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Acqua nella chiglia di Enzo (28/09/2010 12:11:12)

Pulita tutta la carena e portato a nudo il gelcoat (un lavoro pauroso fatto dal sottoscritto), proseguono i lavori di restauro del mio piviere. Ieri l’artigiano è arrivato con la sua attrezzatura a togliere la stuccatura che copriva la parte centrale della chiglia troppo dura per la mia piccola rotorbitale. Ad un tratto ha cominciato a gocciolare acqua, l’artigiano ha praticato una apertura da cui è uscita una cascata d’acqua, ne sono fuoriusciti almeno
quindici litri. Praticamente tutta la controchiglia (credo si chiami così quella sorta di pinna che nel piviere va da poppa fino alla lama di deriva) era piena d’acqua. Quando ero a Gaeta per l'acquisto ero stato avvisato di praticare un foro sul punto più basso della chiglia per fare uscire l’acqua. Al momento preso da mille altre incombenze non avevo fatto molto caso alla cosa, però poi ogni tanto mi ricordavo di quel particolare piuttosto singolare. L’artigiano non ha saputo darmi spiegazioni . In ogni caso pensavo a una piccola quantità d’acqua assorbita solo in quella zona. Mai più avrei immaginato quella massa d’acqua. Ovviamente non è cosa normale. Qualcuno di voi è in grado di fornirmi spiegazioni ? Da dove è entrata tutta quell’acqua? Che devo fare ora? Solo richiudere il foro ? E come evitare che si riempia tutto di nuovo?
 Ciao e grazie. Enzo
di Luigi (28/09/2010 12:44:45)

Ciao, non ho capito se il foro è stato praticato sul bulbo (in tal caso non capisco come, forse c'è una camicia di resina che lo doveva proteggere?), oppure sullo skeg che protegge il timone.

In questo secondo caso prova a fare un altro buco ed aspettare che la barca si asciughi ben bene. Secondo me non è un grosso problema, quella parte lì è attaccata alla carena ma, se non enrta acqua a bordo, si puo' sanare.

Quando avevo il mio 660 e lo tiravamo in secca dallo skeg continuava ad uscire un po' di acquetta, qualche goccia, almeno per un giorno.

In ogni caso non ti scoraggiare.
Luigi
La controchiglia di Enzo (28/09/2010 13:49:20)

Ciao Luigi
No, il bulbo non centra niente. Al centro della carena dietro la lama del bulbo c'è , una sorta di pinna, evidentemente vuota, che in fondo termina con lo skeg. Ho consultato un dizionario velico penso si chiami "controchiglia" o anche "falsachiglia" e dovrebbe avere la funzione di proteggere la carena. Su questa pinna in passato era stata fatta una riparazione, nel rimuovere lo stucco della riparazione, che era piuttosto malmesso, ha cominciato ad uscire acqua, l'artigiano ha allargato la breccia nello stucco e ne è uscita non qualche goccia,ma una vera cascata d'acqua che ha continuato a scrosciare per qualche minuto.
Non mi scoraggio (per ora), ma ogni giorno ne salta fuori una.
Grazie Luigi, Ciao
La controchiglia 2 di Enzo (28/09/2010 13:58:08)

Scusate volevo aggiungere questo:l'artigiano vuole chiudere tutto per bene e buona notte. Ma io sono preoccupato, vorrei sapere da dove viene tutta quell'acqua, perchè ragionando, se veniva da qualche fessura sulla carena, quindi dal basso, con la barca in secca e sull'invaso da quasi un mese avrebbe dovuto scaricarsi dalla stessa zona d'entrata no ? Mi fa pensare invece che entri dall'alto e se non si trova da dove entra si riempie tutto di nuovo d'acqua e non credo che questo sia sano per la barca
x enzo di mario ddt (28/09/2010 15:15:03)

Hai provato a controllare dall'interno? magari c'è una piccola fessura e l'acqua in tanti tempo è entrata da li.
boh di lop (28/09/2010 15:27:31)

sparo per ragionamento:
1) se c'e' lo skeg (quella sorta di pinna-deriva che punta in basso prima della pala del timone vera e propria) sicuramente non viene stampato insieme allo scafo quando e' costruita la barca: lo scafo e' una cosa con il suo stampo; lo skeg con la pinna e la linea di prosieguo che si ricongiunge alla deriva sara' una stampata a parte che poi viene resinata allo scafo quando viene costruita la barca.

2) c'era una evidente stuccatura in longitudinale

3) secondo me le cose stanno come segue:
- non ci sono rischi gravi di affondamento perche' comunque parliamo di una parte che con comunica con l'interno dello scafo, quindi anche se si riempie d'acqua, questa resta comunque esterna alla chiglia vera e propria. certo, sempre meglio che non si riempia (riempa?)
- in passato lo skeg potrebbe aver preso una botta ad esempio a scogli, direttamente o indirettamente (cioe' la botta potrebbe averla presa il timone che poi ha fatto forza sullo skeg).
questo puo' aver provocato un'incrinatura impercettibile lungo la linea di congiunzione tra scafo e controstampo della pinna-skeg.
con il tempo poco a poco l'acqua e' penetrata all'interno ed ha riempito i vuoti.
- mi preoccuperebbe di piu' invece se la stessa cosa si fosse verificata senza "botta" perche' allora vorrebbe dire una cosa causata dal tempo, un cedimento o marcescenza o delaminazione della resina, il che sarebbe inquietante in prospettiva per tutto il materiale con cui e' fatta tutta la barca. per fortuna la stuccatura suggerisce una riparazione dopo una vacanza "col botto".
Ondeggio tra depressione ed euforia di Enzo (28/09/2010 16:31:26)

Ciao Lop, o sei un genio oppure la barca era tua e la conosci a menadito compreso le botte che ha preso :)) In effetti sullo skeg c'è una pezza di riparazione e per il resto la struttura è proprio come l'hai descritta. L'artigiano insiste a dire che non c'è problema ed è molto rilassato, è uno che ha trent'anni di esperienza e sostiene che le barche fanno sempre un po' d'acqua, ma che in quella zona non c'è rischio proprio per le ragioni che dici tu. Speriamo bene.
Intanto io ormai ho deciso di restaurare la barca come si deve perchè
non mi piace fare le cose a metà. Per esempio penso di affidare al
cantiere anche la riverniciatura dello scafo,la coperta la farò in un secondo tempo perchè la grana comincia a farmi difetto.
Ora la barca è di un tremendo arancione che sembra un paracarro.
Voi di che colore la fareste? Il solito bianco? o visto che ci sono
mi sbizzarrisco in qualche colore da urlo. Che so un' acqua marina, un
avorio caffelatte.... Che dite sto andando fuori di testa per lo stress?!!!
x mario ddt di Enzo (28/09/2010 16:37:49)

Anch'io ho sospettato qualche fessura nei gavoni o in sentina, comunque ho intenzione di ripulirli bene, controllarli, riverniciarli e se c'è qualche fessura spero che salti fuori. Purtroppo si sa che l'acqua è tremenda e le infiltrazioni spesso sono impossibili da rintracciare.
Ciao
di Luigi (28/09/2010 19:15:19)

Anch'io penso che non sia nulla di grave, solo che farei asciugare la barca per qualche giorno, non puoi dire all'artigiano di aspettare prima di richiudere?

Sul colore, come si dice, de gustibus...io manterrei il rosso originario anche se è il colore meno "forte" rispetto al sole ed lo scolorimento è praticamente certo.

Luigi

p.s. evita il verde che porta sfiga
p.s2 il Piviere 660 è una barca bellissima!
colors di Gabri (28/09/2010 19:23:20) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Piccola indagine statistica sul colore dei pivieri 660:

EOLO -> bianco
SHEARWATER -> bianco
EMY -> bianco
SUBE' -> bianco
RANDAGIO -> bianco
BABA' -> bianco
RUGA -> bianco

* per gentile concessione della nostra Banca Dati
Riempimento spazi vuoti soggetti ad allagamento. di Mario (28/09/2010 20:19:19) v.maryone@libero.it

Comprati un paio di bombolette di poliuretano espanso spray, fai alcuni fori dove pensi sia arrivata l'acqua, inietta, e riempi tutto finche non fuoriescono dai fori più remoti i bacherozzi di espanso, tappa i buchi con vetroresina, stucco, carteggio e vernice ed il gioco è fatto, dopo non c'entra più nulla.
x enzo di mario ddt (28/09/2010 20:23:48)

Ben detto Marione! per il colore io la farei grigia chiarissima.
Acqua in barca di Sergio (28/09/2010 21:24:48) buser09@libero.it

Caro Enzo,l'acqua che è fuoriuscita dalla chiglia è acqua piovana entrata in barca in un periodo lunghissimo di tempo.Dovrai controllare tutta la coperta e se fossi te dopo averla pulita e cartata molto bene prima di verniciarla con lo smalto la vernicierei con una o due mani di resina epossidica(vedrai che fa miracoli)perchè la resina chiude e stucca tutte ler piccole inperfezioni che ci sono sulla coperta e che sono tantissime come attacchi dei candelieri,attacchi delle sartie etc.Poi dovrai controllare dentro lo scafo se hai la possibilità di vedere gli attacchi dei buloni che reggono la chiglia e se sono tutti resinati,come presumo controlla tutta la resinatura,perchè e da lì che entra l'acqua nella chiglia.Controlla la barca dopo che è piovuto e vedrai che la barca dentro sarà bagnata.Altra cosa,io la barca non la farei fare,ma la rifarei da me,perchè rifare un piviere è una cosa semplicissima.Infatti l'opera viva ha solo bisogno di essere cartata con carta del n.40 fino alla vetroresina e poi sei o sette mani di resina epossidica una al giorno(io al Buser nel 2002 ne ho messe ben 8 mani),quindi stuccatura sempre con resina e addensante e sopra l'antivegetativa.Comunque non preoccuparti per l'acqua e vedrai che farai un bel lavoro.Sergio
acqua nella chiglia di luca da pisa (28/09/2010 21:48:24) lucaiacopini@alice.it

dal timone alla deriva c'e una tavola di legno duro posto longitudinalmente e coperto con fibra di vetro e resina, se su questa nel tempo si creata una spaccatura se pur piccolissima , da li è entrata acqua, poi stuccata senza farla asciugare. Quando hai rimosso lo stucco è uscita. Se posso dare un consiglio verifica la solidità del legno, perchè se è impregnato da lungo tempo va sostituito, pratica dei fori longo l'asse longitudinale e fai dei saggi, su sono asciutti bene stucca i fori e vai avanti altrimenti togli la resina e vedi com'è il resto. ciao
di Fulvio (28/09/2010 23:24:33)

Hai assaggiato l'acqua che usciva? Era mare o pioggia? Aveva puzze e colori particolari?

Colore suggerito: dal bottazzo in su bianco, per ovvi motivi di minor riscaldamento al sole e miglior visibilità, e poi è bello. Sotto, direi blu scuro, celeste chiaro o giallo chiaro. Tonalità fredde comunque. Eviterei il verde, che sfiga a parte è brutto a vedersi in mare, e il rosso che scolorisce e in genere è meno robusto anche meccanicamente. Farei una riga bianca alta circa 3cm poco sopra il galleggiamento, per slanciare e per far da limite all'antivegetativa.

Già che ci siamo, ti consiglio quando sarà il momento di evitare le costosissime antivegetative di lusso e di usare una normale rossa all'ossido di rame, come ad esempio la Brignola Riviera (cinque litri 74 euro e ti avanzerà metà barattolo che ben conservato ti servirà per la carena successiva). La fanno anche in colore blu e nero.

Buon lavoro!
di Luigi (29/09/2010 08:15:01)

Per la verifica della tenuta all'acqua piovana. Procurati un tubo con acqua corrente ed un volontario. Chiuditi in cabina e chiedi al tuo amico di innaffiare la coperta. Da dentro dovresti vedere da dove entra.
Luigi
Si spera... di Enzo (29/09/2010 10:47:33)

Vi ringrazio tutti per i consigli che mi state dando.
Sergio, i bulloni delle chiglia mi sembrano a posto, però in corrispondenza dei madieri che dividono trasversalmente la sentina in comparti in un paio di punti vedo delle fratture e uno spessore di materiale sollevato, comunque ovviamente non sono fessure passanti altrimenti la barca sarebbe affondata. Certamente farò riparare.
Nell’asportare la vecchia stuccatura l’artigiano ha aperto un foro largo almeno quattro dita nella controchiglia vicino alla deriva, da qui è fuoriuscita l’acqua che puzzava di fogna (nessuno ha avuto il coraggio di assaggiarla) Dentro si intravede del legno piuttosto fradicio ( Forse è la tavola di cui parla Sergio )oltre ad una certa fanghiglia, io ieri in questa breccia ho inserito una pompa ed ho immesso un getto d’acqua che poi usciva dal foro in basso praticato nello skeg, così speravo di pulire un po’, però non credo di aver concluso granchè. Per pulire seriamente e togliere eventuale legno marcio andrebbe smontata tutta la controchiglia, e poi ricostruita, un lavoro importante, complicato e costoso (l’artigiano dice che non è uno scherzo ridare il giusto profilo con la resina) Lui dice che comunque se si lascia asciugare e si chiude non succede niente. Io sono un po’ scettico, se c’è del legno fradicio col cavolo che si asciuga, occorrono mesi non giorni.
Comunque da quel che ho capito l’osmosi si crea a partire dall’esterno della carena immersa in acqua ed occorre una certa pressione: una eventuale modesta umidità interna non dovrebbe dare problemi alla resina, almeno lo spero.
L’idea di usare lo spray di poliuretano è interessante, anche se temo che, nel caso non vada a chiudere tutto bene, l’acqua che ora scorre fuori facilmente praticando un foro potrebbe entrare lo stesso e poi restare intrappolata in qualche bolla.
Mi piacerebbe molto riverniciare da me la barca, risparmierei un sacco di soldi, ma non ho una grande manualità, rischierei di fare dei pasticci. So che per ottenere un risultato perfetto l’ideale è dare la vernice a spruzzo, ma ho sentito che per spruzzare in modo corretto occorre una mano molto esperta. Per il colore starei orientandomi verso un color avorio. Mi piacerebbe anche sostituire i bottazzi, il massimo sarebbe farli in legno, ma deve costare un sacco di soldi.

Colori barca di g (29/09/2010 11:09:56)

Ciao,
io ed il mio amico e coarmatore Luca,
al momento di decidere la colorazione del nostro piviere abbiamo fatto alcune elaborazioni grafiche: guarda qui
e le abbiamo fatte vedere ad amici e conoscenti.
alla fine l'abbiamo fatta tutta blù con coperta bianca e grigia
guarda qui .
Secondo me la barca a vela blu ha qualcosa di piu.... ma i gusti son gusti
bye
Guido
link mancanti di Guido (29/09/2010 11:12:09)

magari se ci metto i link puoi vedere qualcosa:

primo guarda qui .
http://tabweb.blogspot.com/search?updated-max=2009-03-10T14:28:00%2B01:00&max-results=31
secondo guarda qui .
http://tabweb.blogspot.com/2010/06/uscita-briefing-degli-istruttori-tab.html

ribye
Guido
colore di Enzo (29/09/2010 11:33:25)

Ciao Guido,molto bella la tua barca, ma non capisco se è un 6.14 o 6.60.
Gli oblò non sono queli del 6.60.
Gli oblò sono quelli originali?
E i bottazzi sono in gomma ? e di che colore ?
Il mio artigiano mi sconsiglia i colori scuri dice che presto scolorano.
Comunque salvo le tue foto per fargliele vedere.
Però anche l'avorio se la barca è in ordine è molto bello.
di Fulvio (29/09/2010 18:50:51)

Per i bottazzi in legno del mio piviere 614, distrutti dal tempo, ho optato nientemeno che per il mogano massello, che costa meno di quanto si può immaginare. Sono andato in falegnameria, dove producono corrimano su misura, con un disegno del profilo desiderato: il falegname partendo da un semilavorato che era una sorta di trave ha ricavato i listoni e poi ha montato le frese adatte e in più passaggi con frese diverse mi ha prodotto il profilo giusto sotto i miei occhi, in pezzi lunghi poco più di 4 metri. Il costo tutto compreso, nei primi anni '90, è stato di 150.000 lire. Il mogano è tuttora perfetto, non va verniciato ma bisogna solo tenerlo imbevuto di olio di lino cotto ogni qualche mese.
Bottazzi in mogano di Enzo (29/09/2010 21:31:35)

Ciao Fulvio,molto interessante quello che mi racconti. l'opinione generale è che i bottazzi in legno costino un occhio e tu mi stai dando una grande notizia. Adoro il legno. Mi verrebbe voglia di chiederti l'indirizzo di quella falegnameria così vado sul sicuro. Mi sembra di capire che non sono in pezzo unico, ma le giunture non stanno male? E poi come li hai montati sulla barca: quelli in gomma richiedono un profilo in metallo sul quale si infilano.
Ti chiedo troppo se ti prego di inviarmi via mail qualche foto del tuo Piviere ?
di Fulvio (29/09/2010 22:58:52)

Volentieri, ma non trovo la tua mail nè conosco il numero e i dati del tuo Piviere (in bancadati c'è?). Mandami una mail tu al mio indirizzo che trovi in bancadati, ho il piviere n°136 e forse qualche buona foto, buona nel senso di utile.
La falegnameria si trova a Milano, ho ancora un pezzetto di quel profilo avanzato dal lavoro, lungo una spanna.
Profili d'alluminio e gomma? Via, via! E lisciare bene.
Per il fissaggio del mogano, fori ogni 25cm sfalsati alto-basso in cui la testa delle viti affondi e semplici viti inox da legno, o meglio ancora viti inox da truciolare dato che hanno in genere il filetto che 'acchiappa' di più e non sono coniche, il che potrebbe spaccare, che facciano presa sul legno (vile purtroppo) che c'è incluso nella stampata tutto attorno, nella giunta tra le due stampate proprio dietro il bottazzo. Sigillare sopra e i fori con Sikaflex, la cui applicazione va fatta con la giusta manualità, acetone e saliva :)
Sotto, lasciare aperto, così niente ristagni d'acqua piovana.
Sulle giunte di testa, doppia vite e Sikaflex.
In vent'anni, per la verità non in mare ma rimessata sempre esposta alle intemperie, mai una sola goccia d'acqua piovana. Nemmeno urti, s'intende, a rovinarne finora la superficie; comunque sembra montato la settimana scorsa.
O mia bela madunina... di Enzo (29/09/2010 23:38:43)

Milano...non poteva andarmi meglio, sto a qualche chilometro, ma sono a Milano tutte le settimane. Il mio Piviere, che non ha nè nome nè numero, andrà in bancadati quando avrò terminato il restauro e rinascerà a nuova vita.
di Fulvio (30/09/2010 00:08:11)

Risalire all'età e grosso modo al numero del tuo piviere dovrebbe essere relativamente facile, per confronto con gli altri. E' a deriva mobile? Dove lo tieni per restaurarlo? Ti ho mandato qualche foto.
A proposito, non ricordo a chi devo mandare le foto nuove del mio piviere per la bancadati.
di Fulvio (30/09/2010 00:14:48)

p.s. Ho fatto rifare la targhetta identificativa, che avevo perso nei lavori di ristrutturazione, grazie alla gentilezza di Sergio (buser) che non ho mai ringraziato (scusami!) e lo faccio ora pubblicamente qui, il quale mi ha mandato la foto macro della sua per rifarla uguale.

Un incisore di Milano, che mi ha fatto la mia in ottone completa di fori svasati, ha ancora in memoria l'immagine quasi identica all'originale e se qualcuno ha bisogno di una targhetta nuova 'conforme' me lo dica, a me ha fatto spendere 20 euro.
di Gabri (30/09/2010 09:32:34) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Fulvio le foto le puoi mandare all'indirizzo: ilpiviere@velanet.it, se ci sono problemi anche al mio indirizzo.

Il piviere di Enzo mi pare di aver capito essere un 660 mentre il tuo è un 614, quindi bottazzo e targhetta credo siano diversi.
Bottazzi di Enzo (30/09/2010 10:37:24)

Si, il mio piviere è un 6.60 a chiglia fissa. In effetti i bottazzi
sono diversi, ovviamente anche più lunghi. Però se la falegnameria ha
fatto quelli del 6.14 il procedimento per realizzarli dovrebbe essere
lo stesso anche se più costosi, comunque informarmi non costa nulla
alla peggio li rimetterò in gomma.
Colore x Enzo di Guido (30/09/2010 11:50:39)

Ciao Enzo

grazie x i complimenti alla mia barca, che è un 6.14 a deriva mobile.

Gli oblò non sono quelli originali, che erano invecchiati e "rugosi".
Ne ho staccato 1 e l'ho usato come dima per farmi tagliare 4 pezzi di plexiglass azzurro (costo sui 60 Euro) poi ho ritagliato le cornici su plastica adesiva metallizzata e ce le ho attaccate sopra.

I bottazzi sono in legno.
Bye
G.


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