Photo credit: © Christophe Breschi / Financière de l'Echiquie
La flotta dei mini che partecipano a questa edizione della Transat Charente-Maritime/Bahia, a sei giorni dalla partenza della seconda tappa, scende velocemente verso sud spinta dal vento fresco di NE e si trova, abbastanza compatta, al passaggio dell'Arcipelago di Capo Verde.
Ai ritiri di Andrea Caracci e Tiziano Rossetti si aggiunge quello di Giacomo Sabbatini che lunedì ha annunciato ufficialmente alla Direzione della corsa il suo abbandono in quanto, oltre ai gravi problemi ai timone anche lo scafo è stato interessato dall'urto che lo ha costretto a dirottare su Tenerife.
Restano in gara, quindi, solo quattro degli otto skipper italiani al via.
Non ha ancora ufficializzato il ritiro dalla corsa Renaud Chavarria, anch'egli, come Caracci e Rossetti, vittima di un disalberamento, mentre il cinese Chuan Guo, riparato a La Gomera per una avaria, ha ripreso il mare.
Al rilevamento di oggi alle 10.00 UTC conduceva la flotta dei "serie" Benoit Mariette, vincitore della prima tappa, con sole 2 miglia di vantaggio su Vincent Kerbouriou e Bruno Simonnet; come detto la flotta è abbastanza compatta e i distacchi tra il primo e il dodicesimo sono racchiusi in meno di 30 miglia.
La nostra Susanne Beyer è scivolata al 30esimo posto, a 91 miglia dal primo, mentre Simone Gesi è 23esimo e Sergio Frattaruolo, ripartito solo domenica da Tenerife, chiude il gruppo.
Poco più sgranata la flotta dei "proto", con solo 5 imbarcazioni racchiuse in 30 miglia: conduce Bertrand Delesne, seguito da Thomas Normand, David Raison, Antoine Rioux e Milan Kolacek.
Maurizio Gallo, unico italiano rimasto in competizione tra i proto, è in 30esima posizione, ultimo del gruppo.
Sébastien Rogues, vincitore della prima tappa, è stato costretto a uno scalo tecnico a Mindelo, nell'isola Sao Vicente.
Dopo l'Arcipelago di Capo Verde i mini dovranno affrontare le insidie della zona di convergenza intertropicale e del passaggio dell'equatore, e prima di ritrovare l'aliseo stabile da SE dell'emisfero meridionale sulla rotta per Salvador de Bahia ogni sorpresa e rivoluzione delle gerarchie sarà possibile.