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ANDARE A REMI di lor (31/01/2011 10:58:18)

Ciao!!

L'acquisto è stato fatto (golif, niente piviere... fa lo stesso no??). Risolto pure con il rimessaggio.
Adesso è il momento di rimettere in sesto la barca (già in ottime condizioni) e assicurarmi che sia efficiente in tutte le sue parti.

Attualmente monto un Mercury da 10 hp e volevo attrezzarmi in modo da non restare fregato in caso di guasto dello stesso. Una prima idea è di dotarmi di un secondo FB da tenere in gavone nell'eventualità... l'altra è dotarmi di un paio di remi ma sto nutrendo qualche dubbio circa il peso dell'imbarcazione (quasi 3 t in tutto)... secondo voi è impossibile spostare una mole del genere con una bella vogata in piedi? Di che remi eventualmente mi dovrei dotare(lunghezza)??
grazie per l'aiuto
...REMI???...2 MOTORI ? .. di Mario G. (31/01/2011 11:27:53) giulianelli@irsa.cnr.it

ahooooo!
ma tu vai a vela!!!!
O no?
MG
di lor (31/01/2011 11:31:10)

CERTO!

ma mi piace avere attrezzatura di rispetto in abbondanza!!: )
di lor (31/01/2011 11:34:39)

CERTO!

ma mi piace avere attrezzatura di rispetto in abbondanza!!: )
..va bhè! di Mario G. (31/01/2011 11:47:50)

...allora ricorda che in ingegneria dell'affidabilità, per il criterio di ridondanza della sicurezza, è bene che ogni componente critico sia installato in numero di 3:
- 3 motori
- 3 paia di remi (ma di quelli grossi però)
- 3 rande + 3 genoa +3 fiocchi ....
- 3 wc
- 3 cucine con 3 bombole del gas
- 3 stufe (o altri sistemi di riscaldamento...(cfr. parere di Mario ddt)
- 3 ...

In bocca al lupo e auguri per l'acquisto!
MG
di Luigi (31/01/2011 11:58:07)

Con i remi sposti tutto, pure la Vespucci!
Augurissimi e continua a raccontarci le tue esperienze!!
Luigi
...ah! dimenticavo di Mario G. (31/01/2011 12:14:09)

dimenticavo:
insieme alle 3 coppie di remi portati pure 3 coppie di rematori (di quelli tipo galere romane per intenderci) visto che dovresti spostare una barca da 3 t.
Lunghezza dei remi? se sei solo a remare direi intorno ai 25-30 metri.

x Luigi: non soffiare sul fuoco!

A presto
MG
di lor (31/01/2011 13:17:08)

insomma..... è troppo pesante !!!??
di Gabri (31/01/2011 13:27:42)

Con il piviere è possibile remare con il timone... provare per credere.

Salsedine nella sua circumnavigazione del tirreno aveva a bordo un lungo remo e un piccolo motore.
di lor (31/01/2011 13:36:45)

insomma..... è troppo pesante !!!??
di lor (31/01/2011 13:41:22)

scusate i doppi msg.
seriamente di Mario G. (31/01/2011 14:20:51) g

Lor, seriamente: io ritengo (anche per esperienze personali su barche a motore di 5-6metri) che una barca del peso di oltre 500 kg non sia affatto facile da condurre a remi, almeno nel senso di farla procedere sul serio, anche se con mare calmo. Figurarsi una barca di 3 tonnellate.
Il remo o la pagaia di rispetto può fare comodo anche a bordo di una vela tipo Piviere ma solo per pagaiare qualche centinaia di metri o per supplire alla rottura del timone (che pure a sua volta riesce, opportiunamente manovrandolo, a far muovere (ma di poco) la barca.
Pensare di remare come si fa con una piccola barchetta a remi o con un pattino, scordatelo.
Del resto, al contrario, un alito di vento è già sufficiente a garantire un moto di avanzamento maggiore e senza sforzi sovrumani.

Sul secondo motore di rispetto: come già detto ritengo che un motore (controllato e ben mantenuto) sia già una sicurezza ed una possibilità in più rispetto alla sola vela ma non dimentichiamo che su una barca a vela il mezzo propulsivo principale sono le vele. E quelle, a meno di un disalberamento, difficilmente ti lasciano.

Proprio per questo, mentre su una barca a motore è doveroso munirsi (in caso di monomotore) di un motorino di rispetto, nella barca a vela ciò non occorre assolutamente.

Dunque: Buon vento Lorenzo.

MG
Remi di Sergio (31/01/2011 14:43:20) buser09@libero.it

Caro Ior,io sul buser ho tenuto insieme al motore principale un fuoribordo honda 8 cavalli un'altro honda 5 tenuto in un gavone,quindi anche tu potresti tenere un piccolo 3-4 cavalli in un gavone.In quanto a remare se tu imparassi a remare a bratto(scommetto che in Italia le persone che sanno remare a bratto saranno tra il si ed il no un centinaio),potresti benissimo muovere una barca anche di 4-5 tonnellate.Cerca il libro dei Glenans e li trovi una trentina di pagine che parlano della remata a bratto.Complimenti per il Golif una bella barchina.Auguri Sergio
..UBI MAIOR di Mario G. (01/02/2011 05:33:12) gmgiulianelli@hotmail.com

Se il grande Sergio ritiene che è bene avere due o tre motori di rispetto allora ... zitto zitto ... mi sa che ne cercherò anch'io, e magari proverò pure il remo da poppa.
A tale proposito riporto un interessante lettura di cui al sito
http://www.venetia.it/boats/voga_ita.htm
Grazie.
M.G.
di Giovanni (01/02/2011 15:53:04)

Amico mio.....tre tonnellate mi sembrano veramnete troppe!!! Il golif dovrebbe pesare intorno ai 1200 kg.
Sei sicuro del peso?!?!
La barca è bellissima e mi piace veramente un sacco.
Ne ho vista una con sergio...buttata da una parte ....in francia ne vendevano una bellissima tutta rossa e accessoriatissima a 1500 euro.
...bella barca, davvero!
Giovanni
di lor (02/02/2011 09:52:02)

secondo le schede tecniche si!!
dovrei avere anche il certificato di omologazione che attestava una massa del genere
http://sailboatdata.com/VIEWRECORD.ASP?CLA

si è molto carina.... il pozzetto è un pò piu sacrificato però l'ex proprietario tenendola bene ce l'ha lasciata in condizioni ottime vista l'età!
a presto la prima uscita !
di Giovanni (02/02/2011 13:38:38)

Non credo, essendo una barca carrellabile, non può pesare 3 tonn.
Questo è il link al sito francese degli estimatori di questa barca bellissima...
I winches sopra il paramare mi piacciono da morire.
Dove la tieni?

Ecco il link
http://golifyouwant.free.fr/index.htm
Ciao
Giovanni
di lor (02/02/2011 17:26:47)

accidenti hai ragione 1250kg dislocamento!!
la tengo a fiumara dalla parte di Ostia.quasi nei pressi di tor s. michele... sabato e domenica sono di pulizie!!!
di lor (06/02/2011 19:19:29)

TUTTO OK LA PRIMA USCITA... PECCATO CHE STAMATTINA NON CI FOSSE UN ALITO DI VENTO... PERO' CHE SOLE!!!
ehi! ma dov'eri? di Mario G. (06/02/2011 19:49:56) gmgiulianelli@hotmail.com

Anch'io sono andato ad Ostia a controllare il mio Randagio, pagare l'ormeggio (sic!) e ... godermi tanto sole. Splendida giornata. Non c'era molto vento ma le vele in mare erano a centianaia. Credo ci fosse qualche regata di campionato invernale.
Le ho viste, purtroppo solo dal lungomare, ma sul lato di poppa, tutte con i loro splendidi spinnaker gonfi, andavano alla grande.
A presto, anche noi!
M.G.


di mario ddtt (06/02/2011 20:16:59)

Sono uscito anche io oggi dalla mattina , vento assente e mare lungo poi nel pomeriggio si è alzata una bella brezza e si filava.
Verso l'ora di pranzo ho anche risalito Fiumara grande fino da Chiaraluce e passando ho visto ormeggiato il 660 "randagio" che con voce sommessa mi ha detto: per caso hai visto un certo Mario G ?....
:-) :-)
...se me lo dicevi prima di Mario G. (07/02/2011 09:49:10)

..a DDT, che peccato non averti incrociato!
Sono stato al mio ormeggio fin proprio alle 12,30 poi sono andato a mettere le gambe sotto al tavolino del restaurant Nemo a Ostia (specialità crudo;)
Ma poi mi sono pentito tutto il pomeriggio di non essere uscito.
Sarei voluto andare a pranzo da Chiaraluce ma era tutto pieno.
Dai, una prossima giornata del genere organizziamo una spaghettata on board.
a remi, ECCOME!! di Francesco (Salsedine) (13/02/2011 19:19:33) forleonte@gmail.com

Ciao lor
c'è modo e modo di far avanzare la propria barchetta, vela, motore, remi, anche a spinta... si può farlo con più o meno grazia, ormeggiando elegantemenet in banchina a vela, andando sempre a vela a gettare l'ancora zigzagando fra gli altri natanti, oppure spingendo come dannati su vele e motore all'unisono per allontanarsi dalla costa mentre il fortunale infuria..
L'importante è farlo in sicurezza.

A mio modo di vedere è necessaria, prima di tutto, una efficenza dell'attrezzatura e padronanza della manovra a vela con ogni tempo. ricorda, nessun motore potrà mai eguagliare la potenza e la costanza di spinta che hanno le tue vele.

Partendo da questo presupposto, nessuno si sognerebbe comunque di affiancare un motore alla nobile vela. Facciamolo, scegliendo assennatamente la potenza ma soprattutto le doti di spinta soprattutto nel caso di fuoribordo (non sempre disegnati per la spinta).
Un motore, UNO, è sufficente quando si va a vela. Ricorda il presupposto, aver domestichezza con la vela che è il mezzo di propulsione primario!

Io eviterei sempre e comunque un secondo motore a bordo. ne basta uno, ovviamente tenuto in perfetta efficenza.

Detto questo,
i remi...
Come ha scritto Gabri io mi sono portato due remi (inizialmente ne avevo solo uno con il quale pretendevo di spostare la barca remando a bratto ma desistendo prima della partenza per la Sicilia).
I remi lunghi esattamente tre metri, permettevano un'ottima manovrabilità della barca.

Io consiglierei a chiunque ami navigare sul proprio barchino di imbarcare remi.
intanto è un piacere di tanto in tanti cimentarsi in un'operazione che solo qualche decennio fa era comunissima, se non quotidiana in marineria. E' un piacere spostare la barca da un'ormeggio all'altro, oppure pensa alla bellezza di disancorare, nell'assoluta calma di un primo mattino di Estate, nel silenzio assoluto, senza motore ma passando fra le altre barche remando.
E poi, perchè no, tornando alla sicurezza, se il motore molla con due remi possiamo toglierci d'impaccio..

a me è capitato di remare per circa un miglio e mezzo in calma piatta con il Piviere a Lipari. Ero un'attrazione, riuscivo a sentire i commenti sbalorditi dei gitanti che sfrecciavano accanto su barconi turistici.
Uno spasso.

Comunque sia,
Buon Vento!!!
VOGANDO. di Vincenzo (14/02/2011 18:53:16) vimoc@tiscali.it

Personalmente ho usato molto una coppia di generosi remi gloriosamente appartenuti ad un lancione in legno di 5 metri.Li usavo su un gozzo OFFMARE di poco piu leggero del Piviere,era piacevole nelle mattine di piatta spostarsi remando per le cale tra il puntone e punta ala.O nottate intere a perlustrare i bassi fondali con la lampara con l'amico Piero alla fiocina.Oppure erano utilissimi per disimpegnarsi dall'incaglio della polpaia tornando di qualche metro sopravento durante l'insidia ai gustosi tentacolati.Conto di metterli a corredo del Piviere sperando che la larghezza in pozzetto non sia eccessiva.Ovvio che lo spostamento a remi sia da prendersi in considerazione con condizioni meteo favorevoli, del resto con vento chi meglio delle vele puo assolvere a tale funzione. B.V.
A nremi di Sergipo (14/02/2011 20:58:32) buser09@libero.it

A parte tutte le varie considerazioni,chi ha potuto leggere il libro "Giornate Nere" del Mancini,avrà letto di tante volte che Mauro remava fino a consumarsi la pelle delle mani.Buon vento a tutti Sergio
rimirar remando di Gabri (14/02/2011 21:16:33)

A suo tempo gia' lo chiesi Salsedine ma l'ho dimenticato: i remi sul piviere come vanno fissati, tramite degli scalmi?
di Francesco (Salsedine) (17/02/2011 16:09:36) forleonte@gmail.com

Vincenzo,
la larghezza del pozzetto non è un problema. Basta che i remi siano sufficientemente lunghi, poi si procede con la voga del pescatore, in piedi viso rivolto alla prua e via!
Con Il Buser andrai ancora meglio di me con Salsedine, alzando la deriva elimina molto drag.

Gabri,
i remi li può assicurare su scalmi classici (a questo proposito mi sembra, se ricordo bene, che ci fossero degli schizzi del Mancini su Nautica Disegnata). Gli scalmi possono essere ancorati sulla falchetta all'altezza del pozzetto, a poppavia dei winches o giu di li (piu si va verso poppa piu il bordo libero si abbassa rendendo l'angolo del remo sull'acqua più favorevole).
Gli scalmi classici hanno un semplice gambo cilindrico che sarebbe inserito direttamente in un foro che io per robustezza ricaverei in un bel pezzo di legno pieno inserito dall'interno in quello che, per intendersi, è lo 'schienale' del pozzetto.
Ciò permetterebbe fra l'altro di togliere gli scalmi quando questi non servono onde evitare interferenze con scotte, schiene, mani etc..

Io durante i mesi della crociera avevo comunque adottato una soluzione ben più sbrigativa risolvendo la questione con qualche metro di sagola con la quale avevo semplicemente realizzato due bei colli, uno per remo, larghi abbastanza da passare dalla testa dei winches ma non un cm di più.
I remi quindi ruoteavano sui solidi winchettoni di salsedine. Per non abradere la vtr nel punto dove i remi appoggiano sulla falchetta avevo realizzato con le suddette sagole circa 25cm di spirale nella lunghezza dei remi.
Tutto qui.

Questa però la considerei una soluzione di prova, transitoria. Dovendo usare molto i remi realizzerei gli scalmi per non gravare sforzi superflui sui winches che, ricordiamolo, devono servire ad andare a vela!

Ah, mi devo correggere:
il VERO scalmo classico è un semplice gambo dritto, simile alle cavigliette situate nel pozzetto dei primi Pivieri per intenderci.
Due scalmi siffatti , corredati dal dedicato nodo, detto stroppo, possono essere realizzati in autonomia dal Pivierista ed uniscono i vantaggi suddetti (relativi alla possibilità di estrarre lo scalmo quando non serve) all'estrema semplicità ed estetica in puro stile Piviere!



x francesco. di vincenzo (17/02/2011 21:24:30)

Giustissimo Francesco, è che i dubbi sulla larghezza del pozzetto son solo determinati dal fatto che in strettissima filosofia piviere non vorrei ricomprare i remi, ma usare quelli che ho :-). B.V.


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