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Altro che deriva mobile! di Pino (05/12/2008 13:45:41)

Guardate quì come si passa sotto i ponti!
http://blog.yachtandsail.it/post/1500/come-far-passare-una-barca-a-vela-sotto-un-ponte
Pino
di Francesco (Salsedine) (05/12/2008 13:53:25) forleonte@gmail.com

Bella eh!
regolano lo sbandamento lascando o cazzando dei cavi di ritenuta e cambiando di conseguenza la leva su cui i pesi agiscono (allontana i palloni per maggior sbandata, richiama verso la battagliola per raddrizzare)

Pino, propongo di indire un concorso di sbandata sotto i ponti, tipo Limbo, col Piviere!
di fulvio (06/12/2008 10:21:55)

questo qui ha veramente LE PALLE...
di luigi (10/12/2008 08:26:16) luigi_papetti@yahoo.it

Ma non si mette a dura prova l'attrezzatura così? Cioè voglio dire non si danneggiano le sartie?
Luigi
di Francesco (Salsedine) (11/12/2008 12:24:17) forleonte@gmail.com

Ciao Luigi,
ti rispondo attraverso le mie nozioni di fisica-spicciolo-rudimentale-sperimentale:

ipotesi:
due barche a vela sono inclinate dello stesso angolo 'x' rispetto alla verticale. In entrambe la forza che imprime l'inclinazione è applicata attraverso l'attrezzatura aerea (albero/sartiame). Nella Barca 'A' è la vela a imprimere tale forza, nella 'B' una drizza fissata in Testa (il fatto che questa sia messa in forza dai sacchi con l'acqua del nostro amico o da un paranco in banchina è irrilevante).
Altra condizione è che le due barche abbiano lo stesso momento raddrizzante e siano libere di oscillare sul proprio asse longitudinale (sbandare). In mancanza di tale condizione (barca trattenuta dall'oscillare liberamente) l'albero può essere sovraccaricato e spezzarsi.

Lo svolgimento secondo la mia interpretazione e che lo sforzo in termini quantitativi sull'attrezzatura di A e di B è esattamente lo stesso. Ne segue direttamente che se una barca è capace di sostenere tale sbandamento per vela lo deve essere senza sforzi aggiuntivi qualunque sia la natura della forza sbandante.

Analizzando nel dettaglio c'è un particolare che differenzia i due casi però: mentre la forza della vela è distribuita sull'albero lungo tutta l'inferitura, la drizza tira su un unico punto che è la Testa. Ciò, in una barca ben armata non dovrebbe presentare problemi. Considera che una barca deve poter scuffiare e tornare su con senza danni all'attrezzatura. Ogni manuale poi insegna che si può fare piccola manutenzione all'opera viva, oltre a disincagliare una barca facendo leva sulla drizza in testa d'albero per sbandarla.

L'unico rischio che si corre è quello di danneggiare il bozzello in Testa, motivo per cui non consiglierei mai di effettuare un'abbattuta per drizza tramite un bozzello esterno all'albero che rompendosi potrebbe sottoporre l'albero ad un colpo repentino e fare del danno. Al contrario se si dovesse rompere la puleggia che rimanda una drizza interna all'albero, quest'ultima rimanendo comunque entro la sua gola continuerebbe a tenere. Successivamente si dovrebbe solo riparare la puleggia.


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