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Commenti per articolo: Trasportare uno yacht a vela con una piccola SW
Un Bell'articolo, completo ed esauriente. Concordo sopratutto che in italia ci sono ottimi progettisti e altrettanto validi costruttori per la vela carrellabile. Sono i clienti che mancano. Ergo nessun imprenditore investe, i prezzi delle barche sono,conseguentemente,ancora più alti. Invece i piazzali dei porti sono pieni. Di barche abbandonate. Di rottami, direi.
Ciao
10-01-2010 Alfredo
| Io sono molto scettico sulla nautica carrellabile, per ragioni che piu' volte ho esposto. Per me la nautica carrellabile è piu' una dimensione dello spirito che una cosa reale, per questo in Italia non vi è spazio per essa, nè richiesta. Io scommetto che di titpi alla Lorenzo Carnevali oggi non ce ne sono, il carrello serve molto i piu' a ricoverare il barchino per l'invernaggio, che a seguire l'armatore nelle sue peregrinazioni. Detto questo mi sorprendo sempre a leggere gli articoli di Francesco, li trovo sempre estremamente interessanti, mai banali. Complimenti.
Luigi
10-01-2010 Luigi
| E' vero che in Italia non ci sono né la mentalità né gli spazi, comunque la nautica carrellabile è molte cose che si riducono tutte ad una forma di risparmio, che ci si muova parecchio o che si inverni e basta. In più la possibilità di spostarsi comunque in completa autonomia è una grande cosa perché non dipendi da nessuno. Per quel che mi riguarda trovassi un bello scivolo agibile con un bel piazzale e un trattorino per alaggio e varo ad un prezzo accettabile la barca la terrei sempre lì, e chi me lo farebbe fare di muovermi, ci sono i posti tra i più belli del Mediterraneo.
11-01-2010 Francesco
| Dimenticato di scrivere la zona, tra l'Argentario e Livorno.
11-01-2010 Francesco
| Si, probabilmente lo e
17-03-2010 tool
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