- Il Forum del Piviere e del Circuito piccola nautica - Il nuovo forum

Inaffondabilità del Piviere di Sergio (23/01/2009 19:03:55) buser09@libero.it

Caro Mario,ho letto con molto interesse il tuo articolo su Naima a proposito dell'inaffondabilità.Non ci crederai,ma quando comprai il Buser c'erano dentro una ventina di stagne di plastica vuote.Alcune da 10 litri erano nel fondo della barca,poi tante da 25 messe un pò dappertutto.C'era inoltre un blocco di polisterolo(che ho ancora in casa)che stava alla fine della cuccetta a sinistra entrando e che arrivava sino alla battuta che delimita il gavone(quello per lui era l'autogonfiabile e sono convinto che tenesse a galla una decina di persone).Io penso che tra le stagne ed il blocco di polisterolo ci fossero tra i 500 ed i 600 chili di spinta positiva.Tu credi che fossero stati sufficienti a tenere la barca a galla?.Io penso che la spinta dovrebbe essere almeno di 900-1000 chili.Gradirei una discussione sull'argomento e la fattibilità della cosa.Saluto tutti Sergio
P.S.quando ci ritroviamo A Castiglione?.
X Sergio di Mario (24/01/2009 13:45:04) v.maryone@libero.it

Caro Sergio riguardando tutte le tue foto del Buser ho notato che hai a bordo un'infinità di roba , ma sei sicuro che ti occorra tutta ?? ( A proposito , molto bellino il fornellino basculante inox , dove lo hai comperato?) Comunque tornando all'inaffondabilità faccio questo ragionamanto : Ammettiamo di sbarcare tutto lasciando la tua barca nuda ,si può notare che albero e boma essendo di legno sicuramente galleggiano ,così pure si può pensare di tutti i paglioli , coperchi di gavoni , boccaporti, paratie, porticine e di tutto ciò che è di legno .Considerando poi , come ho già descritto , anche tutta la coperta e il pagliolo del pozzetto sono in sandwich di materiale espanso di discreto spessore ,questi già galleggiano , per cui rimane da considerare il timone ,la deriva , lo specchio di poppa , la ferramenta varia e tutto lo scafo di vetroresina . Quest'ultimo, facendo due conti "empirici e per eccesso", si può considerare come due fogli di vetroresina lunghi 6 metri alti 2,50 m spessi 5 mm, per cui in tutto 6mx5m =30metri quadri che per uno spessore di 5 mm fa,se non erro ,150 decimetri cubi, ed avendo la vetroresina un peso specifico in kg/dm cubi = 1,8 il peso dovrebbe essere 270 kg che arrotondiamo a 300 kg (ricordiamo senza coperta ,pagliolo pozzetto e specchio di poppa ,anche quest'ultimo dovrebbe essere sufficientemente inaffondabile perchè è in sandwich di legno)
Poi la deriva (la mia so per certo)pesa 127 kg che, aggiunti a tutta la ferramenta e la parte non galleggiante del timone , credo arriviamo circa a 150 kg ,che arrotondo a 200 kg . Il tutto sommato ai 300kg di prima, fa i 500kg a cui faccio riferimento nell'articolo su Naima .Considera anche che tu hai 2 serbatoi (75 l acqua e 45 l "popò") che se li tieni vuoti sono 120 litri di "spinta positiva "come dici ,per cui penso che con 500l dovresti stare tranquillo a patto che procuri di controllare tutto ciò che imbarchi vedendo se galleggia o provvedendo a far sì che lo faccia !!. Poi per sicurezza cerca di imbarcare solo lo stretto necessario fissandolo opportunamente, altrimenti ,se affondi così, inquini con tutte le tue cianfrusaglie un miglio quadrato di mare !!!!
Scherzo ovviamente ! Ti dò un abbraccio e arrivederci a presto .CIAO .
Orza o poggia? di Giovanni (25/01/2009 20:35:58)

Ciao Mario, anch'io ho letto con molto interesse il tuo articolo sui vari sistemi per rendere inaffondabile la propria imbarcazione( anche in previsione della contruzione del mio "Yacht" per la sfida dei pezzenti.
Una domanda, però, durante la lettura, mi ha stupito ( te lo chiedo non per sottolineare una eventuale distrazione da parte tua ma per eventualmente correggere uno sbaglio nella conduzione del natante da parte mia).
Quando racconti della refolata che ha inclinato il tuo Piviere, tu affermi di aver risolto la pericolosa situazione con una decisa manovra orziera; io, al contrario, sulla mia deriva, poggio un po' e lasco la scotta della randa.
E' sbagliato? La decisa manovra orziera non fa coricare ulteriormente la barca perdendone il controllo?
Grazie peri tuoi eventuali chiarimenti.
Un abbraccio a tutti. Giovanni
x Giovanni di Mario (26/01/2009 10:47:27) v.maryone@libero.it

Ok è giusto il tuo modo di agire quando sei al lasco ,ma io mi trovavo di bolina stretta contro un maestrale molto incostante che trovo spesso da bocca d'Arno verso Viareggio ,di solito sono piuttosto infingardo e cerco di fare meno bordi possibili stringendo al massimo il vento e la cosa più impulsiva che mi venne in quell'occasione fu di andare totalmente contro vento per rallentare la velocità e probabilmente anche questa manovra incrementò quella quasi scuffia . Complimenti per la tua iniziativa della gara e spero di poter venire anch'io a farti il tifo . In passato da giovane con un mio amico iniziammo la costruzione con le "canneggiole " di una specie di ibarcazione tipo Kon Tiki ma che durò poco per il cattivo vizio del fumo o la gelosia di un nostro coetaneo che dopo tanta cura e impegno ce lo bruciò in pochi attimi . CIAO A PRESTO .


Il Forum del Piviere e del Circuito piccola nautica