Mario vedendo le foto mi rendo conto delle tantissime migliorie apportate a Merien.Bellissima l'idea per manovrare la deriva mobile.Penso a quanto tempo hai impiegato per fare tutto ciò.Spero di vederti presto anche in mare e non solo sulla terraferma.Sergio
06-09-2009 Sergio del Buser
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Caro Mario, troppo poco hai indugiato sulle "caratteristiche" particolari e tutto questo non rende il giusto onore alle migliorie citate anche da Sergio, una su tutte, da dove deriva il sistema di abbassamento della deriva? un'idea geniale e realizzata anche con perizia, realizzate oltre che con competenza e funzionalità, anche con gusto estetico e bella presenza.
spero di riparlarne anche al prox raduno. Un saluto anche alla Meri.
Giovanni
07-09-2009 Giovanni
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Una manovella opportunamente costruita in inox su boccola di teflon comanda sul retro della paratia posteriore del pozzetto ,la puleggia dentata più piccola (del sistema di trasmissione al moto dell'albero a camme recuperate in disfattura da una 131 Fiat), la sua cinghia dentata trasmette il moto all'altra puleggia dentata più grande, sempre del 131 Fiat, che è calettata con perno passante al tubo di inox di 3cm di diametro, inserita nell'altra sua boccola parallela alla prima, ad opportuna distanza per tenere la cinghia dentata tesa.
il tubo, lungo 3m transita sotto il pozzetto per finire in cabina a comandare li verricello che avvolge il cavo, il quale tira sù la deriva come si vede nelle foto.
SALUTONI.A PRESTO.CIAO
07-09-2009 mario
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Se vai agli articoli sul Piviere, alla tecnica e apri le foto dove è descritto ilPIVIERE 6,14 DI 7 M!!! Trovi delle fito dettagliate di come è disposta la manopola di sollevamento della deriva nella paratia posteriore del pozzetto.
PROSSIMAMENTE in un nuovo articolo illustrerò altri progetti che ho in mente
DI NUOVO CIAO A PRESTO.
07-09-2009 mario
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...mi ricordavo tutto benissimo, compreso il modello della Fiat e dove era la manopola ( ne parlavo giusto ieri con un amico che rera a Viareggio); mi piaceva che anche gli altri lo sapessero e che avessero solo una minima idea della tua genialità!
Ciao grande, Giovanni
07-09-2009 Giovanni
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Incredibile vedere con gli occhi cio' che solo con la fantasia ho potuto immaginare finora: la pura essenza della Filosofia Piviere....
Ho solo il rammarico che articoli come questo si perdano nel mare magno di Naima, mentre invece meriterebbero la vetrina di una prima pagina sul giornalino...
Complimenti Mario, sei il nostro decano.
Luigi
07-09-2009 Luigi
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Ho inserito il link a questo articolo anche sul giornalino nella sezione "Articoli sulla filosofia Piviere" (inserirlo nella sezione "tecnica" mi sembrava troppo riduttivo!).
08-09-2009 Gabri
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Mario, dopo il nostro non raduno di Fiumicino sono venuto a rileggere l'articolo sul Merien e ti rinnovo davvero i complimenti. Il mio prossimo Piviere dovrà copiare dal Merien un sacco di cose, a partire dalla soluzione adottata per abbattere l'albero. Il tuo Merien è veramente una bellissima barca e piu' passa il tempo e piu' l'apprezzo!!
17-03-2010 Luigi
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caro mario,
mi chiamo mariano e non posso fare altro che farti i complimenti delle meravigliose e funzionali migliorie che hai apportato al tuo piviere!
Anche io ho un 6,14 che sto restaurando e ti volevo chiedere se puoi darmi dei disegni o qualche schizzo sul sistema del tuo timone perche' mi piacerebbe realizzare qualcosa del genere con il mio timone originale.
Saluti , mariano
19-03-2010 mariano
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Salve Mario, sono Ernesto e ti scrivo da Napoli.
Non voglio farti anche io una sviolinata, però consentimi di complimentarmi con una persona tanto creativa.
Sto valutando l'idea di prendere una barchetta a vela per godermi le nostre splendide coste con la piccola Viviana e mia moglie e, per il momento, mi limito a navigare in internet per farmi un idea di cosa può fare al mio caso e, più di tutto, quanto mi costerebbe.
Leggendo qua e la ho maturato la convinzione che la barca ideale è fra i 6 ed i 7 m e pare che un piviere 6,14 oppure il 6,60 sarebbero proprio ok: ottimi per chi è alle prime armi, sicuri, adatti a trascorrere un weekend oppure una cocierina di 2/3 settimane anche con soste in rada e, più di tutto, con il bagno separato per far contenta la signora (scherzo, sono anche io un po un "fai da te" e no dovrei avere problemi a far venire fuori un localino wc ovemai fosse proprio necessario).
Mi sono, quindi, imbattuto nel tuo "mariovolpini.altervista.org" dove ho avuto il piacere di conoscerti un po.
Geniale è il sistema dei rollafiocco che consentono di vedere a proravia al disotto dela base della vela opppure la modifica per trasformare un fuoribordo in un entrobordo, per non parlare del rinvio per la deriva nel pozzetto.
A questo punto, però, partono i primi interrogativi:
- non chiudere il gap fra vela e coperta non vuol significare una perdita di potenza?
- è più sicura la deriva fissa con bulbo per ovviare la scuffia?
ed ancora:
- (premettendo che di elettricità non ci capisco un fico secco) mi chiedo: i 30w del pannellino solare sono quelli ottenuti con la migliore esposizione? quanto tempo impieghi per la ricarica? quali sono i costi? è meglio avere un entrobordo (magari diesel)?
- è possibile avere qualche foto di dettaglio dello scomparto che hai realizzato per l'ancora?
Il punto è che: quante più risposte ottengo ad i miei interrogativi tanti più se ne presentano di nuovi e spero che una persona, che come te ama tanto il mare, sia paziente e disponibile con un neofita.
20-08-2010 ernesto parisi
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Come avrai capito dal mio sito sia io che la mia consorte Meri siamo appena andati in pensione abbiamo messo in giardino il Merien e abbiamo acquistato un gozzetto planante di circa 7 m con piccola cabina e un tranquillo entrobordo da 20 hp per le nostre giratine quotidiane , piu consono al nostro "sovrappeso" ed anche al fatto che crocere come abbiamo sempre fatto ,ultimamente ci pesano un pò
Quest'ultima è la 38 esima barca che abbiamo al nostro pontile di bocca d'Arno e non siamo più come nelle foto che ti allego.
Siamo giunti al Merien adattandolo alle nostre esigenze in soluzione spazio unico senza tramezzi ...anche il bagno separato,
non serve a niente in uno spazio così piccolo non c'è mai intimità , la vera intimità si ottiene mandando gli altri in pozzetto e usando tutta la cabina magari col boccaporto di prua aperto...e su questo argomento il forum del piviere ne è pieni di articoli .....alla bella.... puoi far riferimento al raccontino satirico-letterario sul mio sito "Cessi Leopardiani"....
per ciò che riguarda il tuo primo interrogativo, si può darsi un pò di perdita di velocita ,ma compensata dal fatto che ho alzato l'albero di circa 20 cm e fatto vele di prua più larghe alla base .....poi non siamo in regata altrimenti .....vedi al solito...il mio raccontino "Piviere EST EST EST "
.....Alla seconda domanda indubbiamente il bulbo rende più stabile ....ma io lo trovo assurdo con esperienze già avute su barche inferiori a 10 m ....altra categoria piuttosto maggiorare la deriva come ho fatto. magari con inserzioni di piombocome avevo previsto...."CON LA DERIVA MOBILE IN QUALSIASI PORTO TROVERAI SEMPRE UN ANGOLINO DISDEGNATO DA TUTTI CON MEZZO METRO D'ACQUA DOVE ORMEGGIARE E SCENDERE A TERRA" "parole di Mancini"Padre del Piviere
.....Meglio il fuoribordo che se si guasta lo togli bene poi dà la corrente per la batteria
.....il pannellino solare da30-40w " in particolare quelli odierni tengono sotto carica la batteria dei servizi all'ormeggio...
per le piccole luci ,oggi a led , ed il minifrigo .
.....il gavone ancora a prua è essenziale ...ti allego le foto di come l'ho realizzato ci mettevo 2 ancore e 60 m di cima in tutto
Io sono arrivato al Piviere a deriva mobile dopo aver avuto altre barche anche col bulbo narrate nei miei racconti, poiche in quel tempo era l'unica barca in commercio con la deriva retrattile adattissima alla mia costa che ti permette di arrivare fino alla spiaggia e scendere comodamente sull'arenile.
CIAO A RISENTIRCI.
12-09-2010 Mario
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26-11-2010 Renato
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Complimenti per le idee veramente originali ed ardite, ma ...una passerella meno ghiozza no?!
26-11-2010 Renato
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Il Piviere 614 con la sua deriva mobile e' una barca veramente interessante con le tue modifiche di deriva ed albero abbattibile e manovrabilita velica ricorda una barca americana che ho visto 2 anni fa ad Anzio.
Complimenti sinceri
14-06-2015
Piero
14-06-2015 Piero Anzio
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OK grazie a tutti per i commenti... seguirà montaggio di motore BMV e deriva elettrificata.
19-11-2015 maryone
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