Si avvicina il traguardo della prima parte del percorso per i mini partiti da La Rochelle il 25 settembre per la Charente Maritime-Bahia, 18esima edizione della Mini-Transat.
Un solo ritiro nella flotta dei 79 partecipanti, purtroppo proprio di uno degli otto solitari che componevano il nutrito gruppo di italiani presente quest'anno, Andrea Pendibene, che aveva buone speranze di fare bene nella categoria "serie" (la flotta è divisa tra imbarcazioni di serie, dove sono ora 4 gli italiani, e prototipi, con 3 skipper italiani in gara).

La navigazione dei solitari è divisa in due tappe: la prima, di circa 1.100 miglia, sta per condurre la flotta allo scalo di Funchal (Madera).

Dopo il passaggio molto lento del Golfo di Guascogna e di Capo Finisterre, dove i venti leggeri hanno costretto gli skipper a una navigazione snervante e indotto scelte tattiche diverse, a partire da ieri venti piuttosto sostenuti da sud costringono i mini alla bolina ma hanno finalmente gonfiato le loro vele.
Sembrano penalizzati, ora, i concorrenti che si erano spinti molto ad ovest, come i nostri Giacomo Sabbatini e Sergio Frattarulo, in competizione tra i "serie".

Le distanze tra i primi delle flotte non sono tali da determinare leadership definite, e in questi giorni si sono alternati al comando diversi navigatori.
Ieri comando tra i "proto" David Raison e Jorg Riechers avevano acquisito circa 15 miglia di vantaggio sugli inseguitori, mentre tra i "serie" i distacchi sono ancora inferiori ed al comando si trovava Benoit Mariette.
Gli italiani: Caracci 17esimo, Rossetti 30esimo, Gallo 31esimo tra i proto. Susanne Beyer 25esima, Gesi e Sabbatibi 31 e 32esimo, Frattaruolo 43esimo.

Ai primi tra i prototipi mancavano ieri pomeriggio circa 300 miglia al traguardo mentre il leader dei serie era circa 70 miglia più indietro.