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Alle 14,30 di ieri è partita da Funchal la seconda tappa della Charente-Maritime/Bahia, 18esima edizione della Mini-Transat, che porterà i solitari al traguardo conclusivo di Salvador de Bahia dopo oltre 3.000 miglia di navigazione.
Recupero in extremis per lo skipper polacco Radoslaw Kowalczyk, che dopo una sosta durante la prima tappa era arrivato nel porto dell'arcipelago di Madera solo mercoledì sera. Qualche problema proprio poche ore prima della partenza per il nostro Sergio Frattaruolo, che è però riuscito a ripartire con un leggero ritardo rispetto al resto della flotta.
Sono così 77 i navigatori in mare per la seconda parte del percorso: scenderanno verso l'arcipelago delle Canarie e poi quello di Capo Verde, dove è posto un passaggio obbligato tra le isole di Santo Antao e Maio, per poi navigare nella difficle zona di convergenza intertropicale prima di oltrepassare l'equatore alla ricerca dell'aliseo di sud-est dell'emisfero sud.
Partenza lenta, con una brezza di 5-6 nodi da S-SW che probabilmente accompagnerà i mini nelle prime 24 ore di navigazione, prima che la flotta sia sospinta dai venti portanti verso le Canarie.
Tra i primi a disimpegnarsi alla partenza Giacomo Sabbatini e Andrea Caracci.