- Il Forum del Piviere e del Circuito piccola nautica - Il nuovo forum

CIRCUITO PICCOLA NAUTICA di Fabio (11/02/2008 19:52:26)

Cari Amici, Luigi, Gabriele ed io, siamo finalmente pronti a far partire un'iniziativa su cui lavoravamo da tempo e che ha avuto da ultimo l'adesione di Francesco Lenzi, webmaster del sito Marinai di Terraferma.
Si tratta del CIRCUITO PICCOLA NAUTICA.
L’intento del circuito è quella di formare una rete di collaborazione tra siti dedicati alla piccola nautica, per mettere in comune capacità creative e servizi per i navigatori di internet (e, possibilmente anche del mare), appassionati di piccole barche. L’obbiettivo principale è quello di consentire a questa fascia di persone di trovare più facilmente, muovendosi tra i siti del circuito, la risposta che cercano, la dritta giusta o la barca dei sogni.
In questo modo il Circuito intende contribuire a colmare la carenza di informazioni riguardo alla piccola nautica da puro diporto. Un settore, questo, al quale sono interessati migliaia di appassionati, ma che è invece evidentemente ritenuto marginale dai grandi media, che, salvo poche eccezioni (una su tutte: Bolina), dedicano la maggior parte del loro spazio alla grande nautica e alla vela agonistica.
Il Circuito, attraverso l’aiuto reciproco, intende essere inoltre uno strumento che consenta ai webmaster e agli animatori dei siti amatoriali dedicati alle piccole barche a tenere vivi e interessanti i loro siti.
Infine il Circuito si propone di intervenire nel dibattito pubblico per promuovere e sostenere iniziative a favore della piccola nautica da diporto.
Presto Gabriele metterà online l'intero progetto (scusatemi ma io non riesco ad inserire allegati su questo forum) e un referendum per la scelta del logo.
Speriamo che l'iniziativa susciti il Vostro interesse e possa godere della Vostra collaborazione.
Ciao a tutti.

di Francesco (salsedine) (12/02/2008 04:32:50) forleonte@gmail.com

Bellissima iniziativa Fabio, Gabriele, Luigi, davvero qualcosa di necessario.

"Infine il Circuito si propone di intervenire nel dibattito pubblico per promuovere e sostenere iniziative a favore della piccola nautica da diporto.".. Auspicabile.

Tutto ciò mi fa venire in mente l'impostazione generale dei vecchi 'Navigare lungocosta' di Mancini, consigli tecnici, conduzione della barca, sicurezza, ormeggio, dritte da vecchia marina su come risolvere le cose semplicemente. Un po' di burocrazia dovremo aggiungere, legislazione etc.

Non posso proporre a logo che 'Il gabbiano Gionata', mascotte dei 'Navigare', libertino dei cieli e del mare che fa impazzire 'Capitan Ventodiprua e sua moglie Iva', penpensanti della nautica da diporto.

vota antonio! di Gabriele (12/02/2008 11:33:13) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Come anticipato da Fabio questi sono i link per visualizzare le prime proposte grafiche dell'iniziativa ed il documento ufficiale di presentazione:

i primi loghi -> apri

il documento -> apri

Se avete estro grafico e volete inviare i vostri elaborati potete inviare il tutto in formato jpg all'indirizzo ilpiviere@velanet.it

Tra pochi giorni sarà visibile una pagina per effettuare le votazioni on line delle proposte.

Logo di Pino (12/02/2008 13:05:30) giuseppe.pollera@poste.it

A me i loghi piacciono tutti, ma se deve essere barche a vela e motore vanno scartati il 2 ed il 4, troppa vela, forse il 3 inserendo un'elica nel vuoto che nell'1 è riempito dalla vela aurica?
Boh!?! Solo vela Nooo?
Pino
di Fabio (12/02/2008 14:14:55)

Il Circuito sarà probabilmente prevalentemente rivolto alla vela (anche perchè sul web sono molto più attivi i velisti). Ma i problemi della piccola nautica (posti barca, scivoli, etc.) e gli interessi (navigazione per diletto, semplice ed economica) sono comuni a tutti e molto spesso il confine tra il velista e il motorista non è così netto come appare. Per questo si è pensato di aprirlo a tutti.
Ciao.
Evvabbè di Pino (12/02/2008 19:26:20) giuseppe.pollera@poste.it

Questo lo capisco, ma trovare nel forum messaggi sui gommoni e simili non mi entusiasma.
Pino
Precisazioni di Pino (12/02/2008 19:30:56) giuseppe.pollera@poste.it

Voglio chiarire che non ho niente contro i gommoni, nel 1983 ho acquistato il Piviere vendendo tra l'altro un gommone, era un NovaMarine Army 43, immatricolato, solo perchè aveva un motore da 35 HP, all'epoca il massimo senza immatricolazione e patente era 25 HP!!!!!
Pino
di Fabio (12/02/2008 19:48:17)

I gommoni spero di no. Tuttavia, quando vedo i proprietari del gozzo e della pilotina ormeggiati accanto alla mia barca d'estate, li sento come due che condividono con me un comune modo di amare e godere il mare, anche se con declinazioni diverse. Ma per l'appunto, solo declinazioni. Non è così anche per Voi? Il gommonista e soprattutto il bostonwalerista, invece, appartengono effettivamente ad un'altra corrente di pensiero. Se l'iniziativa avrà così tanto successo da renderlo necessario, sapremo chi buttare a mare.
Ciao a tutti.
nuovi loghi di Gabriele (14/02/2008 13:22:03) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

amici,
ho aggiunto alcune nuove elaborazioni inviatemi dal buon Yari.

Ecco la pagina per vederle: visualizza
di Cesco (14/02/2008 15:00:13)

001, senz'altro. La vela ci dev'essere....
di Matteo (14/02/2008 19:37:47)

Forse la 003, lascia piu spazio alla fantasia!
Logo di Pino (14/02/2008 20:34:37) giuseppe.pollera@poste.it

Lo 001 mi piace, ma come già detto non c'è traccia di motore, ma la vela nera è così apparente che ho paura che se mettiamo un'elica allo 003 che ha posto, poi questa risulti più visibile della vela colorata a destra.
A proposito, io invertirei la concavità della retta che forma il ferzo più basso della vela a striscie, la retta tra la O e la L della parola PICCOLA.
Rompo eh? E' solo perchè vi voglio bene!
B.V. pino
di Francesco (15/02/2008 09:05:23) francescolenzi@tele2.it

Dovrebbe essere un logo molto semplice e colorato, sempre e facilmente riconoscibile tipo quello del Microclass. Ora provo a pensarci anch'io.
di Francesco (15/02/2008 09:13:36) francescolenzi@tele2.it

Dal 22 al 28 settembre del 2008 si svolgerà, presso l’ Isola Polvese del Lago Trasimeno, la 12° conferenza mondiale della Rete Internazionale dei Laghi “Living Lakes”. L’ appuntamento annuale della rete verrà utilizzato per affrontare un tema fondamentale per la tutela e lo sviluppo delle aree lacustri del mondo.
Potrebbe essere un occasione importante per promuvere questo circuito assieme alle problematiche della piccola nautica, nonché il raduno dei vostri "Pivieri".......Mi piacere venissero affrontati i temi inportanti della nautica e l'ambiente, dei porti a secco, dello sviluppo dei motori elettrici e della sicurezza per i piccoli natanti che non esiste più.
di Francesco (15/02/2008 09:50:45) francescolenzi@tele2.it

Per non discriminare nessuno, più che la vela il timone a barra rappresenta tutti i nostri "barchini".
di Fabio (15/02/2008 10:22:35)

Bello lo scambio di idee, bello il fiorire di proposte, bello l'impegno di realizzarle graficamente. Propongo di lasciare tempo per questa fase finchè arriveranno nuove idee.
Quanto ai nuovi loghi proposti da Yari, mi piacciono i primi due (anche se non trovo molto azzeccati i colori giallo e verde. Secondo me i colori della nautica sono l'azzurro, il blu, il bianco e il rosso. Uno di questi ci deve sempre essere. Gli altri colori si possono aggiungere. Gli altri loghi proposti da Yari rischiano secondo me di generare un equivoco: cioè che piccola nautica si riferisca a nautica dei bambini e non alle piccole barche.
Quanto alla proposta di inserire nel logo un'elica, secondo me ci può stare.
Indipendentemente da quanto precede, ancora una volta vorrei ringraziare tutti i partecipanti a questo forum, che lo rendono un vero luogo di simpatica e calda amicizia.
Ciao a tutti.
logo circuito piccola nautica di lorenzo pasqualucci, designer | www.lop.it (15/02/2008 10:35:59) info@lop.it

va bene, mi ci provo anche io a buttare giu' qualcosa, ma permettetemi di aiutare chiunque voglia farlo con alcune osservazioni che mi vengono dall'esercizio della professione.

intanto il progetto di un logo va fatto in nero ad un colore: in tutte le situazioni dove bisogna stampare molto in piccolo oppure in modo economico, un logo complicato con tanti particolari viene male e non si legge, e un logo colorato che sembra carino non si vede piu' bene o viene brutto se fatto solo con un colore: pero' stampare in tipografia un volantino, un biglietto da visita, un'insegna con solo un colore o con quattro colori (la quadricromia, insomma a coori) costa molto di piu' e per chi paga non conviene mai: a quel punto o ti ritrovi il logo brutto oppure devi fare quadricromia ogni volta.


secondo: vedo che la questione gommoni, vela, motore, eliche e' al centro del discorso: sbagliato: per gli stessi contenuti che sono stati posti alla base della nascita della sigla CIrcuito Piccola Nautica, il concetto da sviluppare non sono eliche o vele, oppure timoni, ma proprio il concetto di piccola nautica: morale; esercitate la fantasia nell'esprimere e sintetizzare quel concetto: io personalmente credo mi concentrero' sulla barchetta di carta: e' l'archetipo della barca; la fanno i bambini: e' stata per tutti noi la nostra vera prima barca. ma ci possono anche essere altri modi di simboleggiare lo stesso concetto: anche la paperetta gialla classica da bagnetto dei bambini riporta al concetto di Piccolo, primario.

riipeto: per il creativo pubblicitario qui il nodo sul quale fare una proposta non va basato su gommone o vela (tanto piu' se si pensa che magari prima entra uno poi va via l'altro) ma sui valori contenuti nell'idea di piccola nautica.

poi certo, se consideriamo che il Piviere e' sulla copertina del libro La Piccola Crociera Costiera (e non c'e' un gommone) non vedo perche' da questo sito non debbano venire idee che cercano di spingere proprio la presenza del Piviere...ma senza dimenticare che e' una visione di parte, non il punto centrale del progetto...

create signori, create!!!
tutti alla Polvese! di Gabriele (15/02/2008 12:30:13) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Grazie Francesco per la segnalazione della "Living Lakes".

Ci puoi raccontare qualcosa? Qualche link in rete?
Sarebbe veramente bello potervi partecipare.
test logo di lop (15/02/2008 13:53:10) info@lop.it

vi mando una prova di loghino: ma come si fa a inserire le immagini nel messaggio?
di Francesco (15/02/2008 14:05:26) francescolenzi@tele2.it

Ecco i link, mi sembra una cosa parecchio interessante:
livinglakesitalia
globalnature

Imageshack di Pino (15/02/2008 14:08:46) giuseppe.pollera@poste.it

Io uso Imageshack, ti registri e puoi scaricare lì le tue foto e quando inserisci un messaggio sul forum inserisci il link per pagine web, attento, non quello per forum!
test logo Circuito Piccola Nautica di lop (15/02/2008 14:27:17) info@lop.it

Grazie dell'ìndirizzo Pino; ho anche fatto la registrazione ma non mi arriva il loro messaggio alla mail per la conferma con i codici di accesso: allora ho spedito direttamente al sito del Piviere: vediamo se me li mettono direttamente qui dentro...
adesione di Alfredo Vincenti (15/02/2008 16:57:33) vinceland@virgilio.it

Spettabili Webmasters,(detto così probabilmente è ridicolo.. ora rimedio)
carissimi amici, leggo abitualmente le vostre pagine web e con qualcuno (Luigi Papetti, Fabio Fazzo, Francesco Lenzi, ho avuto brevi corrispondenze.
Alcuni anni fa ho messo in rete un sito dedicato alla vela carrellabile, imitando un po’ gli schemi mentali e filosofici di un grande giornalista nautico, Franco Bechini. Solo dopo ho letto i libri di Mauro Mancini sul navigare in cabotaggio con piccole barche a vela. Fino a quel momento, Mancini, per me era un giornalista della Nazione di Firenze, divenuto compagno di Ambrogio Fogar sulla Zattera, e morto tragicamente dopo 76 giorni di naufragio. Le barche piccole a vela, non troppo sportive, invece, mi sono sempre piaciute.

Apprezzo la Vostra iniziativa e vorrei aderire, con i miei limiti.

A presto

Alfredo Vincenti
veliero

... di Luigi (15/02/2008 23:33:22) Luigi_Papetti@yahoo.it

Ciao Alfredo che bello sentirti!!

Luigi
una mia visione della cosa di lop (16/02/2008 11:31:10)

Pino grazie del suggerimento per linkare immagini sul forum.
per pura passione ti faccio vedere cosa intendevo dire con il messaggio sul brief di progetto.
poi faranno gli altri, in fondo e' roba loro.
ciao

visualizza
OK! di Pino (16/02/2008 11:57:42)

Mi piace! Però credo che hai sbagliato a copiare il link, non deve essere quello per i forum, ma quello per il web, riprova e vedrai che sul forum apparià la miniatura della foto.
Pino
di Francesco (16/02/2008 16:51:46) francescolenzi@tele2.it

....è tutta colpa di Vincenzo, è lui che ci ha fatto sognare fin dall'inizio!
di Francesco (16/02/2008 16:53:19) francescolenzi@tele2.it

correggo, scusami "alfredo" vincenti
saluti di Alfredo Vincenti (17/02/2008 09:06:46) vinceland@vigilio.it

Ciao Luigi, Ciao Francesco, e ciao anche a Fabio, piacere di ritrovarvi, mi sembrate anche in forma e ben motivati. I vostri siti sono ben vivi, interessanti e piacevoli.
Un saluto anche a tutti i partecipanti al forum.

Non ho difficoltà a riconoscermi in un circuito della piccola nautica,cosi’ come lo avete pensato e mi piacerebbe dare il mio contributo. Se posso permettermi, una collaborazione del genere serve anche a diffondere maggiormente la passione per le piccole del mare, magari anche carrellabili, con i vantaggi che molti conoscono.

A presto

Alfredo
piccola nautica di lop (17/02/2008 10:12:13) info@lop.it

sapete una cosa? e' vero tutto sulla carrellabilita', le vacanze dove ti pare con la barca al seguito etc etc, pero' credo che una delle prime cose da dibattere sia perche' per le piccole barche non debbano - possano esistere dei porti a prezzo proporzionato, insomma perche' per un abarca di 6mt uno deve pagare come in albergo; al limite uno e' disposto a farlo l'estate in vacanza (che pure non sarebbe cosi giusto: la barca e' la tua: cosa paghi? che gli occupi l'acqua?). ma l'inverno e' proprio scandaloso dover pagare piu' di 1000 euro per tenere fermo un barchino. Ecco io dico: su 6mila Km di coste, possibile che non si riesce a creare una rete di piccoli porti che (tanto tocca fare i conti con ste cose) non rompano la palle ai grandi che continueranno a guadagnare con le loro barche, ma che possano accogliere gli appassionati della piccola nautica??? e poi: ma quelli dei porti hanno mai pensato che i diportisti da piccola barca hanno bisogno di piu' cose perche' la barca e' meno autosufficiente, e quindi creano piu' indotto in acquisti quando ormeggiano a terra? magari qualcuno (io per esempio nelle intenzioni) farebbe anche 3 giorni di barca alternati a 1 di albergo...
Piccola nautica, porti a secco e ormeggi di Francesco (17/02/2008 16:43:36) francescolenzi@tele2.it

L'argomento è molto dibattutto e ne stiamo tutti parlando nei nostri siti e relativi forum. Nel sito di Vikoclass (visualizza) stiamo facendo una raccolta di piccoli "ormeggi" e baie dove andare e così farò anche nel mio sito. Su Nautica di dicembre è uscito un articolo al vetriolo ma dalle parole si continua a non passare ai fatti. Il brutto è che basterebbe non fare uno solo dei porti per i "grossi" per fare un porto a secco in ogni regione per noi "piccoli". Io ho anche scritto al Ministro dell'Ambiente ma, ovviamente, non si è neanche degnato di rispondere. Cosa basterebbe: una diga, un campo boe, un bello scivolo ben fatto, un bel parcheggio con prati e alberi, acqua, corrente e servizi igienici. Gli americani e gli inglesi insegnano, in questo campo sono molto più avanti di noi, ne hanno in ogni dove anche perchè hanno un ridottissimo impatto ambientale. Noi italiani siamo capaci solo a chiaccherere e a vantarsi di fare cose che poi non rispettiamo (vedi protocollo di Tokyo e successivi).
nuove proposte di Gabriele (17/02/2008 20:23:28) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Sono rientrato da un lungo fine settimana e trovo con piacere nuovi amici e tanti messaggi tutti molto interessanti.

Con ritardo aggiorno la pagina delle proposte inserendo quelle inviate da Lorenzo (lop)

Ecco come sempre il link alla pagina: apri
aggiornamento di Gabriele (18/02/2008 09:01:47) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Rientrato in ufficio ho trovato anche la proposta di Francesco Lenzi

la pagina delle proposte è stata aggiornata: apri
di Fabio (18/02/2008 10:13:21)

Carissimi, sono contetento che l'idea del circuto stia riscontrando tanto favore. E' un buon segno per quando la porteremo fuori di qui. Ringrazio tutti gli amici vecchi e nuovi che stanno dando il loro contributo. Il concorso grafico sta producendo alcune idee magnifiche, anche perchè abbiamo scoperto che tra di noi ci sono dei veri professionisti del ramo. Quando si tratterà di scegliere sarà davvero dura.
Per quanto riguarda il tema della portualità per le piccole barche, penso che sarà certamente una delle questioni centrali dell'azione del circuito, anche perchè l'idea di questa iniziativa è germogliata proprio in seguito ad una discussione fatta su questo forum in quella materia. da un paio di mesi sto raccogliendo su internet dati sulla portualità italiana. Vorrei (nei tempi che il lavoro che faccio, con un certo piacere, per campare mi consentono) realizzare una articolo ben documentato con numeri ed esempi, che non sia una delle solite, peraltro giustissime, lamentazioni. La mia idea guida (che nasce da una sensazione frutto dell'esperienza) è questa: si dà spazio alle grandi barche perchè si pensa che portino soldi alle comunità locali che le ospitano; in realtà le grandi barche portano soldi solo a quello che definerei il primo cerchio dei soggetti economici che sono a contatto con esse (cioè imprese di costruzione dei porti, ormeggiatori e, ma non al 100%, cantieri), ma non producono grandi ricadute oltre questa cerchia salvo che nelle località turistiche tradizionalmente votate al turismo d'elite. Negli altri luoghi i porti per grandi yacht divengono meri depositi di barche dai quali gli armatori vanno via per fare vacanza altrove, mentre per la cantieristica si rivolgono a quello più attrezzato o conveniente nel raggio di centinaia di miglia dal "deposito". I porti per piccole barche, invece, costano meno e legano gli armatori al territorio (il proprietario di un Piviere difficilmente trascorrerà le vacanze a bordo, ma avrà bisogno di una casa, di una stanza in albergo nel logo dove tiene la barca, lì fara la spesa e lì comprerà quel che gli serve per la sua barca).
Quindi dare spazio alle piccole barche può essere un affare per le comunità locali.
Ciao a tutti.
Per Alfredo e per tutti: collaborazione al circuito di Fabio (18/02/2008 10:25:38)

Caro Alfredo, sono felice di leggerti e di averti tra i nostri (il tuo sito è stato uno dei primi ad ospitare i miei articoli insieme a questo e, a distanza di tanti anni, porta lettori al mio sito). Abbiamo bisogno della Tua collaborazione e di quella di tutti. In questo momento l'aiuto può essere dato in due modi: contributo di idee e individuazione nel mare del web dei siti cui proporre l'iniziativa. Quando avremo scelto il logo, impianteremo il circuito così come descritto nel progetto su i nostri primi quattro siti (Piviere, Nautical Trek, Veliero e Carrello e Vela Aurica) e ci dividermo il lavoro per proprlo ai siti che avremo individuato.
Ciao a tutti.
Sito di "Mezzomarinio" di Francesco (18/02/2008 14:22:10) francescolenzi@tele2.it

Segnalo il sito di Mezzomarinaio clicca qui e relativo Forum com altro possibile partecipante a questo "circuito". Referente Paddy.
di Francesco (18/02/2008 15:09:47) francescolenzi@tele2.it

...che è anche il webmaster di vikoclass (visualizza)
Al voto di Fabio (19/02/2008 19:24:27)

Cari tutti, visto che non sono più arrivate proposte di nuovi loghi, propongo di andare al voto.
Ci affidiamo come al solito all'abilità di Gabriele per inserire il sistema di voto.
Se possibile sarebbe bello procedere per selezioni successive: al primo turno si possono votare un numero di loghi da 1 a quello complessivo di quelli proposti meno 1. Viene eliminato il logo che ha preso meno voti. Si procede così fino alla fine, quando resterà da scegliere tra due sole proposte. Questo sistema dovrebbe permettere agli indecisi di non votare subito una sola proposta e di arrivare più facilmente a una scelta condivisa (non vince quello che ritenevo più bello ma comunque uno tra quelli che avevo votato).
Ciao a tutti.
A me piacciono questi di Pino (19/02/2008 20:12:12) giuseppe.pollera@fastwebnet.it

L001 e L002
Pino
scarto subito Y006 di lop (20/02/2008 00:45:23) info@lop.it

chiaro che avendo presentato una proposta la ritengo migliore delle altre, almeno le precedenti, non fosse altro che perche' proprio grazie alle precedenti che esistevano gia' ho avuto modo di riflettere su cosa fare e cosa evitare prima di ideare il mio logo.

faccio mio il criterio di votazione che avete detto sopra, anche perche' e' la tecnica corretta con cui si scelgono le cose: si scarta sempre quella che si crede peggio di una delle altre: automaticamente si e' sicuri che quanto rimane e' migliore di quanto scartato.

per questo elimino subito y006 per quanto gia' detto anche da altri: troppo ludico

faccio notare come senza che nessuno dicesse niente mi pare gia' approvato da tutti lo stile del testo, il lettering: lo ha introdotto Yari all'inizio, io lo ho ripreso (evidentemente considerandolo adatto) e francesco ha fatto altrettanto: mi pare dunque che su questo punto siamo tutti daccordo.
Condivido di Yari (20/02/2008 09:39:56) Yari83_DY@libero.it

Condivido sia la valutazione sui miei loghi (salverei solo Y005 togliendo le due velette piccole e rallegrando le due vele grigie) sia il metodo di valutazione........

Cominciamo la votazione??????
Ultimora di Gabriele (20/02/2008 09:42:04) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Francesco in extremis ha inviato una seconda proposta:

ecco la pagina aggiornata: apri
di Fabio (20/02/2008 10:19:52)

Oggi Gabriele metterà online il sistema di voto.
Spero che senza impazzire riesca ad adottare il criterio di scrematura proposto.
Ma cosa si intende per lettering? La scelta dei caratteri (mi paiono tutti diversi (quelli di lop sono simili a quelli proposti nei loghi 2 e 4 (che non lo abbiamo detto all'inizio sono di Gabriele) o la sigla CPN (che francamente a me non piace molto: troppe consonanti)?
Ciao a tutti.
lettering di lop (20/02/2008 10:50:08) info@lop.it

marchio e' il disegno, il timbro, la figura, insomma.
logotipo e' la scritta del nome;

il logotipo puo' esso stesso essere marchio in quanto la stessa parola, scritta con una linea grafica caratteristica o con un'altra acquisisce una identita' percettiva caratteristica che lo rende diverso dagli altri. Basti pensare a Coca Cola scritto come conosciamo tutti oppure scritto come ho appena fatto io qui nel messaggio: nessuno di noi penserebbe trattarsi della stessa bibita se al supermercato trovassimo una bottiglia con su scritto Coca Cola come con la macchina da scrivere.

Il lettering quindi, cioe' il modo estetico di scrivere Circuito Piccola Nautica, e' quello cui mi riferivo quando dicevo che e' stato implicitamente gia' approvato da tutti: poi con lo stesso stile si puo' scrivere tutto il nome per esteso (a me piace di piu') o anche solo CPN o qualunque altra cosa.
di Pino (20/02/2008 10:53:00)

Anche nell F002 c'è solo vela, mettetevi nei pani di chi ha una pilotina o un gozzo, può essere interesato ad un logo simile?
Pino
X Pino di Fabio (20/02/2008 11:17:55)

Forse Pino ha ragione sulla questione della vela, forse no perchè comunque la vela è idea di libertà. Poi i loghi proposti possono essere più o meno riusciti. Tra poco si inizierà a votare (per fortuna ci sono tante proposte) con il sistema per esclusione e potremo far valere le nostre idee.
Ciao a tutti.
sponsor di luca (20/02/2008 17:04:05) luca_marinucci@fastwebnet.it

stavo pensando di cercare qualche sponsor(anche solo come rappresentanza)come velai-cantieri-rimessaggi ed altro............. al fine di avere più visibilità x l'associazione e magari strappare qualche sconto x gli associati così da incentivare l'iscrizione(peraltro gratuita)nel club e far si che non passiamo inosservati alle riviste del settore(visto i trascorsi)
cosa ne pensate?
cmq io mi stò già muovendo
saluti,Luca
sponsor di Fabio (22/02/2008 12:55:45)

Non sono un talebano antimercato, ma prima di pensare a sposor ci andrei piano.
Concepisco il Circuito come un'iniziativa totalmente volontaristica e quanto più possibile libera da condizionamenti (anche piccoli) e vorrei che fosse avvertita come tale.
Lo concepisco poi come qualcosa che possa vivere di vita propria, mandata avanti di volta in volta da chi ha più idee o tempo (con gli altri che magari dicono no, questa cosa che tu proponi non ci piace oppure dicono sì e si entusiasmano alla nuova idea).
Sono quindi molto contento che anche altri si sentano coinvolti e la sentano loro.
Ma una cosa così libera e non istituzionale non può assumere impegni di carattere economico con qualcuno. Può darsi che non sia in grado di mantenerli.
Sarebbe invece bello se a un certo punto qualche azienda ci cercasse per proporre convenzioni o sconti agli aderenti al Circuito: vorrebbe dire che ha avuto successo.
Ciao a tutti.
precisazione di luca (22/02/2008 13:27:30) luca_marinucci@fastwebnet.it

io non volevo intendere di speculare ma di proporre una vetrina(a costo zero) anche all'indotto
cmq era una proposta da vagliarsi tutti insieme
ne parleremo al prox raduno,sperando di essere in tanti

saluti ,Luca
di Alfredo Vincenti (22/02/2008 21:07:39) vinceland@virgilio.it

Sono d’accordo con quanto ha scritto Fabio sullo sponsor ed il resto, ma credo credo che sia importante evitare il rischio di farci considerare dei polli da spennare dai soliti venditori di pacchi. (I primi anni di vita del sito mi hanno riempito la posta elettronica di offerte per comprare tutto l’inutile possibile).

Cerco di spiegarmi:
ciascuno di noi, ha creato o ha partecipato allo sviluppo delle nostre pagine web mosso esclusivamente dal piacere di divulgare e condividere con altri la propria passione. Luigi per il Piviere, altri per famosi modelli in vetroresina, oppure per barche in legno, altri per pezzi unici; altri ancora sono appassionati di autocostruzione, altri psono interessati alla possibilità di trainare la barca e portarsela sotto casa, e a giro per il mondo; Fabio per quelle ad armo aurico e così via. La caratteristico comune è costituita dal fatto che parliamo di barche piccole, e quindi di PICCOLA NAUTICA.
Non sono stato all’ultimo salone di genova, ma dai resoconti sui giornali sembra improvvisamente che tutti gli operatori economici sia diventati sponsor della nautica minore. Io veramente ho letto di una grande gara nel evidenziare le cause di crisi della piccola nautica,(impoverimento della classe media, quelli dei due stipendi medio bassi a famiglia, aumento del costo della vita, di acqua,luce, gas, tasse locali,ecc. Precariato diffuso, politica miope dei cantieri navali ecc, ecc). Tutto giusto certo, compreso anche la politica di connivenza fra enti locali e imprenditoria edile che cerca di fare dei mostri in cemento invece di approdi turistici, venderli ai prezzi da principato di Montecarlo, con l’amministrazione comunale che incassa lauti canoni che servono a tappare i buchi di bilancio di una gestione discutibile. Il tutto sottraendo territorio alla piccola nautica..
Fatta la diagnosi, cosa viene proposto? Boh? Gara a richiedere sovvenzioni statali per tutti gli operatori ecc.., la solita storia.
A mio modesto avviso, la preoccupazione per la sparizione della piccola nautica è dovuta al fatto che i ricchi consumatori non possono consumare più di tanto e dopo un po’ addio bisness. (niente Polli, niente affari).

Il mio desiderio, che spero sia condiviso, è quello di essere parte di un movimento di opinione in senso lato, che non chiede niente a nessuno, ma offre informazioni, idee suggerimenti con la forza della passione e che , come dice fabio possa essere “mandata avanti di volta in volta da chi ha più idee o tempo (con gli altri che magari dicono no, questa cosa che tu proponi non ci piace oppure dicono sì e si entusiasmano alla nuova idea)”.
I temi non mancano: tipologie di barche, zone di crociera, posti barca, porti spiaggia, porti a secco, attrezzature, tecniche (ad esempio l’uso del pc portatile sul sito di Francesco Lenzi) ecc.
E poi vedremo quello che succederà.

Saluti a tutti

Alfredo

di luca (22/02/2008 21:54:04) luca_marinucci@fastwebnet.it

sapete qual'è stato il motivo della mia proposta sugli sponsor?
quando acquistai EMY non era tanto ben messa e cercare i pezzi di ricambio,acciai,prodotti di sbiancamento e tutto il necessario x dargli nuova vita, mi ha fatto cozzare contro una realtà che non immagginavo.
quando parlavi di barca di 6,60mt ti facevano sentire uno sfigato,i materiali(forse di qualità elevata)costavano un'enormità e non è stato facile restaurare EMY(molte cose le ho fatte da me)
ora che siamo una bella e numerosa comunità sparsa x l'Italia mi piacerebbe fare gruppo ed avere un pò di rispetto
io sono al Trasimeno perchè a Riva di Traiano pagavo € 3700,00 e ad un posto di 9 mt(più piccoli non cè ne sono),il porto di Roma IDEM,fiumara tutto esaurito(quando sentono 6-7 metri).molte volte mi sono chiesto"MA CHI ME LO HA FATTO FARE"
forse non è il momento adatto ma non abbandonerei l'idea perche non possiamo fare tutto da soli,specialmente x i neofiti
grazie della pazienza,Luca
per luca di Alfredo Vincenti (23/02/2008 08:52:44) vinceland@virgilio.it

Per me la tua idea non è affatto da abbandonare, è solo prematura. Aspettiamo di contarci e vedere se, quanto e come contiamo.
La mia diffidenza nei confronti del mondo dell'imprenditoria, specialmente di quella che si occupa del "ricco" settore del divertimento, non è casuale. Anni fà un mio collega che vive dalle parti di Perugia, volle levarsi la soddisfazione di sostituire la propria auto che usava per lavoro (diesel naturalmente, di grande serie) con una spider rossa. I costi di gestione non erano tanto più alti, ma si lamentava del fatto che ad ogni tagliando gli veniva addebitato un lavaggio completo. Quanto protestava per aver avuto un servizio no richiesto, gli rispondevano " Ah dottò! Ma una macchina così bella nun se pò mica lascià sporca!". Tradotto: vuoi fare il gran signore? Allora paga. Ma lui voleva fare il gran sigore, voleva solo guidare una macchina scoperta, della stessa cilindrata di quella abituale. Vedo che anche i gestori di Riva di Traiano non scherzano.

Facciamo gruppo, numeroso e con le idee chiare, potremmo avere rispetto e contare molto di più dei singoli con una barchina.

Con stima

Alfredo
errata di alfredo Vincenti (23/02/2008 08:57:01) vinceland@virgilio.it

errata corrige:
"non voleva fare il gran signore..."

Accidenti all'artrite, alla tastiera e alle dita grosse.

Ciao.

Alfredo
che male c'e' di lop (23/02/2008 11:02:39)

che male c'e' anche a voler fare i gran signori? quello che conta e' fare le scelte che uno si puo' permettere, e non si capisce perche' qualcun'altro deve decidere se io posso permettermi la barca o no.
di Fabio (25/02/2008 10:31:46)

Carissimi, ho letto l'ultimo interessante scambio di idee.
Intanto è vero che anche solo su questo forum siamo diventati improvvisamente tanti. Vuol dire che l'idea di rivolgerci al mondo della piccola nautica risponde a un bisogno reale.
Mi ritrovo appieno nelle idee di Alfredo ma, ancora una volta, ribadisco che ciò non significa demonizzare il mondo del business per costruire una compagnia di duri e puri.
Anzi, spero che proprio il nascere di un movimento di appassionati della piccola nautica, dotato di una sua visibilità, faccia comprendere che anche il nostro mondo è interessante sotto il profilo economico e che sia così più facile trovare spazio anche per noi.
Purtroppo la fretta mi impedisce ora di approfondire meglio il discorso.
Ciao a tutti.
considerazione... di Luigi (26/02/2008 08:21:49)

Il nostro paese ha oggi mali troppo grandi e politici troppo miopi.

La nautica in generale, e, con la perdita di potere d'acquisto dei salari, ancor di piu'la piccola nautica, avrebbero delle potenzialità enormi.

Per svilupparle bisognerebbe investire in infrastrutture e cultura.

Infrastrutture, per realizzare spazi, scivoli, porticcioli, porti; cultura, per "formare" le nuove generazioni alla cultura del mare.

Due piccoli esempi personali, emblematici.

Tutto quello che ho imparato sul mare lo devo alla mia famgilia e a me stesso (ai libri che ho letto). Sebbene abbia fatto elementari, medie, liceo, università, nessuno mi ha mai spiegato, ad es., come si legge una carta nautica!!!

Quando mi sono preparato alla patente nautica ho capito che c'è un mondo di cose che dovrebbe essere patrimonio culurale di tutti gli Italiani, visto la posizione naturale del nosro paese nel mediterraneo.

Oggi quando leggo una carta geografica la leggo in un modo molto diverso da quello che ho imparato a scuola...invece di vedere le distanze sulla barretta dei chilometri mi vado a guardare le latitudini!!!

Secondo esempio.
Da tanti anni vado al mare in una località vicino Roma: Fregene. E', insieme ad Ostia la spiaggia piu' vicina alla capitale, dove abito. Fregene si estende per circa 4 chilometri...ebbene non esiste nè un circolo velico!! nè una scuola vela!! C'è solo un rimessaggio di catamarani all'estremità sud...

Se il nuovo sodalizio riuscirà a far parlare di se' potremmo sperare di fare qualcosa in un panorama di assoluto immobilismo.

Forza, sta a noi.

Luigi
L'Italia, la nautica un po' di scivinismo e qualche considerazione storica di Fabio (26/02/2008 11:47:12)

Sono contento di tornare a leggere interventi corposi di Luigi, come avviene da qualche giorno in qua. Immagino la sua soddisfazione per aver visto decolllare in questo modo il sito da lui fondato e tenuto in piedi con passione per tanto tempo. Anche se ora in modi diversi collaboriamo in tanti, e lo sentiamo tutti un po' anche nostro, non dimentico mai che il Piviere è suo, frutto della sua passione e del suo impegno.
L'ultimo post di Luigi mi ha fatto partire alcune riflessioni. Siccome continua a tornarci sopra mentre lavoro, conviene buttarle giù subito, così possa la distrazione.
La nostra cultura nautica media è in effetti assai scarsa. Anche la mia è frutto dell'insegnamento di mio padre, di tante letture e di un po' di esperienza. Eppure noi siamo il Paese di Genova e di Venezia, che per circa 600 anni hanno ricoperto in campo navale il ruolo che l'Impero Britannico ha svolto per non più di 300 anni, dalla metà del '600 fino alla prima metà del '900. L'Inghilterra celebra ancora il mito di Trafalgar, mentre da noi pochi sanno che Lepanto fu dal punto di vista tecnico un prodigio di perizia navale realizato da flotte costituite in maggioranza da navi italiane sotto il comando di ammiragli italiani (mentre Don Giovanni d'Austria era solo formalmente il comandante in capo). Nè fu un caso che tutti i primi grandi navigatori fossero italiani. Cosa è accaduto per far disperdere e cadere nell'oblio questo grande patrimonio? Non è solo una domanda retorica, perchè sono convinto che la comprensione della storia ci possa aiutare a trovare le soluzioni per il presente.
In primo luogo occorre considerare che la cultura nautica italiana è essenzialmente localizzata. Ciò deriva dal fatto che la maggior parte delle coste italiane sono state per secoli sostanzialmente inaccessibili perchè paludose e infestate dalla malaria. Fino ad un'ottantina di anni fa, il litorale di Formia, dove oggi non esiste, come segnala Luigi, neppure un club velico, era probabilmente, come la maggior parte delle coste laziali e toscane, un postaccio da quale la gente stava alla larga. Così con la decadenza di quei centri di eccellenza nautica che erano le repubbliche marinare, gli italiani sono rimasti in un certo senso tagliati fuori dal mare.
Alla fine dell'800 (se non erro) fu costituita la Lega Navale Italiana, che si proponeva proprio lo scopo (all'epoca anche in funzione militare) di riavvicinare gli italiani al mare. Per molti anni la LNI ha svolto un ruolo fondamentale nella diffusione della cultura nautica in un Paese che restava povero e, quindi, poco interessato al diporto nautico.
Ma solo con il boom degli anni '60 gli italiani si sono, in un certo senso, riappropriati del mare. Ma questa riappropriazione è avvenuta nel modo un po', direi caciarone, sull'onda del consumismo e dell'apparenza, senza il recupero di tradizioni e cultura. Sarebbe ingeneroso condannare quel fenomeno: anche noi esistiamo come appassionati di nautica grazie a quel tipo di riscoperta del mare. Ma oggi, riportati gli italiani sulla spiaggia, anche perchè i nostri nonni e i nostri padri hanno restituito salubrità alle coste dopo un abbandono durato oltre mille anni (è significativa in questo senso la storia di Populonia, vicino a Piombino: per millenni fiorente città etrusca e poi romana, ridotta ad una cittadella fortificata su un monte circondata da paludi dopo la caduta dell'Impero Romano e divenuta oggi uno splendido luogo di vacanza), è possibile recuperare come fenomeno diffuso quella cultura nautica che appartiene alle nostre tradizioni.
Questo recupero può avvenire con il mezzo più moderno a disposizione: internet. Sta a noi, alla nostra fantasia e alla nostra passione, anche a partire da questo sito, gettare il seme e, possibilmente, far crescere la pianta, di una nuova cultura del mare, che superi quella attualmente prevalente e che è ancora essenzialmente legata all'idea di nautica come mero fenomeno di consumo.
Pensate che bel compito e pensate come sarà divertente.
Ciao a tutti.

è un crescendo di Gabriele (26/02/2008 12:18:06) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Questo post in poco più di 15 giorni ha raggiunto quota 57 messaggi è già mi sembra un bel successo.

Gli ultimi messaggi sono molto belli, da leggere con calma e meditarci sopra.

Grazie

ps segnalo e non so perchè il sito di alex bellini che sta attraversando il pacifico a remi a bordo di una imbarcazione di 7,5 metri
qualcosa non quadra di Mario sempre io (26/02/2008 13:35:45)

Pur condividendo parte di quello che hai scritto, qualcosa non quadra..anche la storia lo sottolinea, se pensi al fatto che viviamo in un paese che ha più di 6000 km di coste e abbiamo avuto SOLO 4 Repubbliche Marinare!!
Nei tempi moderni poi ha prevalso l'assioma "Barca uguale ricco" e pertanto da mungere ed è una mentalità che non potrà MAI essere cambiata.
Poi c'è il discorso politico legato alle concessioni dei porti , alle tariffe, alle coperative a cui vengono affidati in gestione darsene e porticcioli del demanio (quindi di tutti noi che paghiamo le tasse) che di fatto ne diventano i proprietari e applicano delle tariffe vergognose .
Una concessione per fare uu nuovo porto a chi giova? alla nautica cosidetta minore (la nostra per intenderci) o ai proprietari di mega barche che non hanno problemi a comprarsi il posto barca o ad affittarlo?
Qualcosa non quadra...i politici appartengono sempre alla categoria dei ricchi, avete visto mai un politico povero? quindi che volete che gliene freghi del popolino della nautica!!!
Mi spiace dirlo ma ormai la nautica è così... facciamo pure il tentativo a cui accenni nel finale del tuo intervento, ma confesso che non nutro molte speranze.
di Fabio (26/02/2008 15:36:50)

Scusa Mario, ma non mi ritrovo in certe affermazioni generiche tipo i politici sono tutti ricchi (ho un amico che fa politica da anni a livello locale, lavora come un matto per mantenere la famiglia e rinunzia a far carriera e a gran parte del tempo libero per servire la comunità con la politica e non è il solo politico che conosco così). Neppure mi ritrovo nella generica accusa di esosità degli ormeggiattori (ho scritto un post su questo nel vecchio forum, sembra una vita fa e un articoletto sul mio sito). Preferisco ragionare. Abbiamo 6000 km di coste in massima parte sabbiose interrotte da qualche promontorio(da Lignano fino quasi a Otranto sull'Adriatico e da Forte dei Marmi fino a baia Domizia sul Tirreno e poi di nuovo sabbia da Capo Miseno in giù. Pochissimi gli estuari di fiumi che si prestino ad uso portuale. Per il resto coste di alto pregio ambientale che mal sopportano la creazione di porti turistici. E' ovvio che in una situazione di questo genere sia oggettivamente difficile realizzare portualità turistica. E' a partire da questi dati di fatto che con il buon senso e la passione si può pensare a realizzare qualcosa di buono.
Spero che non sia iniziata anche qui la campagna elettorale.
Ciao a tutti.
x fabio di mario (26/02/2008 20:49:01)

Non volevo assolutamente innescare una polemica.
Fabio, non capisco questa tua manco troppo velata pruderia,per le mie considerazioni che peraltro scaturiscono da situazioni di fatto sotto gli occhi di tutti. Mi rendo conto ora che forse ho generalizzato troppo ma credevo fosse chiaro e che tutti lo capissero che mi riferivo ai "Grandi" della politica di qualunque colore, non certamente al tuo amico o a quelli come lui che appartengono, consentimelo, alla categoria delle mosche bianche.
Ho comunue una domanda precisa da farti:
per favore spiegami CHI E PER CHI SI SAREBBE INIZIATA LA CAMPAGNA ELETTORALE ???
Tanto per essere chiari io parlavo dei problemi della nautica mentre tu francamente mi sei sembrato un pò "orientato" .
Non tirarmi dentro ad una polemica semipolitica di cui non mi frega niente.
Partecipo a questo forum con entusiasmo per la passione per il piviere e desidererei che non ci fossero fraintendimenti sui miei interventi.
Concludo dicendo che non entro nel merito delle tue possibilià finanziarie ma affermare che gli ormeggi non sono esosi mi sembra una cosa dell'altro mondo.
Prova ad informarti quanto chiedono per ormeggiare una barchetta come la nostra in darsena a Fiumicino , sempre che ti accettino come un pò in tutti i cantieri della zona che accettano principalmente imbarcazioni grandi.
poveri ricchi o ricchi poveri? di Alfredo Vincenti (26/02/2008 21:43:57) la solita dal 2001

Provo a dire la mia, ma voglio sottolineare che è solo una opinione, corrisponde al mio modo di sentire e alla mia esperienza.

Credo non non farò mai una manifestazione o qualunque altra cosa per l'inserimento nella carta costituzionale di un "diritto alla barca, al suo possesso ed al suo godimento", mi sembra, onestamente che ci siano cose più importanti per cui lottare, come il diritto alla salute, alla giustizia, alla vita decente insomma.
la vela per me è una bellisima cosa, ma viene dopo tante altre cose.(moglie, figli, lavoro ecc)
Il confronto fra poveri e ricchi qualche volta mi dà fastidio, non mi sembra un approccio corretto alla questione. Francamente non mi sento infelice se non posso permettermi il 12 metri al marina di lusso, ma nemmeno mi ci vedo in quell'ambiente, non fa parte delle mie abitudini. Sento la maggior parte delle persone che vedo lontane da me, dai miei gusti e dalle mie passioni. Quando vado in un porto turistico e mi fermo a guardare, sono sempre attratto dalle barche da lavoro, o da qualche veliero antico o semplicemente vecchio, perchè riesco a vedere il lavoro degli uomini che lo hanno fatto e di quelli che lo hanno portato in crociera od in regata. La vela è un fatto essenzialmente culturale, non trovo cultura del mare i quelli che campeggiano sulle loro barche ancorate dentro il marina invitando gli amici a vedere il loro giocattolo, ma che escono solo motore su barche a vela. Mi Influenzeranno gli scritti di Sciarrelli ma io trovo che molto più yacht un gozzo armato a vela latina, una Passera istriana, un 6 metri in compensato marino a spigolo della sibma navale o un piviere della cbs rispetto alle barche che vanno per la maggiore. Il costo delle barche è un fattore molto variabile; mi sembra più importante il tempo che una ha a disposizione, la propria libertà. Veramente penso di poter procurarmi una barca più grande, ma mi ci vedo frà 16 anni, quando sarò un poco più padrone del mio tempo libero. Libero ma non ricco. E non ora che non ho tempo e soldi da sottrarre al bilancio familiare per una passione solo mia.

Se però, ed è questo il nocciolo della questione, e internet è il fattore più unificante, riusciamo a dimostrare di essere una realtà significativa e sopratutto organizzata, qualche vantaggio è ottenibile, sia in termini di tariffe per gli ormeggi, sia per la creazione di porti a secco dedicati ecc.

Questo forum è proprio interessante, grazie a tutti.

Alfredo
rischiate di scivolare di lop (27/02/2008 03:02:40)

Rischiate di scivolare fuori strada: la questione non e' confronto fra ricchi e poveri (gli utenti) ma fra logica corrispondenza tra valore aggiunto che mi offri e valore aggiunto che mi chiedi (la questione riguarda gli addetti).

Il punto non e' criticare chi si compra un 15 metri e nemmeno (forse) chi chiede cifre importanti per ormeggiare un 15metri in un marina (ci sono fattori gestionali oggettivi: un pescaggio importante da garantire, attrezzature adatte per alare un tonnellaggio del genere, la competenza per lavorarci, l'invasivita' ambientale della costruzione di un porto turistico adatto ad accogliere quelle dimensioni etc etc.

La critica e' che non puoi gestire con lo stesso metro (e' il caso di dire) il servizio da offrire a chi (per necessita' o per scelta non conta) possiede un Piviere: sono infinitamente diversi, piu' agili e leggeri tutti i parametri: il tipo di porto che servirebbe, la facilita' di alare barchine simili, la superficie ridotta della carena e la semplicita' di costruzione che ti permettono di godere del gesto del Fai da Te in maniera maggiore...

In pratica e' come se uno dicesse che, visto che una Jaguar 5mila non e' un bene necessario ma di lusso, allora quando fai il pieno il prezzo della benzina al litro e' maggiore rispetto al prezzo al litro praticato a chi possiede una Punto: questo sarebbe gia' parecchio discutibile di per se (io non sarei daccordo), ma questo e' proprio quanto succede nel settore della nautica fondata su barche di certe dimensioni, che sono appunto la maggiorparte e quelle spinte dagli addetti... )volete la prova? guardatevi il listino ricambi dei motori volvo-penta rispetto ai motori stradali: tutte le componenti che sono identiche (non quelle marinizzate speciali) costano il doppio.

Ma il problema nostro e' che quando tu con la Punto arrivi allo stesso distributore dove sono tutte le Jaguar, continuano a chiederti per inerzia di pagare la benzina il prezzo che chiedono a quello della Jaguar, il che e' paradossale: ecco, e' questo il punto: la corrispondenza proporzionale tra il valore aggiunto che offri quando mi dai il servizio e il valore aggiunto che chiedi per quel servizio.

Se nell'albergo di lusso mi chiedi 500 euro perche' mi dai mobili raffinati e un servizio impeccabile lo posso capire, posso non condividerlo e non sceglierlo, ma lo posso capire; Non capisco quando mi chiedi 80 euro per una camera schifosa, una colazione da macchinetta delle merendine e un atteggiamento come se mi stessi facendo un favore anziche' essere al mio servizio in qualita' di cliente che paga.
Quelli che poi mi fanno incazzare sono quelli che si atteggiano a sofisticati proponendoti, come se fosse un gran servizio, qualcosa di mediocre.

Seconda questione, per il buon Alfredo: giustissime osservazioni posate del capofamiglia con i piedi per terra, ma una cosa (la voluttuarieta' del concetto di nautica da diporto) non esclude l'altra (il sostenimento di ragioni, se vuoi interessi, legittimi).

Come dire: ci sono tante cose piu' importanti della nautica, ma non e' lasciando perdere di discutere di nautica che risolvi le questioni dell'asilo nido per i tuoi figli o della Sanita' per te stesso, quindi avanti a darsi da fare su tutti gli schieramenti.
...diversi argomenti interessanti di Francesco (27/02/2008 09:10:02) francescolenzi@tele2.it

Ho visto che avete parlato di diversi argomenti interessanti, ma su alcuni vorrei mettere qualche punto fermo, in modo da cominciare bene. Inizio dai meno importanti fino all'ultimo, quello che ci preme di più:
1) IL RICCO: ma chi è il ricco? Secondo me è una persona colta, a prescindere dalla sua educazione scolastica, è una persona che sa fare e che sa vivere, ma soprattutto è una persona che sa essere felice e rendere felici gli altri. Penso che di persone così nelle banchine di Cala Galera ce ne siano ben poche...quindi, premesso ciò, è così importante parlarne?
2) L'APPARENZA: per me è dieventato un aneddoto: fila in banca. Arriva un SUV Mercedes splendente come una stella. Esce un figurino, completino blu, scarpe lucide, abbronzato pettinato e tutto il resto. Insomma tutto il contrario di me: capelli in piedi, trasandato, vestito da supermercato ai saldi, e così via. Mi sono un pò vergognato e ho pensato che avrei dovuto pensare un pò più a me stesso. Guarda caso passa il direttore, dice al bel tipo "..venga, venga...". Appena chiusa la porta della direzione urla e mugolii. Abbiamo sentito tutti di quanto era in profondo rosso il conto del bel tipo. Uscendo non ho avuto il coraggio di guardarlo in faccia, mi vergognavo, ma questa volta per lui! Morale: l'apparenza inganna o come diceva mia madre, denaro e santità metà della metà. Non ci facciamo abbagliare!
3) POLITICA: hanno dato tutti una bella immagine di se stessi e del nostro paese. Però penso che dipenda da ciascuno di noi. Infatti la cosiddetta "casta", secondo me, non esiste veramente: noi italiani siamo affetti dalla "Sindrome del Masaniello". Toglimi la tuta da operario e mettimi la giacca che penserò solamente alle mie tasche. Lo vediamo in ogni luogo e in qualsiasi situazione. Morale: facciamocene una ragione ed evitiamo di parlare di politica, è una questione culturale e ci vorranno decenni.
4) BARCONI, BARCHETTE E ...BARCHINI: Per un'estate ho fatto da mozzo ad un uomo che, a quei tempi, era sicuramente uno dei più ricchi del mondo. Ma che barca avrà avuto?. Un gozzo di neanche cinque metri con il quale alle cinque del mattina andavamo a pesca. Per quel poco che conoscevo quel tipo un 20 metri non gli avrebbe dato la felicità che gli dava il suo piccolo gozzo. La dimensione della barca è una questione di scelta e non di denaro. Chiuso.
C'è da aggiungere, su questo argomento, che le barche di dimensioni medio-piccole sembra che non abbiano più futuro. Io l'ho avuta (7,5 m, 1500 kg, ecc.) e dopo tre anni l'ho dovuta rivendere: costa troppo per quello che ti può offrire. Mantenimento e manutenzione costano poco meno che per un 10 metri e nei porti non ti ci vogliono più, a rischio della sicurezza. Il barchino carrellbile è sicuramente più conveniente ma, anche in questo caso, è una questione culturale. Quando ho portato il mio barchino da casa al Trasimeno le altre auto si fermavano per guardarmi e farmi passare....è tutto dire in un paese come il nostro che si travolgerebbero volentieri anche i passanti sulle striscie. Morale: bisogna adoperarsi per questo, in modo da vedere molte più barche con il carrello in giro. E' QUESTO IL NOSTRO COMPITO!
5) PORTI E STRUTTURE: L'argomento è legato al precedente. Se non c'è cultura e richiesta come si possono fare le strutture? Devo aggiungere comunque che da quando ho smesso di lamentarmi su questo argomento e ho iniziato a fare qualcosa di concreto ho scoperto che andando a vedere bene esistono tante piccole realtà che accolgono le nostre barchine: alberghi, campeggi, pontili, piccoli centri nautici. E' ovvio che se non ci portiamo le barche con i nostri carrelli questi non si svilupperanno mai. Morale: facciamo un censimento: in Toscana ne ho già identificati alcuni, vorrei sapere nelle altre regioni! Forse c'è anche un pò di protezionismo da parte di chi ...conosce? Si ritorna ad essere i soliti italiani che pensano solo a se stessi.
X Mario, Alfredo, Francesco e per tutti di Fabio (27/02/2008 10:12:58)

Carissimi. Riconosco innanzitutto che la chiusa del mio intervento in risposta a Mario me la potevo risparmiare. Aveva però una ragione. Ogni tanto vado su altri forum a mettere qualche post alla ricerca di appassionati di vela aurica. Ora sono diventati infrequentabili: arrivano dei tizi che sparano giudizi politici grossolani e molti vanno loro dietro ad urlarsi addosso. Poichè ne so un po' di tecnica politica (ma non sono un politico) so che durante le campagne elettoriali esistono degli attivisti di partito appositamente incaricati per andare a fare opinione sui vari forum. Usano tecniche raffinate che consistono anche nella reiterazione di luoghi comuni, che possono essere facilmente condivisi in linea di massima da molti, e che hanno lo scopo principale di dare l'idea che l'opinione prevalente è quella e che chi non la condivide è "out". Un po' di paranoia, figlia dell'affetto che porto pre questo forum, mi ha fatto temere che anche qui si scivolasse verso una certa china e mi sono ribellato a questa eventualità. Mi sono invece convinto che Mario intendesse solo onestamente esprimere un suo sentimento. Mi scuso quindi con lui per il tono polemico di quel finale di risposta. Resto tuttavia convinto che su questi temi non sia corretto esprimere giudizi tagliati con l'accetta. Non è riferito a Mario (che ha solo buttato lì un intervento senza pensare di suscitare tanta discussione), ma è un discorso generale: "Chi pensa male vive male" diceva in un suo film Moretti. Ma in realtà basta pensare e, soprattutto osservare ("molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" diceva un filosfo che non ricordo: ma è un'osservazione verissima che funziona sia quando si affronta un problema complesso, sia quando si deve montare una sedia comprata all'IKEA) per vivere meglio. Le osservazioni contenute negli ultimi interventi di Afredo e Francesco sono di grande utilità per me perchè aggiungono tasselli a quella che sta diventanto una specie di grande inchiesta collettiva sulla piccola nautica. Se alla fine saremo capaci di tirarne fuori una sintesi, avremo qualcosa di interessante da proprre a tutti. Intanto viviamo meglio, con un po' più di buon umore, occupandoci delle cose che ci piacciono.
Ciao a tutti.
Mi spiego meglio di mario (27/02/2008 15:20:35)

E' evidente che non mi sono spiegato bene.
Ricchi o poveri non è questo il punto, io non parlavo di questo ne di politica in senso stretto.
Si parlava di nautica minore ed io forse incautamente ho affermato che a livello politico di QUALUNQUE PARTE non si fa niente per questa nautica probabilmente perchè chi potrebbe fare qualcosa naviga su altri livelli.... spieghiamola così che mi sembra più chiara.
Questo era il succo del mio intervento!
Tutto qua ...tutto qua , semplice no? , non mi interesso di politica e di campagne elettorali che lascio a chi per propria affermazione di quel mondo si interessa e ne capisce.
Io capisco solo che quando vado a votare non devo comportarmi da tifoso di calcio e farmi prender dal tifo per la mia squadra indipendentemente da quali che siano i risultati sportivi.
Fabio asserisce che esistono attivista di partito per fare opinione politica nei forum... io non ho esperienza in merito comunque neanche mi sentirei con una specie di nervo scoperto se qualcuno lo facesse a meno che non fossi direttamente interessato.
Non sono ne potrei essere mai un attivista per scelta di vita e per mestiere.
Mi disturba parlare di politica e cerco di evitarlo, c'è sempre qualcuno che grida all'untore ma sia chiaro, se volessi farlo non avrei certamente paura neanche di esprimere i miei pareri.
Non mi interessano le citazioni, autentiche perle di saggezza , di chicchesia.
Io vivo bene , sono felice di quello che ho , mi godo questo periodo delle mia vita e faccio quello che ritengo giusto in base alla mia esperienza.
Non vorrei più parlare di questo argomento.


La nautica "minore" o "sociale" di Francesco (27/02/2008 16:09:15) francescolenzi@tele2.it

Bisogna cambiare modo di ragionare. Non ci si può aspettare niente nè dai politici, né da nessun'altro come le varie associazioni del settore. Insisto nel dire che è un fatto culturale: si vedono barche con il carrello in giro per l'Italia? no; con tutti i libri scopiazzati sulla vela e sulla nautica, si parla mai di barche carrellabili? no; ci sono seri produttori italiani di barche veramente carrellabili? Pochi (specialmente a vela); chi vende barche promuove la nautica carrellabile? no.....ecc. Penso che il nostro compito sia quello di far cambiare mentalità al diportista fornendo informazioni nella maniera più seria e professionale possibile. Solo questo è quello che potremmo fare al meglio. Per quel che mi riguarda ho inteso il tuo messaggio, ma ho voluto puntualizzare l'aspetto della politica da lasciar perdere solo per il fatto che tanto non serve a niente, anzi può diventare solo terreno di scontro e non di incontro (questo lo dico io).
per esempio il trasporto di lop (28/02/2008 03:37:53)

beh, per esempio una esigenza concreta che io riscontro e' quella del trasporto: per quanto carrellabile sia la barca, ognuno d noi non credo faccia chissa' quanti trasferimenti su strada durante l'anno; eppure se ognuno di noi dovesse essere in grado di trasportarsi la barca significa che dovrebbe avere un carrello, probabilmente a 2 assi, e un veicolo tipo SUV per poterlo trainare. Altrimenti ecco che si ricorre al trasporto professionale.
Un carrello nuovo del genere costa sui 3500 piu' iva, mentre per il SUV lasciamo perdere.
Ora dico: un obiettivo di un teorico Circuito Piccola Nautica non dovrebbe-potrebbe essere quello di consorziare l'acquisto di un carrello in multiproprieta'? magari anche il veicolo (piu' complicato, qui tocca fare i confronti con il costo di un affitto del solo veicolo solo nel momento in cui ti serve): insomma secondo me con un carrello e un po' di buone maniere e rispetto tra le persone puoi gestire anche 10 barche: vuol dire che sai di disporre del carrello quando ti pare (previo mettersi daccordo con gli altri) spendendo 500 euro anziche' 5mila...
buongiorno di luca (28/02/2008 08:44:01)

MA VOI NON DORMITE?
L'idea del carrello è buona ma il problema rimane il gancio traino e il peso rimorchiabile della propria vettura ed aggiungo anche l'assicurazione, l'avevo già pensato tempo fà e l'usato si aggira verso i 1600,00 €
Luca
Barche e carrelli di Francesco (28/02/2008 09:00:46) francescolenzi@tele2.it

Quella del carrello in società è un'ottima idea. Chi si consorzia potrebbe decidere anche di acquistare un vecchio fuoristrada per qualche migliaio di euro e mantenerlo tutti assieme.
Per quel che mi riguarda ho avuto due bache carrellabili da 1250 e 1500 kg e relativo fuoristrada, ma alla fine ci ho messo una pietra sopra e ho preso un cabinatino leggero da 600 kg. Lo porto con la Meriva senza fatica, facile da alberare e disalberare, in condizioni ottimali scivolo in acqua, quando voglio lo tengo sotto casa, costi ridotti al minimo che posso destinare per località di vacanza dove accettano barchini: ho scoperto che ce ne sono molti (specialmente in Sardegna).Tanto, comunque sia, essendo un day-sailer o al massimo per i week-end, ci si può accontentare. Ma il Piviere 6.14 si dovrebbe portare con una macchina di media cilindrata (1500kg)? Non so.
di luca (28/02/2008 09:28:06)

oggi le auto di media cil. possono carrellare 1500-1700 kg(basta vedere il libretto), gestire un veicolo in società non è semplice,dove lo si mette? chi lo tiene?a chi si intesta?l'assicurazione del fuoristrada? e chi lo tiene è disposto a portarlo a chi serve?
io proporrei un bel carrello dove abbiamo solo assicurazione(fissa) e l'installazione del gancio(personale) ai veicoli idonei
poi se qualcuno non avesse l'idoneità lo aiuteremo con le nostre auto
Luca
carrelli di lop (28/02/2008 10:22:39)

dunque: sicuramente il totale rimorchiato piu' il peso del veicolo non devono superare le 3,5 ton o non basta piu' la patente B; e sicuramente (ma non ricordo se e' una regola o solo una media statistica) la massa rimorchiabile di un veicolo non e' mai superiore alla massa del veicolo stesso.
risultato: se devi portare una barca da 1500Kg, compreso il carrello avrai piu' o meno 2mila Kg: allora ti servono 2000Kg di veicolo e vai fuori patente; oppure hai 1500 Kg di veicolo ma a quel punto e' difficile che puoi trainare 2000: probabilmente si con un fuoristrada 4x4.

Le domande che sono state fatte sulla gestione del veicolo sono le stesse anche per il carrello (dove si tiene? chi lo tiene? come ci si mette daccordo su chi o quando lo usa? chi lo assicura?) etc etc; quindi per me se si puo' fare per il carrello si puo' fare anche per il veicolo.

a naso vedo alcuni punti base dai quali mi pare difficile uscire:
1 - societa' o consorzio o come si deve chiamare la forma giuridica, cui intestare veicolo e carrello;
2 - regola per cui i mezzi sono basati nel posto X e una persona ne e' amministratore e segna Km fatti, data di ritiro e riconsegna da parte dei consorziati;
3 - regola per cui se ti serve il carrello vai, prendi mezzo e carrello, carichi la tua barca, la porti dove vuoi; riporti subito indietro mezzo e carrello; torni dalla tua barca con la tua auto.

Voi direte: ma allora devi fare due viaggi: e se tizio va in Sardegna che fa? parte con il carrello, torna in traghetto con il carrello vuoto e rifa' il viaggio da solo in macchina?? e tutto questo sia all'andata che al ritorno?
E' corretto amici: e' l'unica via con cui si evita il furbo di turno che sta via 3 settimane con il carrello di tutti.
Certo il costo di un viaggio cosi e' maggiore (ma anche lasciare in sosta un carrello per settimane in un marina costa) e comunque e' sempre un costo inferiore a quello del trasporto professionale.

mettiamo su 2 numeri?

Fuoristrada usato (Abusato) a 5mila euro, carrello altrettanto, programma di durata 5 anni.
2000 euro all'anno piu' bollo (autocarro) e assicurazione: altri 1000 all'anno? Diciamo 3mila all'anno.
In 10 persone sono 300 euro all'anno.
viaggio: mettiamo un raggio Kilometrico di 500 Km: l'operazione barca ti costa 1000 Km del suo, oltre al tuo viaggio personale che avresti fatto comunque.
diciamo che 1000 Km sono 200 euro tra gasolio e un'autostrada? significa che ogni anno per portare la tua barca da dove la tieni ad un posto dove vuoi andare (nel raggio massimo di 500Km dalla base del carrello) ti costa 500 Euro.

Io con 500 euro ho portato il piviere da Marina di Pisa al lago Trasimeno: se dovessi farmi una vacanza 500 Km lontano dovrei pensare a 1000 Euro per il trasporto della barca: il doppio: e in ogni caso dovrei fare il mio viaggio da solo perche' non vado sul camion insieme al trasportatore.

Con un mio carrello anche se mettessimo a zero il costo del mezzo motrice (che a zero non e' perche' un fuoristrada costa piu' della media) mi resterebbero 5000 di carrello che in 5 anni fanno sempre 1000 all'anno: vogliamo fare 500 all'anno in 10 anni? va bene, ma le spese del viaggio restano comunque...

Mi viene anche in mente un'altra cosa: si potrebbe fare aministratore del mezzo piu' carrello un consorziato al mese con 12 consorziati: in questo modo cambia anche la base del carrello che per qualcuno diventa piu' conveniente quando tiene il carrello tizio o quando lo tiene caio: se tanti stanno sullo stesso posto a questi tocchera' dividersi i mesi di minore attivita' (inverno).

In questo modo c'e' anche un controllo automatico di tutti da tutti, cosi si evitano gli imbarazzi di quello che doveva andare a cena dagli amici in campagna e si e' preso il fuoristrada del consorzio, oppure di quello che uno fa 3mila Km, un'altro 300 e tutti e due devono pagare la stessa quota annuale....

tocca vedere insomma
... di Luigi (28/02/2008 10:46:06)

Penso che il CIRCUITO debba porsi obiettivi diciamo...piu' ampi.

Ok risolvere i problemi contingenti tra gli "associati" ma la vera vocazione del CIRCUITO è quella di innovare l'attuale panorama della piccola nautica nel nostro paese, lanciando idee, proposte, azioni di comunicazione etc...

Ritengo che l'asintoto a cui dobbiamo tendere è di tipo culturale: finchè non diffonderemo la cultura del mare, della vela e delle piccole barche da diporto non riusciremo a cambiare nulla dello stato delle cose.

E siccome il problema oggi è culturale, bisogna cominciare dalle scuole: perchè non portare la vela nelle scuole delle grandi città del nostro paese? Forse si puo', si potrebbe cominciare a proporre corsi, forum, attività collaterali ai programmi didattici....

Per quanto riguarda la nautica carrelabile (potremmo aprire un tread a posta) vi dico la mia.

La multiproprietà in Italia, per come siamo fatti noi italiani, è fallita: è fallita sull'immobile figuriamoci sul resto. Per me carrellare un Piviere è, stante le attuali normative ed infrastrutture, antieconomico e non pratico, meglio rivolgersi a dei trasportatori professionali.

Luigi
di Paddy (28/02/2008 12:27:31) vikolocorto@vikolcass.org

Ragazzi vi faccio i miei complimenti siete un vulcano di idee e ne discutete con grande passione e civiltà. Cosa rara se non unica sui forum.

Mi perdonerete se non ho letto tutto, la vostra mente fervida partorisce dialoghi troppo lunghi ;-), condivido però praticamente tutto.
Sono un possessore di piccolo cabinato carrellabile e carrellato e l'idea di un supporto reciproco e di uno scambio di informazioni mi piace moltissimo. Leggerò con calma il documento, ma vi dico sin d'ora che i miei pochi mezzi sono a vostra disposizione. Il sito dell'Associazione Vikoclass e Mezzomarinaio sono disponibili a pubblicare tutte le notizie, financo a dedicare uno spazio tutto suo a questa iniziativa.
I marchi, poi, sono tutti stupendi, ovviamente qualcuno è un po' "fuori tema", se posso esprimere un parere professionale (faccio il grafico) l'F002 e l'F001 sono particolarmente azzeccati.

Senza alcun impegno potrei fornire gli spazi per un forum comune, un'area per le news, così come una gallery per le immagini. Certo si potrebbe anche aprire un dominio "ad ok", ma sto già correndo infervorato dall'idea.
Per ora mi limiterò ad inserire i vostri link nell'area già preposta, se volete indicarmeli la mia mail è vikolocorto@vikoclass.org


BV e fatemi sapere se posso aiutare in qualche altro modo o se sto esagerando.
di Fabio (28/02/2008 12:31:05)

Lo scambio di idee diventa sempre più ampio e interessante. A Mario dico OK non ne parilamo più. Dico anche che sono dispiaciuto della frizione che c'è stata. Però mettere nella discussione qualche pensiero che vada al di là della pura tecnica, continuerò a ficcarlo dentro, nei miei post, quando mi viene. Una delle prime belle discussioni che ha animato questo forum alcuni mesi fa partì da un commento su una barca e finimmo a discettare di Keruac e Omero. Gabriele e Luigi se la ricordano sicuramente.
Le barche carrellabili, come sanno i vecchi amici Luigi e Vicenzo, mi intrigano da quasi dieci anni (pensa Luigi, è dal '99 che ci scambiamo idee enon ci siamo mai visti). Ho scritto anche una sorta di manualetto normativo su come carrellare una barca e che è ancora ospitato, su questo sito (oggi su internet in materia si trova di meglio ad opera di un'associazione di imprese del settore, ma allora non c'era online nulla del genere e per anni quell'articolo mi ha fruttato decine di mail di richieste di informazioni). Mi intrigano perchè mi piace l'idea di essere liberi di portarsi in giro la barca dove si vuole, mi piace l'idea di poter risparmiare sui costi di alaggio e rimessaggio, ecc. Purtroppo per poter carrellare una barca come il Piviere o la mia occorre un SUV. Devo dire che si tratta di oggetti che esteticamente mi piacciono, ma l'idea di andare in giro tutto l'anno con una specie di carrarmato su ruote solo per trainare la barca un paio di volte l'anno mi pare uno spreco letteramente ingiusto. Di qui l'accantonamento dell'idea: sono fatto così, mi piace portare i figli a scuola in bicicletta, giro con i mezzi pubblici e faccio 5000 km all'anno con la macchina. Ma per non dare di me un quadro troppo idilliaco preciso che trovo sommamente ingiusto che su un'autostrada a tre corsie completamente libera non mi sia concesso di schiacciare un po' sull'accellaratore. Già che sto divagando, ne butto lì una: penso che la moda dei SUV sia strettamente dipendente dall'imposizione sempre più draconiana dei limiti di velocità ("non mi fai correre? e io mi compro una macchina che si arrampica sui muri!"). Ma tornando a bomba: è vero che le multiproprietà fanno grande fatica a funzionare, ma se un giorno nascesse una larga e consolidata associazione di proprietari di piccole barche che si comprasse una vecchia Land Rover e bel carrello da mettere a disposizione dei soci, forse l'iniziativa potrebbe stare in piedi.
Non la vedo però come una cosa per l'oggi e neppure per il domani. Per ora proviamo a far nascere il movimento dei piccoli navigatori, senza preclusioni per nessuno. Poi, da cosa, nascerà cosa.
Ciao a tutti e grazie per il bel dibattito che staimo animando.
di Paddy (28/02/2008 17:16:32) vikolocorto@vikolcass.org

Continuo a pensare che anche se tutto si limitasse a questo scambio di informazioni non potrà che giovare alle nostre barchine e alla loro possibilità di viaggiare verso posti nuovi ed interessanti

Ho quindi aggiunto una sezione su mezzomarinaio, dove ho messo i link ai siti che ho trovato qui. Se ne avete altri...

Ovviamente lo scambio è sempre gradito.
art. di bolina di luca (28/02/2008 18:26:06)

su bolina di marzo cè l'articolo di "Francesco Marzeddu" che parla di Trasporti eccezionali(pag.65)
gli unici limiti(menzionati nell'articolo)sono:
x trasporto di imbarcazione 6-7 mt
-larghezza max 2,55mt
-carico sporgente non oltre 3/10 della lunghezza totale(auto-carrello)
comunque non oltre i 12 mt
-altezza non oltre 4 mt
quando una sola di queste misure viene superata è considerato carico eccezionale
-ma di peso non parla
Luca
di Paddy (28/02/2008 18:35:07) vikolocorto@vikolcass.org

Perché il peso non è un limite, se non per la patente da possedere.
FATTO! di Fabio (01/03/2008 13:23:12)

Il Circuito è stato implementato su Vela Aurica (compreso il forum). Ditemi se vi piace.
Ciao a tutti.
posso copiarlo? di Alfredo Vincenti (01/03/2008 13:50:13)

Lo trovo ben inserito nel contesto generale della pagina web.

Lo so che è da pigri, ma posso copiarlo pari pari su Veliero e carrello?

Alfredo
di Luigi (01/03/2008 16:13:08)

Fabio, Alfredo, Gabry, tutti,

perchè non chiediamo a Velanet di ospitare una pagina, unica, dedicata al circuito, a cui si viene rimandati cliccando sul logo che ognuno di noi ospiterà sul sito, e che riporti una presentazione e l'elenco dei siti associati?

L.
di Alfredo (01/03/2008 17:43:42)

mi sembra una buona idea.

Concordo

Alfredo Vincenti
di Pino (01/03/2008 18:37:59) giuseppe.pollera@fastwebnet.it

E se questa pagina fosse la stessa anche su altri siti come Bolina, Nautica ecc?
Pino
Circuito Piccola Nautica Inserito su Marinaiditerraferma di Francesco (01/03/2008 19:31:00) francescolenzi@tele2.it

Fatto: visualizza
di Fabio (01/03/2008 21:23:48)

Se la soluzione da me scelta Vi piace, copiatela pure (fa parte della collaborazione tra noi e aiuterà a dare un senso di uniformità al circuito).
Per quanto riguarda la pagina Circuito, Gabri ed io abbiamo già acquistato il dominio. Bisognerà prepararla: ci lavoreremo sopra.
Ciao a tutti.
di Pino (01/03/2008 22:19:36) giuseppe.pollera@fastwebnet.it

Per ora mi sembra che solo Vela Aurica abbia inserito il logo in maniera corretta così come previsto dal regolamento, invece Marinai di Terraferma ha inserito solo il logo senza alcunchè.
Pino
Apposizione logo di Francesco (02/03/2008 10:47:37) francescolenzi@tele2.it

Scusatemi ma pasticciare su internet per me è già difficile, figuriamoci in Inglese. A questo punto va sistemato il link al logo che mi sembra un pò troppo scarno...va fatta una pagina per bene...o no!
Sistemazione logo di Francesco (02/03/2008 12:56:48) francescolenzi@tele2.it

Fatto tutto, penso che più di così non possa fare. Ho messo anche lo sponsor del logo.
di fabio (02/03/2008 18:54:16)

Anche Alfredo ha inserito tutto bene. Sarebbe bello che Francesco mettesse in qualche modo in evidenza che qui c'è il forum del circuito. A proposito, Francesco, perchè la tua home è solo in inglese? Hai un sito talmente bello e ricco che meriterebbe di avere la sua home anche in italiano.
Ciao a tutti.
di fabio (02/03/2008 18:54:17)

Anche Alfredo ha inserito tutto bene. Sarebbe bello che Francesco mettesse in qualche modo in evidenza che qui c'è il forum del circuito. A proposito, Francesco, perchè la tua home è solo in inglese? Hai un sito talmente bello e ricco che meriterebbe di avere la sua home anche in italiano.
Ciao a tutti.
Sito in italiano di Francesco (02/03/2008 21:10:08) francescolenzi@tele2.it

Lo faccio presto anche in italiano, sennò mi impigrivo. Per il forum ok, domani sistemo.
Una proposta per "il Piviere" di Luigi (03/03/2008 08:16:02)

Manchiamo noi de "Il Piviere".

Una possibile proposta potrebbe essere quella di "asciugare" molto il menu' sulla sinistra ed inserire, dopo una pulsantiera ristretta, il logo del Circuito in modo che compaia visivamente appena si carica la pagina...

A proposito piu' guardo il logo e piu' mi piace, complimenti Lop!

L.
di padd (03/03/2008 10:36:40) vikolocorto@vikolcass.org

messo banner su vikoclass. stiamo lavorando per metterlo su mezzomarinaio, il php è un po' più lento e la news la metterò solo dopo la scadenza del raduno
per Gabry e Fabio di Luigi (03/03/2008 14:22:06)

Complimenti Gabry, stilisticamente è venuta fuori una cosa molto carina!

L.

p.s. vorrei partecipare alle spese da voi sostenute per il dominio (anche perchè ve lo avevo detto e mi ero preso l'impegno) come posso fare?
di Gabriele (03/03/2008 14:51:29) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Grazie Luigi,
per il dominio ne parliamo sabato, bora permettendo.

ps. spesso mi tornano indietro i messaggi inviati alla tua casella email, ne hai una nuova?
Tutto a posto? di Pino (03/03/2008 20:57:11) giuseppe.pollera@fastwebnet.it

Adesso che tutto è tornato come prima, (ma che era successo?) è possibile che proprio Velanet non abbia il logo del Circuito Piccola Nautica?
Pino
Mezzomarinaio senza logo di Pino (03/03/2008 21:05:01) giuseppe.pollera@fastwebnet.it

Mezzomarinaio partecipa al circuito ma non espone il logo!
Pino
sistemato? di Alfredo Vincenti (03/03/2008 21:28:05) vinceland@virgilio.it

Credo di aver sistemato la home page di veliero & carrello e che la cosa sia passabile.

Mi sbaglierò per affetto, ma guardando tutto il sistema di circuito web di piccola nautica ho la sensazione che non sia venuto affatto male. Potremo già pensare a qualche idea per realizzarne gli intenti.

Saluti a tutti

Alfredo
Pgina unica di Pino (03/03/2008 22:07:33) giuseppe.pollera@fastwebnet.it

Forse ne parleremo a voce al Trasimeno, ma non sarebbe meglio se da tutti i siti collegati al circuito, cliccando sul logo si andasse alla stessa pagina? Magari www.circuitopiccolanautica.com?
Pino
per Gabry...per il raduno di Luigi (04/03/2008 07:43:07)

Gabry leggo tutti i tuoi messaggi che mi arrivano alla casella di Yahoo, anche se me li mette nella casella antispam, insieme alle pubblicità del Viagra, chissà perchè...

Senti io per sabato e domenica come sai vengo con la mia famigliola numerosa ed ho invitato anche un amico con tre bimbi piccoli amici dei miei piccoli. Alloggeremo tutti alla casa sul lago, ma se sia sabato che domenica andate a mangiare alle isole non so se ci potremmo vedere.

C'è un traghetto che porta all'isola maggiore?

Perchè il pranzo di domenica non lo organizziamo in "terraferma"?

Luigi
di Luigi (04/03/2008 08:32:53) luigi_papetti@yahoo.it

Gabry, ho controllato in effetti non mi sono arrivati messaggi negli ultimi giorni, non so perchè la casella è sempre la stessa.

L.
di Gabriele (04/03/2008 09:08:18) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Per Luigi:

ti giuro che non vendo/compro viagra...

è probabile che dal mio provider partono messaggi spam e quindi finisco nel calderone pure io.

Per domenica anch'io pensavo ad un ristorante sulla terraferma. Propongo da Settimio a San Feliciano, ma per i dettagli mi sposterei sull'altro post dedicato all'incontro.
Sviluppo circuito di Fabio (04/03/2008 10:06:26)

Appena avremo sistemato un po' la home page del circuito, sarà sicuramente opportuno fare in modo che cliccando sul logo si vada a quella pagina.
Per quanto riguarda le iniziative del circuito, credo che la prima iniziativa da intraprendere sia quella di farlo conoscere. Per questo sarebbe utile fare una lista di siti simili ai nostri che potrebbero aderirivi e inviare a tutti una mail di presentazione dell'iniziativa (allegando il progetto). Altra cosa utile e, secondo me, presentare le iniziative sugli altri forum velici. Qui, per dare visibilità ai messaggi di presentazione, servirebbe un'iniziativa concordata: si sceglie un forum, si mette un messaggio e gli altri intervengono per illustrare le caratteristiche del circuito e cosa ne pensano (come abbiamo fatto in questo argomento del nostro forum). In questo modo, anche su forum molto frequentati il post resta visibile per alcuni giorni. Per non fare una cosa scorretta, è ovviamente giusto spiegare che si tratta di una presentazione del'iniziativa, fatta da tutti coloro che la promuovono.
Resto in attesa di cooscere il Vostro parere.
Ciao a tutti.
di Paddy (04/03/2008 10:06:32) vikolocorto@vikolcass.org

Mezzomarinaio espone il logo in home page, purtroppo abbiamo un solo spazio per i banner e quindi deve dividerselo con cabinamarinaio (caro amico skipper).
E' pero presente:
- nelle novità in alto e a destra,
- nella sezione link,
- in uno spazio sul forum,
- da lunedì 10 (ora c'è pivieri e pivieristi) avrà per un certo tempo l'intera home page.

Cerchiamo di fare il possibile, ma le notizie e le attività sono moltissime e noi vogliamo dare spazio a tutti.

Tra l'altro se mi mandate notizie, news e calendari sulle attività dei laghi le pubblichiamo volentieri.
100 messaggi!! di Pino (04/03/2008 14:52:50)

Il traghetteo interessa anche me, dove si prende? Che orari ha? Dove ci si vede?
Pino
di luca (04/03/2008 16:35:39)

l'appuntamento è come da programma:
x sabato ore 9:00 con Gabry
x domenica ore 10:00 al Circolo velico castiglionese(castiglion del lago)
Luca
Adesso chi cancella? di Pino (17/08/2008 13:47:30)

Domani parto per tre o quattro giorni, chi si prende la briga di pulire il forum? In questi giorni avrò cancellato un centinaio di messaggi fasulli!
B.V. Pino


Il Forum del Piviere e del Circuito piccola nautica