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Premio Mancini e Handicap di Alfredo (03/05/2009 09:40:37) vinceland@virgilio.it

Ieri, Con Giavanni e Mario, sono stato al premio letteraio Mancini a Livorno, Presso il T.A.N.
Il premio è stato dato, ad una giovane scrittrice che si è occupata dei portatori di handicap motori.Uno di passaggi letti è stto :"E' più facile attraversare l'oceano in barca a vela che prendere un autobus a Mlano".
L'attenzione per gli handicap e il relativo abbattimento delle barriere architettoniche è un altro segno ci civiltà che ci ha distinto in negativo dai paesi nord europei e nord americani. Si parla si cose che servono anhe ai normodotati, pensate a fare la spesa con una gamba incessata o reduci da una malattia debilitante.
...Che una nuova e più sentita attenzione per questi problemi ci faccia sentire un poco più orgogliosi della nostra nazione e di come è amministrata.

Ciao

Alfredo
di Gabriele (06/05/2009 20:55:44) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Mario Volpini ha pubblicato su Naima il resoconto della giornata.
Alcuni pensieri di Giovanni (08/05/2009 13:56:23)

E' un periodo in cui mi piace pensare molto ( mia moglie sorriderebbe leggendo questo!!)e scrivere poco ed è per questo che ancora non ho raccontato niente del TAN e della gita fatta a S Vincenzo con la famiglia.
Sono contento che Mario abbia scritto quello che ha scritto perchè è esattamente quello che pensavo io e che sto rimuginando in questi giorni.
Mentre il tizio del video messaggio parlava, la mia testa andava dal video al cartello; il tale continuava a ripetere quinta edizione e sul cartello c'era scritto terza....Boh!?! In effetti la cosa mi è parsa anche a me un po' freddina.
Per quanto riguarda il premio, la motivazionee l'autrice, invece, hanno tutto il mio appoggio.
Sono questi gli esempi che ci devono spingere a fare il possibile perchè la piccola nautica riesca a trovare lo spazio che merita anche nella cosiddetta "Vela Solidale", un modo di andar per mare tenendo conto dei limiti o meglio delle esigenze che altre persone possono avere (tutto cambia se le cose le guardiamo da angolazioni diverse: limiti - esigenze).
E quindi per concludere non chiediamoci quello che i papaveri possono fare per noi ma interroghiamoci su quello che noi stessi possiamo fare per ciò che riteniamo importante e Andrea Stella è lì ad insegnarcelo.

http://www.lospiritodistella.it/

e poi un altro punto che in questo post mi premeva affrontare:

La Meri

Io ero a Livorno con le provviste nello zainetto e vagavo per il porto in attesa di smaltire un brutto attacco della Sindrome di Stendhal dopo l'incontro con la Stella Polare della Marina Militare.
Mario mi chiama e in due balletti organizza con la moglie, al telefono, un "parco" pranzo a base di pesce, così, su due piedi.
Dopo aver girovagato e aver fatto visita alla sua barca e a quella nuova di Sergio, ci dirigiamo verso casa sua.
Sono stato accolto da una Signora simpaticissima che mi ha fatto sentire immediatamente a mio agio; mi ha trattato come una mamma toscana sa trattare il suo figliolo e così mi sono sentito io.
Donna di mare e donna marinaia sa miscelare simpatia e pazienza, due doti ultranecessarie per contenere quell'uragano del marito; mario, sinceramente, credo che tu sia un uomo fortunato ad avere una moglie così!
E come spesso mi capita, mentre faccio una cosa e ne penso altre quattro, sempre inerente al nostro circuito e al mio progetto personale, essendo lei donna di mare e donna marinaia moglie e mamma, appunto, credo di non fare torto a nessuno nel proporla come madrina ufficiale del nostro Circuito della Piccola Nautica.
Attendo commenti.
Un saluto a tutti. Giovanni
la Meri di Mario (08/05/2009 15:54:20) v.marione@libero.it

Caro Giovanni, ora non esagerare, in fondo il "parco" pranzo era solo una pastasciuttina allo scoglio due acciughine e un frittino di barca tutto preparato velocemente. Magari riconosco che era tutta roba freschissima, daltronde come forse ti ho detto, lei sà dove approvvigionarsi di suddetta materia prima, poichè bene o male insegnando a Marina di Pisa per 30 anni, ha avuto a che fare con tutti i pescatori e figli, della zona, e col suo carattere come hai visto è capace di farsi benvolere da tutti.
OK, vediamo di fare questo raduno al lago Trasimeno, così vi faccio raccontare da lei, quando in passato ci ha fatto il bagno tutta vestita, poichè dice sempre che ce l'ho buttata io per gioco!!!
CIAO A TUTTI.


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