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su Emy a caccia di delfini di Gabriele (25/04/2009 18:33:11) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Oggi una bella uscita in mare su Emy.

Appuntamento ore 9 a Riva di Traiano con Luca. Entrambi disammogliati, in licenza premio per veleggiata da veri uomini.

Prima volta, per me, a bordo di un seimetriesessanta in mezzo al mare.

Giornata ideale, vento deciso ma non troppo forte, onda presente ma non fastidiosa. Il Piviere si è comportato benissimo, ci siamo divertiti a tutte le andature.
Ci siamo spinti al largo a caccia di delfini, due domeniche fa Luca e la moglie ne hanno incontrato un paio i quali si sono divertiti a giocare con la prua.
Oggi nulla, in compenso ad un certo punto, quando già si era lontani dalla costa, un rumore sinistro dalla randa e di botto uno strappo che ci ha costretto a rientrare con il solo fiocco.
Da veri uomini il motore è stato acceso solo all'imboccatura del porto.
di Alfredo (25/04/2009 18:45:29)

Mi piacciono, queste licenze matrimoniali.
Le prendo di rado, certo però...

Ciao

Alfredo
vero uomo x Gabriele di Mario (25/04/2009 19:52:22) v. maryone@libero.it

Attento a ripetere spesso "vero uomo", meglio in questo caso "vero marinaio", infatti la mia amica leggendo il tuo post, ha così interpretato il tuo dire:
Esiste il «vero uomo»?

Caro Gabriele.
Prima o poi ci pensi. E’ matematico: prima o poi tutte le donne si pongono i fatidici quesiti: 1) Come deve essere l’uomo vero, quello con la «U» maiuscola?
2) Il suddetto uomo esiste veramente?
3) Se esiste, riuscirò mai a incontrarlo?
Il vero uomo ti aiuta nelle faccende di casa, in particolar modo nella pulizia del bagno: mugugna, pesta i piedi, ma con grembiulino e guanti di plastica rosa è più uomo di George Clooney. Il vero uomo guarda le altre donne, poi si gira verso di te e fa la faccia da bambino sorpreso con le dita nella marmellata. Il vero uomo appena sveglio è simpatico e affettuoso un filino meno di Charles Manson e ha un alito che accopperebbe Jabba the Hutt. Il vero uomo si rifiuta di fermare la macchina per chiedere informazioni. Il vero uomo quando fa l'amore è come il Titanic: impetuoso all’inizio, pimpante a metà, e alla fine... beh la fine del Titanic la conosciamo tutti, no?
Il vero uomo è pigro: tu proponi la discoteca e lui rilancia con ristorante + cinema. Il vero uomo stende la biancheria casualmente, manco dovesse creare un’opera d’arte astratta. Il vero uomo gioca con l’Xbox 360 mentre gli parli delle tende, ma se hai veramente bisogno di lui sguaina la spada e accorre. Il vero uomo è bugiardo, ma per sgamarlo basta guardarlo negli occhi. Il vero uomo si dimentica sempre di fare qualche cosa che gli hai detto e quando glielo fai notare ti fissa come se stessi parlando di fisica quantistica. Il vero uomo usa il pavimento come appendiabiti. Il vero uomo si imbufalisce se ti depili con il suo rasoio da barba. Il vero uomo ti guarda mentre ti addormenti. Il vero uomo se ti vede triste spegne la televisione. Il vero uomo nel caso in cui parli di vestiti, scarpe, borse, suocera, accende la televisione su un canale di televendite. Il vero uomo tutte le volte che stai per perdere le speranze, è capace di stupirti. Il vero uomo è pieno di difetti, altrimenti di cosa parlerebbero le ragazze quando vanno alla toilette? Il vero uomo non sopporta i film con Steve Martin, ma se vede «Il padre della sposa» ride come un cretino. Il vero uomo fa progetti per il futuro, magari è indeciso, ma li fa. Il vero uomo dopo l'amore si addormenta, e le coccole le lascia all’immaginazione femminile. Il vero uomo apprezza un po’ di cellulite nei punti giusti. Il vero uomo non scende a compromessi: adora o il c..o, o le t...e. Il vero uomo è mammone, ma di fronte alla donna della sua vita non ha esitazioni. Il vero uomo non è un coniglio eccitato, ma quando fa l'amore con passione ti lascia senza fiato.
Il vero uomo non esiste, però è possibile trovare ottimi compromessi. Il vero uomo non esiste tuttavia, pensandoci bene, è meglio così.

Alessia.

CIAO, SCUSALA MA TE LA SEI IN QUAL MODO CERCATA!!!.
di Giovanni (25/04/2009 20:52:45)

Oh Alessia, bada che noi marinai del circuito siamo tutti così!! In più si fà la spesa, la si porta su e la si sistema, la sera s'addormenta figlioli e i'venerdì 'un si gioca nemmeno al calcetto.
..Secondo me il WWF ci mette tra le specie in via d'estinzione.
......e si cucina anche meglio di voi!
Bacioni
Libertà vò cercando di Alfredo (26/04/2009 07:51:57)

Forse Gabriele intendeva uomini liberi,scapoli, liberi dalla preoccupazione che succeda qualcosa alla propria compagna. Per quel motivo, uno può prendersi qualche rischio in più e divertirsi a fare il "vero marinaio" o il "capitano coraggioso".

Per il resto sono d'accordo con Giovanni.

Ma la siura Alessia riscuote tutta la mia simpatia. Mi piacerebbe che anche le gentil donzelle avessero voglia di partecipare alle nostre chiaccherate. Ne guadagneremo

Ciao

Alfredo
terremare di Gabriele (26/04/2009 09:02:57) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Non ho messo le virgolette perchè mi sento in famiglia, ma la definizione "veri uomini" era altamente ironica.
Appartengo alla generazione dei favolosi '60, quelli che andavano a letto dopo carosello, che giocavano nei campetti di calcio e che da adulti non si sono mai sottratti ai doveri famigliari: stirare, lavare, cucinare, accudire i figli.

Vero marinaio invece ancora non mi sento. Quanta acqua deve passare sotto il ponte...

Ma mi domando e vi domando, quand'è che si diventa marinai?
C'è un momento di iniziazione, o è qualcosa che lentamente avviene?
Per il momento mi basta appartenere alla bella categoria coniata da Francesco Lenzi, quella dei marinai di terraferma.
Uomini di Mario (26/04/2009 11:46:42) v.maryone@libero.it

X Giuseppe: non credo affatto che la generazione di cui tratti sia in via d'estinzione, in quanto sempre più giovani vivono da "single", per cui, bene o male, devono sbrigarsela da sè.
Piuttosto, "e forse è un bene", è la mia, piu "vecchiotta" che è praticamente estinta, ma ti posso garantire che è stata molto piacevole, anche se io (figlio unico) mi riconosco totalmente "donna dipendente" vedi, inizialmente: nonne, mamma, tate, zie, e da quasi 40 anni la fantastica MERI (figlia unica), che a tuttoggi mi mette ancora con amore e volentieri i calzini e mi ricopre di attenzioni, ma non per una forma di schiavitù, come potrebbe sembrare (e bada ben è bilaureata e insegna da quando la conosco), ma solo per affetto innato e istintivo, s'intende sempre ben ricambiato.
Purtroppo l'età comincia a sentirsi e le belle "navigate" di un tempo sono state sempre più rare. Ma quest'anno rimetto senz'altro il Merien in moto "ondoso"!!! ...PROMESSO!!! E ANCHE MOLTO PRESTO!!! (l'ho già detto anche alla Meri, affinchè cominci a riesercitare, anche mentalmente, il suo bravo "piede marino"!!!).
X Gabriele, bisogna intendere cosa vuol dire essere "marinai".
Il suocero di mia cugina forse lo era, ha trascorso il 90% della sua vita su petroliere e grossi peschereggi d'altura e quando veniva a terra a Livorno mi diceva sempre che era frastornato dalla terraferma!
Oppure un altro mio parente da parte di mio padre che ha trascorso la vita nei sottomarini diventando totalmente sordo.
Oppure Emiliano Cavalli, un amico di mio figlio, marinaio di carriera tuttora a giro per il mondo aulla favolosa Amerigo Vespucci.
Ecco, io penso che noi non apparterremo mai a tali categorie, ne tanto meno a quelle dei grandi navigatori solitari.
Per cui, parafrasando l'ultima strofa della "gioia perfetta", bella poesia di Diego Valeri, penso che:
.... ma nel mar prediletto, basta un vento, una randa e un fiocco per fare un marinaio perfetto!!! (questa m'è venuta ora così, abbiate pazienza!).
CIAO A TUTTI.




di Gabriele (26/04/2009 12:49:46) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

e' proprio vero: italiani popolo di santi, navigatori e poeti.

Io intendevo il marinaio da diporto.
Il mio ideale?
La foto di Mauro Mancini su Giornate Nere, la sua testa che sbuca dal mare, berretto in testa ed il piviere ancorato al suo fianco.
ideale di Alfredo (26/04/2009 13:59:09)

E' anche il mio, da molti anni.

Ciao

Alfredo
di Giovanni (26/04/2009 17:06:30)

A mario...so' Giovanni, non Giuseppe.-.....(è un destino che mi chiamino tutti così invwece che Giovanni).
Comunque l'Alessia, alla prossima riunione è caldamente invitata insieme alla Meri), così vede come sono fatti i marinai di terraferma.
In merito al fatto se siamo o no veri marinai credo di si, non sono le miglia fatte che dicono se uno è un marinaio ma il modo in cui uno affronta le cose.
Come vorrei essere?..l'ho già detto un'altra volta...:così...(magari fra qualche anno!!)


http://picasaweb.google.com/mic.lischi/PIVIERE#5111265210097625570


e per favore, guardatevi anche tutte le altre...sono bellissime!!

Ciao a tutti, anche all'Alessia.
Giovanni
uomini di mare di Mario (26/04/2009 17:38:33) v.maryone@libero.it

X Giovanni.
Scusa per l'errore di nome e se tutto riesce, forse la Meri già potrai conoscerla sabato a Livorno.
X Gabriele.
Circa 40 anni fà ho fatto la mia prima vera navigazione di una quindicina di giorni, programmando tutto solo per sommi capi. Via allo sbaraglio, dove ci avrebbe portato il vento senza mete precise, utilizzando la barca come temporanea abitazione mobile sul mare.
Con la Meri eravamo appena sposati. Allontanandoci dall'ormeggio di Castiglione della Pescaia con la barca carica di acqua e provviste, iniziavamo ad affrontare una nuova avventura diversa dalle solite giratine giornaliere, il nostro intento era di vivere insieme per la prima volta, una vacanza marina, come si rivelò, piena di assoluta libertà e godimento del mare, in giro per tutto l'arcipelago toscano.
Ti posso garantire che subito fin dalla partenza ci siamo sentiti "veri marinai da diporto". Ecco quando chiedi quale è il momento che ti entra nel sangue veramente il mare, per la mia esperienza ti posso garantire che quello è stato il nostro momento, anche se eravamo già andati in barca per brevi tragitti.
Forse dipende da una nuova assunzione di responsabilità, nel trovarti nell'ambiente marino, molto differente dalla terraferma, a cui sei abituato con tutte le sue comodità.
CIAO A TUTTI.
di Giovanni (26/04/2009 20:30:57)

Speriamo proprio di vederci; oltre al Premio Mancini, subito dopo, c'è anche,spero, un interessante incontro con un tizio che ha restaurato un gozzo.
MI piacerebbe proprio una bella rimpatriata a parlare di barche.
Per il nome non ti preoccupare, sto solo scherzando.


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