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Persino Cino Ricci ... di Fabio (12/05/2009 18:13:23)

Non so se l'avete notato, ma qualcosa sta cambiando. L'ho capito leggendo la rubrica di Cino Ricci (solitamento non molto attento a questi argomenti) sull'ultimo numero di Bolina. Persino lui si accorge che la nautica dei paperoni senza passione ha fatto il suo tempo, è stretta alla gola dalla crisi e che occorre rilanciare la piccola nautica dei carrelli e degli scivoli.
Ciao a tutti.
P.S.: comè che il vecchio post fondatore del Circuito è tornato in testa, con ultimo intervento di Pino dell'agosto 2008?
di Gabriele (12/05/2009 19:17:32) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Coincidenza ho letto l'articolo proprio ieri sera e ho fatto il tuo stesso ragionamento.

Per quanto riguarda il vecchio post, era tornato in testa a causa di messaggi spam (spazzatura). Nel cancellarli avevo dimenticato di rimettere a posto le date.
A ME SEMBRA CHE NON AVESSE ALTRO DA SCRIVERE. di FRANCO (14/05/2009 08:54:26) francofavilla@libero.it

Tempo a dietro (per l'esattezza più di un mese fa) avevo interpellato sie lui che il sito di bolina lamentandomi per la disattenzione che rivolgevano alla piccola nautica: specialmente a quella che gira con carrelli e barche a seguito.
Sorpresa mi hanno risposto:
ecco quello che Cino Ricci ha detto allora:
""""C'era una volta un certo Bechini, amico mio, che sognava che
in ogni porto vi potesse essere uno scivolo per la nautica
carrellabile. Purtroppo chi le aveva (vedi Cervia, ecc..) li ha
chiusi e nei progetti dei marina sono banditi: devi usare la gru
e portarti via (il più delle volte) il carrello.
Il fatto è che noi Italiani non siamo per "apparire" poveri:
vogliamo la barca "grande", importante e quelli che srazzano
sono troppo pochi e ignoranti.
Personalmente credo che la nautica "Camping" sia la via migliore
per vedere l'Italia: oggi a Venezia, domani a Genova o in
Sicilia."""""
Saluti
Cino Ricci
Persino Cino Ricci? Mah! di Alfredo (14/05/2009 13:49:56)

L'articolo di Cino Ricci Sull'ultimo numero di Bolina, può essere anche condivisibile, ma ho notato una cosa che mi sembrava un pò strana. Si indica come soluzione al problema della carrellabilità (salvo poi accennare alla mancanza di scivoli e altro) un adeguamento della normativa europea sulla larghezza massima del traino su strada, in modo da poter carrellare anche barche da 9/10. Qui mi sembra ci sia un pò di disirfomazione, oppure di invadenza di discorsi da bar del porto. Vado a memoria, ma mi risulta che il codice della strada sià già stato adeguato alle norme europee, portanto la misura della larghezza max da 2,50 a 2,55;
Ma da sempre il problema si risolve sbandando su un lato la barca sul carrrello (vedi J24, 2,72 di larghezza). Ai tempi della secondo sfida italiana di coppa america ho visto traportare su un camion senza scorta della polizia stradale un 12 metri SI. Era senza bulbo, ma si parla sempre di un mostro lungo circa 20 metri.
Il problema del carrellare la cd "barca medio-piccola", non è la larghezza,è il peso (da 3 a 5 tonnellate), che è roba da professionisti del trasporto, non da proprietari di barche che vogliono evitare di pagare il costo di ormeggio.
Non ci siamo, Parliamo di A e le riviste rispondono con B, anche quando vorrebbero rispondere con A.

Ciao

Alfredo


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