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24/10/2011 - Transat 6.50: verso l'equatore

Susanne Beyer
Photo credit: © Pen ar Clos

Iniziano a delinearsi le gerarchie tra gli skipper che partecipano a questa edizione della Transat Charente-Maritime/Bahia, con le prime barche della categoria "proto" che sembrano poter già agganciare venti più stabili dopo il difficile passaggio della zona di convergenza intertropicale.

La flotta dei mini si trova tra il 26esimo e il 29esimo meridiano ovest e sta scendendo, oltre l'Arcipelago di Capo Verde, verso sud e le coste brasiliane, senza avere ancora oltrepassato l'equatore.
Al rilevamento delle 16,00 UTC il leader della flotta aveva appena oltrepassato il parallelo 5° N.

Dopo ore di navigazione molto lenta, i primi hanno ripreso il passo, anche se devono fare bolina contro brezze da sud sui 10-15 nodi e le velocità dei mini sono sui 5 nodi.
Il passaggio del "Pot au Noir" si rivela come sempre il momento più difficile e imprevedibile, con fenomeni atmosferici che dalla calma possono velocemente evolvere in violenti temporali: nel pomeriggio di domenica l'imbarcazione accompagnatrice "Pen ar Clos" ha comunicato di essersi imbattuta in una groppo particolarmente violento, con raffiche di 60 nodi per più di un ora.

La flotta dei "proto"  ha perduto un protagonista, Sébastien Rogues, vincitore della prima tappa,  che è stato costretto al ritiro per problemi di salute. Al comando è David Raison con 7 miglia di vantaggio su Thomas Normand e 24 su Bertrand Delesne; Antoine Rioux, quarto, si trova a 50 miglia dal primo.
Più compatta la flotta dei primi "serie", con Benoit Mariette, vincitore della prima tappa, ancora al comando.

Si è allungata la lista degli skipper costretti al ritiro: tra i proto, oltre a Rogues (e ai nostri Caracci e Rossetti), si è ritirato Aurélien Ducroz.
Tra i serie, oltre a Giacomo Sabbatini, Amaury Francois, Renaud Chavarria, David Prono, Bert Bossyns, Ulf Brandstrom, Brendan Archin e Mathieu Claveau.
Oltre a questi ritiri già ufficializzati anche Bruno Simonnet e Sergio Frattaruolo stanno facendo ritorno verso Capo Verde.
Rimangono per ora in competizione, su 79 barche al via, 37 "serie" e 28 "proto".

Le posizioni dei tre skipper italiani rimasti in gara: Simone Gesi e Susanne Beyer, tra i serie, sono rispettivamente 25esimo e 27esima, a circa 140 miglia dal primo e avanzano molto lentamente.
Maurizio Gallo, tra i proto, è 27esimo, penultimo del suo gruppo.

 

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Redazione Velanet

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