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MAURO MANCINI di Mario G. (27/01/2011 06:16:11) giulianelli@irsa.cnr.it

Signori!
Nel navigare (in internet) mi sono imbattuto poco fa nella lettera che Mauro Mancini scrisse alla moglie Sig.ra Roberta dalla zattera di salvataggio dopo il naufragio del Surprise con Fogar.
Ne riporto di seguito il testo così come l'ho trovato.
Non ho potuto non commuovermi anche pensando alla splendida Signora Mancini che ci ha fatto l'onore e il grande piacere, di essere stata pesente in mezzo a noi allo scorso Grande (anche per questo)Raduno Toscano, proprio nello spirito (solo ora me ne accorgo) di ciò che lo stesso Mauro Mancini Le suggeriva nella lettera (e pensate le condizioni nelle quali poteva trovarsi quando la scriveva!).
Lettera che forse molti di voi già conoscono per essere da più tempo estimatori e studiosi del grande M.M. ma che credo possa fare piacere a tutti rileggerla per trarne un momento di serena riflessione; è per questo che desidero condividerla con Voi su questo sito: a perenne memoria di un grande uomo.
E se è vero che dietro ad un grande uomo c'è sempre una grande donna dico ancora: Grazie Signora Roberta Vinci Mancini.

Testo della lettera:

"A Roberta Vigna Mancini, Firenze

Tesoro mio, ho vissuto questi lunghissimi giorni di agonia con il tuo nome, sempre ripetuto e pensato.

Scusa del dolore che ti do. Ma non è dipeso da errore umano. Stavamo anzi tornando indietro perché la barca aveva sofferto qualche piccola avaria. Eravamo a 4 giorni di vela da Rio de la Plata quando un branco di orche o balene ci ha attaccato affondando il Surprise in 4 minuti. Ci siamo gettati sul battello di gomma e sulla zattera autogonfiabile con pochissima roba da mangiare. Era la mattina di giovedì 19 gennaio e adesso sono 3 settimane che stiamo vagando per l'oceano senza che nessuno abbia potuto e saputo cercarci. Oggi siamo a circa 270 miglia a sud di Rio de la Plata! Ambrogio Fogar è uomo coraggioso, equilibrato, buono. Ci siamo fatti compagnia con grande fermezza d'animo e questo è già qualcosa.

A te Roby mio unico grande bene voglio dire una cosa: vivi la vita, in ogni istante perché non vi è regalo più grande. Io lo capisco appieno, soltanto ora che la sto perdendo. Ma vivila nel dialogo, facendo posto anche agli altri. Non mi ricordare troppo. Sono stati 14 anni belli i nostri, e equilibrati. Dal punto di vista finanziario sto abbastanza tranquillo. Con la liquidazione pagherai la casa poi venderai il Quoziente, poi avrai la pensione. Ho scritto a Sensini che ti aiuterà, rivolgiti a lui con fiducia perché avrai qualche mese duro davanti. Addio mia impareggiabile Roberta che aveva molte più ragioni di quante io non gliene dessi! Chiedo perdono ai tuoi genitori e a tutti gli altri di famiglia.

Per sempre tuo, Mauro"

M.G.
di Luigi (27/01/2011 08:46:57)

grande e commuovente
L.


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