi di vento e tutta la tela possibile davanti, si va veloci! Ma dal pomeriggio il tempo sarà più instabile ed è probabile che navigheremo più in modalità VMG (Velocity Made Good ossia velocità in rapporto alla meta) con lo spi.” Cammas ha detto che le opzioni valutate sono diverse. “Più tardi potrebbe essere in caso di strambare, ci allontanerebbe dalla rotta diretta ma diversi modelli dicono che potrebbe essere l’opzione corretta per evitare la zona di vento leggero in arrivo da nord. Ci avvicineremmo molto ai Caraibi, è una scelta un po’ estrema. Vediamo se anche gli altri stramberanno e se per noi andrà bene. Dobbiamo stare attenti a non bruciarci con un’opzione estrema, se ne scegliamo una dobbiamo esserne convinti. In ogni caso potrebbe essere la nostra chance migliore.”
Intanto, i battistrada di PUMA sono riusciti a incrementare leggermente il loro vantaggio e a scrollarsi di dosso i due avversari più difficili. Questa mattina infatti CAMPER è distanziato di 5,1 miglia e Telefónica di 20,3. La barca guidata da Iker Martínez ha nuovamente incrociato la scia degli altri due per portarsi sottovento, cedendo così 13,8 miglia al leader nelle ultime 24 ore.
Ma, come sostiene lo skipper australiano di CAMPER, Chris Nicholson gli spagnoli costituiscono sempre una minaccia seria. “Tutto bene. Abbiamo continuato a tirarci dei colpo con PUMA, report dopo report. Loro sono quattro miglia più vicini alla linea, ma è stata una bella battaglia. Siamo riusciti a sganciarci un po’ da Telefónica, ma sappiamo che si riavvicineranno appena le condizioni cambieranno. Per il momento è un bellissimo duello a tre.” Nicholson ha anche confermato che la situazione futura si prospetta complicata, ma che il suo team è deciso a non lasciare nulla d’intentato. “Il vento sta calando, pensiamo che scenda fino a una decina di nodi nelle prossime 24 ore e ci potrebbe essere un’area dove dovremo lottare contro aria leggera prima di poter ricomunicare al lasco e a dirigerci verso Miami. Se guardiamo come è andata finora, tutte le volte che c’è stato vento leggero e instabile siamo andati piuttosto bene e anche in questa tappa. Alcune condizioni ci sono congegnali, altre no, ma siamo sempre qui, non andiamo da nessuna parte. Anzi pensiamo di esserci fino alla fine, questa volta.”
I tre battistrada proseguono navigando al traverso con un vento che si mantiene intorno ai 15/20 nodi, ma le previsioni indicano che la brezza scenderà presto, comportando automaticamente una caduta nel ritmo tenuto nelle ultime ore. Una situazione a cui pare guardare con speranza soprattutto il team Abu Dhabi, sceso in quinta posizione e abbastanza lontano dai leader, come ha indicato il prodiere Justin Slattery. “E’ deprimente quello che ci sta succedendo, abbiamo perso miglia da Groupama nelle ultime 12 ore. Siamo ancora in una posizione difficile in termini di prestazioni rispetto agli altri, non è facile. Siamo rimasti più interni e l’aria calerà molto, più avanti. Credo che ci saranno sicuramente delle opportunità di recuperare sugli avversari e possibilmente di ritornare da dietro nei prossimi due o tre giorni. Il software di navigazione dice che ci vorranno più di quattro giorni per fare le ultime 1.000 miglia, il che significa poca strada sulle 24 ore. Ci saranno delle chance, con questa previsione meteo. Siamo abbastanza ottimisti di poter ritornare in gioco, vedremo cosa succederà con Groupama.”
Al rilevamento odierno delle ore 12, quando i leader sono ormai a meno di 1.500 miglia da Miami, in testa è sempre PUMA con un vantaggio di 5,1 miglia su CAMPER e di 20,3 miglia su Telefonica. Ieri sera Groupama 4 è riuscito a sorpassare Abu Dhabi e a risalire in quarta posizione a 117,6 miglia dagli americani, mentre il team di Ian Walker è sceso a 151,5 miglia. La migliore velocità media nelle ultime tre ore è stata fatta registrare da PUMA con 21,8 nodi e molto veloci sono stati anche i francesi con 21,3.
Posizioni al rilevamento delle ore 10 GMT (le 12 ora italiana) del 3 maggio:
1. PUMA Ocean Racing powered by BERG a 1.491,3 miglia da Miami
2. CAMPER con Emirates Team New Zealand, +5,1
3. Team Telefónica, +20,3
4. Groupama sailing team, +117,6
5. Abu Dhabi Ocean Racing, +151,5
- Team Sanya, DNS
Credit: Carla Anselmi - Media Manager Italia
Redazione Velanet