- Il Forum del Piviere e del Circuito piccola nautica - Il nuovo forum

Aricia di Yari (16/09/2009 16:55:01) Yari83_DY@libero.it

Ciao a tutti ragazzuoli, ormai è un po di tempo che non ci si vede e ci si sente, spero stiate tutti bene.
Il lavoro mi ha reso meno partecipe, magari tra un po avro più tempo.
Visto il poco tempo a disposizione e i tanti impegni presi (scuola, calcio e rugby) credo che forse sono arrivato al punto X, mi spiego meglio, vendere "Gatta Lucia".......
Lo so, anche a me si stringe il cuore al pensiero, ma le troppe cose, il lavoro che sta diminuendo a vista d'occhio, mi rendono quasi obbligatoria la vendita.
Chiunque voglia saperne di più o avere informazioni mi puo contattare per e-mail o al cell.
Ciao a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
CIAO YARI di luca (16/09/2009 18:17:51) luca_marinucci@fastwebnet.it

E così tutti i partecipanti al "Primo Raduno" si stanno man mano togliendo un pezzetto di Cuore...
A propopsito del Raduno di Pino (16/09/2009 18:34:36)

Mancherebbe poco più di una settimana al Raduno a Castigliuon del Lago, ma si fà?
di fabio (18/09/2009 19:54:12)

Caro yari, mi ricordo l'entusiasmo e la passione che hai messo nell'acquisto e nel trasporto del tuo piviere. La decisione di vendere ti deve essere costata. Ti rinnovo ora i complimenti che ti ho fatto qualche anno fa per la decisione di acquistare una barca alla tua età. Sicuramente te le sei goduta e forse un giorno o l'altro tornerai ad essere armatore d'una piccola barca. Degli iniziatori del circuito, mi sa di essere restato l'ultimo ancora imbarcato (anche se non su un piviere).
Resta un velo di tristezza, ma così vanno le cose.
Un caro saluto, perchè non li leggo da tempo, a Luigi e Gabriele.
Ciao a tutti.
Ciao Fabio di Yari (23/09/2009 23:44:57) Yari83_DY@libero.it

Si è vero, sono molto dispiaciuto e rattristato, però questa situazione economica-psicologica non mi permette di utilizzarla quasi per niente.
Strano che Luigi e Gabriele non li senti, eppure ci dovrebbero essere.........
di Gabriele (24/09/2009 06:40:52) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Rapidità e velocità sembrano essere diventati i demoni di questi ultimi decenni. Tutto ha preso ad accelerarsi e nulla viene risparmiato.
I matrimoni durano il tempo di dire sì, i contratti di lavoro nella gran parte sono precari fin dall'inizio... nella società dei consumi tutto deve consumarsi prima possibile.
Anche nel nostro piccolo, la parabola del circuito e l'entusiasmo di alcuni animatori del forum sembra essersi disperso nell'etere.
Eppure penso non sia svanito del tutto, ma che in questo particolare momento, lasci il posto alla riflessione sul futuro prossimo che ci aspetta.
In alcuni casi mi sembra di vivere la quiete prima della tempesta: la crisi finanziaria, la nuova influenza, i cambiamenti climatici, le tensioni sociali. Ma poi non succede nulla e questa incertezza è come una coltre nebbiosa che impedisce di vedere lontano.
Il mio augurio è che una fresca brezza la disperda quanto prima.

Ricambio con affetto i saluti di Fabio.
di Francesco (24/09/2009 12:20:41) francescolenzi@tele2.it

..... e i prezzi degli ormeggi aumentano del 20% ogni anno, non si parli poi delle manutenzioni, che non hanno neanche più un prezzo certo. Anche volendo come si fa a mantenere l'entusiamo, non ci sono più margini di manovra e l'unico modo di andare avanti è l'arte di arrangiarsi. Esiste una piccola nautica? Oppure esiste una nautica? Penso di no, oramai esistono solo piccoli o grandi armatori che cercano di districarsi tra gli squali dei porti e dei circoli velici. Ultima possibilità? Vendere la barca, se va bene si compra più piccola.
Il nostro futuro di Giovanni (24/09/2009 13:57:24)

Condivido in pieno le opinioni di Francesco e faccio un distinguo su quelle di Gabriele.
Il poter "nutrire" la ns passione è diventato al giorno d'oggi, un vero slalom tra impegni, soprusi, furberie e quant'altro.
Se il tuo tenore di vita è alto, puoi vivere la vela senza troppi problemi, senza pensare ai costi di ormeggio e di manutenzione; chi guadagna e campa con uno stipendio normale, avendo anche una famiglia e dei figli, non credo possa permettersi di spendere 4-5000 Euro l'anno solo di posto barca. ci sono poi la normale manutenzione, il carburante, i viveri e quant'altro.
Sempre di più credo che la nautica carrellabile, con piccoli cabinati o day cruiser, sia la ( piccola) nautica del futuro; e forse la più bella, secondo me.
Anche il Piviere, barca storica, credo che sopravviverà solo nei modelli 6,14 e con deriva mobile; il figlio dell'editore di Mancini, che abbiamo conosciuto all'ultimo TAN, utilizza il nuo natante d'estate e poi lo "ripone" lungo lo scivolo di casa, a Tirrenia.
Al momento, visto il mare magnum di gabelle e problematiche di varia natura, sia la ns unica, possibile soluzione.
Per quanto riguarda me, la passione, è solo incatenata, a vantaggio esclusivo dei miei figli e delle esigenze della famiglia.
Dopo di loro, il mare e il vento sono la mia unica, indomita e potente passione.
Il mio motto è questo:
Fortitudine vincimus ( Vinciamo con la perseveranza): era il motto di Ernest Henry Shackleton che, grazie alla sua pervicacia, riuscì a salvare il suo equipaggio dai ghiacci del polo.
Aspetto, e quando il tempo sarà propizio, potrò solcare le onde come dico io....o perirò nel tentativo di farlo.
Un abbraccio a tutti.
Giovanni
il futuro di GIOVANNI di Mario (24/09/2009 16:42:52) v.maryone@libero.it

Al punto dove siamo approdati adesso con la nautica, io sono arrivato al momento dell'acquisto del PIVIERE A DERIVA MOBILE.
Dopo aver avuto diverse barche di varie misure e pescaggio ed aver anche usato il "Pivierino", per una navigazione più tranquilla, non trovando altro di meglio in quell'epoca, (le derive mobili su un discreto cabinato erano pressochè introvabili)l'unica bella barca del tipo che cercavo era appunto il PIVIERE A DERIVA MOBILE.
Ritenevo infatti inutile avere la limitazione di un bulbo per barche sotto i 9-10 m. Infatti la conferma e l'oggi, poichè vedo ovunque nei cantieri il cartello "vendesi" sulla maggior parte di microcabinati inferiori a 9m, col bulbo ( oltre che in quelle superiori ai 10-11m)
Oggigiorno sono accessibilissime ottime barche sui 9 m ( ho trovato un ottimo ARPEGE A SOLI 9000e) che danno ottime garanzie di navigazione a costi molto simili a barche col bulbo di 6-7 m .
L'unico appunto che devo fare al mio piviere Merien è che pur avendolo alleggerito al massimo non sono riuscito a farlo rimanere sotto i 1000 kg( resta comunque trasportabile con cautela).
Se lo dovessi ricostruire ex nuovo con i nuovi materiali sarebbe costituzionalmente inaffondabile e molto più leggero magari con deriva mobile appesantita solo nella parte bassa col piombo.
COMUNQUE SPERO DI INCONTRARVI AL LAGO SABATO PER DISCUTERNE, COME GIA' DA ACCORDI TELEFONICI PRESI CON GABRIELE NOI SAREMO GIA' LI'. CIAO A TUTTI A PRESTO.....MAGARI DAVANTI AD UN'OTTIMA BISTECCA.
TransPiviere di Gabriele (24/09/2009 17:41:07) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Mario, saresti in grado di riconvertire un Piviere a bulbo in uno a deriva mobile?
E' fattibile a costi accessibili?
Occorre intervenire anche sull'armo?
bulbo KO di Mario (24/09/2009 20:03:34) v.maryone@libero.it

Caro Gabriele io l'idea di sostituire i bulbi con derive mobili l'ho gia' studiata in passato (anche per altre barche) e devo averci alcuni progetti, li cerco e poi li copierò quì su NAIMA ,
Trapela questo mio pensiero anche dai miei racconti su NAIMA N 5...FEBBRAIO 2009..."BULBO O DERIVA MOBILE".
E SU...NAIMA N 1 NOVEMBRE 2008 ..."PIVIERE EST EST EST".
CIAO A PRESTO, NE PARLIAMO AL LAGO LA SOSTITUZIONE PER ME E' FATTIBILE SENZA ALCUNA VARIAZIONE DEL PIANO VELICO.


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