Allora, Geronimo ha la cabina unica, senza quindi il bagno separato. Siccome a suo tempo, dal precedente proprietario,era stato eliminato il wc nautico, anche se sono ancora presenti la presa a mare e lo scarico, volendolo ripristinare ho bisogno di qualche delucidazione su come va fissato. Se gentilmente qualcuno mi può inviare una foto con il sistema di fissaggio od almeno su quale supporto va avvitato....
Grazie

WC chimico = + sicurezza, - pensieri; + ecologia; + risparmio = si dorme meglio la notte.

Anch'io ho la cabina unica ,se vai a vedere le foto del Merien nel censimento puoi vedere come l'ho istallato pero' devo dirti che praticamente non l'ho mai usato.Inoltre ho saputo ,correggetemi se sbaglio , che non e' possibile percorrere zone tipo parchi senza avere il deposito x liquami .Pertanto oggi non lo installaerei piu' e mi procurerei un wc di quelli tipo BI POT in uso dai campeggiatori molto versatili leggeri facilmente smontabili e trasportabili .Anche perche' mi sembra assurdo dotare il Piviere di un serbatoio :fossa biologica " da portarmi dietro magari mezzo pieno e occupare uno spazio altrimenti usabile per una buona riserva di "Brunello di Montalcino".

Mi sono dimenticato di dirti che le foto le trovi negli articoli tecnici "Piviere 6,14 di m 7 ...di mario" .Inoltre riguardo l'articolo "Fritto mistico" del giornalino ,quando non era ancora obbligatorio avere a bordo il serbatoio x i liquami ,ho volutamente non descrivere cosa galleggiasse in Giglio porto in quella occasione !! CIAO A TUTTI.

Mi sono posto questo problema. L'unica soluzione che potrebbe funzionare è il WC marino proposto dalla Raske & van de meyde, è nel catalogo di Spray. Ha un serbatoio che si integra perfettamente con il WC con ingombro minimo. Comunque, sto benedetto WC va fissato sul fondo in VTR della barca o avvitato su una staffa in legno. Tenete conto che l'interno della mia è completamente nudo, a parte i traversini per il paiolo.

A parità d'ingombro e peso ritengo saggio stivare Brunello di Montalcino in luogo di liquidi diversi.
Se volete vi racconto come risolvevo il problema sul lago (soluzione valida anche in mare)...

Spiegazione please!

Sopra c'è il riferimento dell'accrocchio al quale mi riferivo....

Ciao fulvio..
io lo so come esemplarmente hai risolto il problema al lago.. non anticiperò!

Risotti, limonate ecc.?

Intanto devi avere il paiolo avvitato sui longheroni su cui poggia, poi sopra il paiolo in modo molto semplice fissi il wc che è già predisposto per il fissaggio. Il Piviere montava il wc modello IONIO della ditta ORVEA che era particolarmente basso e quindi adatto all'alloggiamento nella V tra le cuccette. Il tutto è poi ricoperto da una specie di sportello a due pezzi incernierati. Il wc suddetto costa un botto se lo fanno ancora...personalmente ritengo molto utile un chimico da usare con parsimonia solo per...impieghi pesanti.
Per il resto c'è la soluzione dettata dalla filosofia del Piviere: il SECCHIO!!!
Nei porti è vietato l'uso del wc marino

P.S. che argomento di merda!!!!

Per quanto ho sentito dire,in ordine di igiene decrescente la classifica e' la seguente:
1) wc " a secco"; (se ne trovano diversi esempi sui siti francesi)
2) wc chimico;
3) wc nautico;
Personalmente ho un wc chimico che reputo molto igienico ed utile anche se si utilizza la barca come day-sailer. Un suggerimento importante: per evitare i cattivi odori il segreto sta nel riempire il serbatoio con acqua dolce e non con acqua di mare. Quest'ultima infatti sembra contenga microrganismi difficilmente eliminabili che generano per appunto detti odori.
Per lo stesso motivo il wc marino, soprattutto dopo un po' di tempo, produce cattivi odori (cosi' ho sentito e letto da parecchie fonti).

BV

Quindi, mi consigliate di chiudere presa a mare e scarico ed installare un wc chimico.....

C'è da dire che , al largo durante le navigazioni, il wc marino è indubbiamente più pratico del chimico.
E' nei porti che si pone il problema dove però generalmente esistono bagni pubblici.
Valuta un pò tu.....ciao

Ciao Francesco, grazie per non aver anticipato le mie 'rivelazioni' :)

In porto è ovvio che ci si appoggi ai servizi presenti e non solo per quello; se a distanza ragionevole si trova un segno di civiltà come un bar ristorante non è difficile, oltre a mangiar bene con ciò che ne consegue, anche farsi una doccia calda, tanto per dire. In generale a terra, anche e soprattutto in lande desolate, il problema-bagno si risolve secondo natura e circostanze.

Ritengo improbabile che il problema si ponga in navigazione a breve distanza dalla costa ovvero in vista di curiosi vari; infatti, prima di salire in barca, così come ognuno cura di selezionare e caricare solo l'indispensabile propria dotazione personale a bordo, ognuno curerà di scaricare cose altrettanto personali ma che indispensabili non sono.

Ciò premesso, avrete notato che il nostro Piviere è dotato di una poppa che, secondo i vari allestimenti, di solito consente di protendere verso l'infinito non solo il fuoribordo ma anche altri nostri accessori, quale che sia il loro genere e quale che sia la rispettiva collocazione. Unica controindicazione: il vento in poppa.

Naturalmente è possibile anche posare i piedi sulle panche del pozzetto e sedersi opportunamente a lato del winch protendendo quanto occorra e mettendosi in sicurezza, secondo i casi e i venti.

I meno atletici / le meno atletiche potranno secernere liquidi direttamente e comodamente del pozzetto autovuotante, avendo l'accortezza di portarsi in prossimità degli ombrinali. Un paio di secchi d'acqua di mare riporteranno l'ambiente all'originale splendore e naturale profumazione, consentendo financo una sommaria abluzione.

I fortunati possessori di Piviere a deriva mobile hanno un'altra possibilità, preziosa nei porti o in caso di pioggia. Un robusto imbuto di plastica, incastrato temporaneamente nella cassa di deriva, suggerisce da sè l'uso cui è preposto ed è adatto non solo a grandi e piccini, ma anche alle signore. Chi non lo crede, provi.

Ovvio che sia indispensabile a bordo il Secchio di Plastica Robusta, dotato di due o tre metri di cimetta per prendere acqua di mare e lavarlo. Serve a molti scopi a bordo ma riguardo al tema trattato l'uso è intuitivo; si abbia l'accortezza di sceglierlo ben robusto, di materiale plastico non fragile e fatto in modo che sedercisi sopra sia confortevole.

Il secchio come wc ben si adatta agli usi più impegnativi, in cabina e nel pozzetto; unico limite la sua capacità.

Istruzioni per l'uso.

1) Mettere nel secchio uno o meglio due o tre sacchetti di plastica uno nell'altro; ovvio che dovranno essere biodegradabili, vanno benissimo alcuni tipi di sacchetti della spesa che a tale scopo dovranno essere tenuti a bordo, nuovi e senza micro o macro buchi;

2) Mettere nel secchio insacchettato un grosso ciottolo di fiume arrotondato o in mancanza qualcosa del genere, non incompatibile con l'ambiente e privo di spigoli, ovvio che anche tali reperti -che saranno a perdere- dovranno essere stivati in precedenza in numero adeguato;

3) Mettere nel secchio insacchettato e appesantito ciò che in quel momento più desiderate metterci, con tutti gli accessori conseguenti;

4) Legare il sacchetto avendo l'accortezza di non chiuderlo ermeticamente, in modo che l'aria possa sfuggire;

5) Gettarlo a mare. Sì, dico proprio gettarlo a mare, senza vergogna, in quanto andrà a picco col suo prezioso naturale contenuto e la Natura farà il suo naturale corso su di esso e sul sacchetto biodegradabile.

Ho detto.

Tutte ottime soluzioni; geniali e molto funzionali.

...........ma.......

....io, con te, sulla tua barca, non verrò mai senza scarpe!!!

(SCHERZO)


Saluti, Giovanni

Il racconto di Fulvio è un vero esercizio di stile!

Mi sembra rispondere in pieno alla "filosofia piviere"

La mia prima esperienza in barca fu il "giro delle cicladi" a bordo di un Comet 11. Eravamo in otto a bordo e già dal primo giorno il bagno si otturò. Il nostro comandante (era l'amico con più esperienza e con patente nautica) ci obbligò per i rimanenti 15 giorni a calarci a poppa aggrappati alla scaletta garantendo la privacy.
Ancora oggi, girano foto ricattatorie di qualcuno oggi ormai adulto appeso a filo del mare...

Sul Vahinè c'è il wc marino, credo quello originale; era mia intenzione ripristinarne il funzionamento, ma dopo aver letto i vs consigli penso che il wc chimico sia una buona scelta. Lo rimuovero'....

Salve,
riprendo da un vecchio post.
Concordando con quanto sostiene Mario dd.tt., vorrei ripristinare il wc chimico nel mio Piviere 660, togliendo il wc chimico che ho attualmente; il primo infatti mi pare più pratico in navigazione (in porto non serve) e inoltre si installa più a prua (e sul gradino apposito) del secondo favorendo l'abitabilità dell'angusto loco.
Ma non so che modello scegliere, se manuale o elettrico, e di quale marca. Qualcuno ha suggerimenti in proposito? Grazie.
Mario G.

...e io che pensavo che il fondo del Trasimeno fosse naturalmente fangoso...altro che fango !
cmq solo una domanda: ma il metodo "sasso" non comporta caricarsi di troppo peso "strano" a bordo?

scusate nel mio precedente messaggio scritto wc chimico quando volevo scrivere wc nautico:
Ripeto: vorrei ripristinare il wc nautico al posto del wc chimico che ho attualmente installato.
Ritengo infatti che il primo sia più pratico ed efficiente del secondo in navigazione (in porto non serve) ma non so quale scegliere.
Grazie.
MG

Sempre caro mi fu questo Pivier, con l'armo aurico,
con questa vela, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma bevendo e mangiando, interminati
pasti, innaffiati di vinello, tra sovrumani
abboffi, nella profondissima quïete,
cullato dal pensier mi fingo, ove per poco
il corpo si spaura. E come il ventre
odo stormir tra queste onde, io quello
infinito silenzio, con questo gorgogliar di pancia
vo risvegliando: e mi sovvien il rumoroso richiamo
al forte bisogno sopraggiunto,
e le molte espressioni, e la presente, inaspettata
e viva, e il suon di lei, di cotanta necessità..è ambasciatrice...
...Così in questa immensità...
s'impegna il corpo mio mio:
e ...l'oltrebordo defecar... m'è dolce in questo mare.

E fai bene, un bel Wc nautico da usare al largo per me è la soluzione migliore. Forse nel 660 entra anche un modello elettrico (credo sia un problema di altezza).
Un paio di modelli puoi vederli da Diego Pasquini in via delle gomene (darsena) a Fiumicino.

P.S.Le signore adorano il wc elettrico altro che sistema piviere...

speravo che mi rispondessi tu, Mario ddtt: grazie.
leggevo, anche in altri siti, sulla questione del wc nautico, tante perplessità legate alla possibilità di imbarcare acqua dalle prese a mare; ma è veramente così rischioso e frequente? Tra l'altro mi pare che, nel mio Piviere, a mare ho il solo scarico delle acque luride; mentre mi pare di ricordare (ma devo controllare meglio) che, sul la presa delle acque chiare non sia da mare ma dalla sacca di acqua presente sotto il gavone di sinistra.

Le prese a mare devono essere due, una per lo scarico +grande ed una per l'imbarco dell'acqua di mare più piccola. . Il problema, se si pone, è sempre legato alle fascette ed ai tubi di giunzione.
Tu Viaggia sempre con le saracinesche chiuse e aprile solo al momento del "bisogno".
La CBS montava delle saracinesche con "manettino" ti consiglio di cambiarle. Usa delle buone saracinesche a sfera. Non avrai problemi.
Concludo.
Permettimi di dirti che tutto il resto che leggi qua e la , è TEORIA possibilistica (se così si può chiamare).
Le cose vanno controllate periodicamente.