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domanda pervenuta via mail di Paolo (05/10/2008 20:14:58)

Ho recentemente acquistato un Piviere 614 del 1977 con deriva fissa a bulbo. All'interno è presente un "piedritto" (è il termine giusto? ) che sembra essere regolabile mediante una filettature a vite, in pratica è cosituito da un tubo clilindrico con all'interno un altro tubo avvitato.-
Chiedo: a che serve?
è una "rabberciatura" di precedenti proprietari per correggere il cedimento della tuga?
grazie per la Vs risposte.

Paolo da Viareggio
dottpmgiorgi@andrologia.org
di Pino (05/10/2008 20:30:41)

Mai vista una cosa simile, però dovrebbe funzionare!
E' censito? di Pino (05/10/2008 20:32:11)

Il tuo Piviere è censito? Se no, fallo subito!!!
Buon Vento
è censito di paolo (06/10/2008 09:27:45) dottpmgiorgi@hotmail.com

E' censito ma da pochi giorni ne sono proprietario; si trova al molo di Viareggio e si chiama "Vahine'". Appena è "ripulito" scatto qualche foto e le metto on line. Proprio sabato un amico velista mi diceva che è una struttura di rinforzo di derivazione edilizia. E' bruttina e rende poco agevole andare nel bagnetto di prua, pero' è ben solida. Il precedente proprietario mi ha detto che c'è sempre stata e lui ha posseduto la barca per 12 anni . Non c'è alcuna targhetta ( piviere numero?) e il documento RINA riporta la data del 1977 ed indica la lunghezza ft in mt 6.30 (mi chiedo é un 6.14? un 6.60? boh... nel 1977 dovrebbero essere stati costruiti 6.60...)

Grazie per la vs preziosa collaborazione
di Pino (06/10/2008 10:23:06)

Ho visto, la dichiarazione RINA che hai indicato è quella cartacea;
il Piviere è un 6,14 Bulbo;
la dichiarazione RINA indicata nel censimento è quella della targhetta di ottone, che se tu non hai va lasciata vuota, se è veramente del 1977 dovrebbe essee un numero vicino al 170/180.
Hai il nome del o dei vecchio/i proprietario/i? Ed eventualmente il nome se fosse diverso?
Accato al tuo nome che mettiamo, Pisa?
Buon Vento, Pino
di Fulvio (06/10/2008 11:22:01)

Avevo già visto e fotografato il Vahinè nel canale Burlamacco... Complimenti Paolo, magari se resti sul posto ormeggia un po' largo, lasciami un posticino, forse tra qualche mese arrivo anch'io...
Scusa, forse ho capito male, ma cosa intendi con 'cedimento della tuga'? Non sarà che stai parlando del supporto dell'albero?
oblo ' piviere!!!! di Paolo (10/10/2008 09:00:35) dottpmgiorgi@andrologia.org

Per Pino, metti Viareggio accanto al mio nome. Il "piedritto": in pratica è un rinforzo di derivazione edilizia. Lo lascio in sede cosi' com'è per ora. Ho un grosso problema con gli oblo' che sono bloccati dal sale e dalla corrosione; le manigliette si sbriciolano a toccarle e le guarnizioni sono vetrificate. Non riesco nemmeno a smontarle perchè mi si rompono tra le mani. Qualcuno sa dirmi qualcosa? le guarnizioni si ritrovano? oblo' completi di quella misura? le manigliette? ....gli ormeggi all banchina del molo sono impossibili da aggiungere e le barche che sono li', ci sono da anni in uno strano regime di ormeggio provvisorio consentito dalla Capitaneria rinnovabile di 3 mesi in 3 mesi... portare la barca in cantiere per qualche settimana puo' voler dire trovarsi senza piu' ormeggio e a Viareggio la situazione ormeggi è piu' che satura ed anche costosa!!
grazie a tutti per le informazioni che saprete darmi. buon vento!!!
di Fulvio (10/10/2008 17:48:02)

Anni fa, una ventina d'anni fa, ho smontato tutto per revisione e ho perso le manigliette, anzi pardon le castagnole, degli oblò.
Le avevo messe in una cassetta che mi hanno rubato, insieme alla base dell'albero. Per la base dell'albero, sono andato da Canclini e mi ha dato l'ultima che gli era rimasta se ben ricordo; per le castagnole niente da fare. Pare che quegli oblò "non siano più prodotti", e questa è una frase sentita vent'anni fa.
E' stata la volta buona che mi sono comprato un tornietto da banco e mi sono fabbricato delle castagnole in bronzo e inox completamente diverse dalle originali nell'aspetto, ma efficaci.
Guarnizioni: niente da fare, e comunque anche nuove sarebbero 'dure' per un oblò così piccolo. Io ho tolto le vecchie guarnizioni in gomma trafilata e anche la piccola cornice di fusione di alluminio che le teneva in sede; dopo una bella pulizia (e se ben ricordo un ottimo incollaggio del vetro sul corpo mobile dell'oblò) ho incollato semplicemente, con buona colla cianoacrilica, una guarnizione di sezione rettangolare in neoprene (a cellula chiusa) di 15x20mm. Morbida ed ermetica. E'anche aumentata un poco la luce utile a oblò chiuso.
Con l'occasione ho rovesciato gli oblò, mettendo la cerniera in basso e le castagnole in alto: in questo modo la tenuta all'acqua piovana diventa perfetta in quanto nel lato basso, ovvero quello dove l'acqua infiltra e ristagna, la guarnizione si comprime meglio e di più che sul lato castagnole, dato che ovviamente si ha leva favorevole chiudendo l'oblò. Inoltre l'oblò aperto totalmente si ribalta in basso per gravità e così resta spalancato, mentre prima dovevo trattenerlo contro il soffitto della cabina in modi fantasiosi. E se lo voglio aprire solo un pochino per far passare l'aria, le castagnole allentate opportunamente lasciano un cm di aria in alto mentre in basso la guarnizione lavora ancora e l'eventuale pioggerella non entra.
Ad ogni modo, prima di tutto direi che dovresti irrorare opportunamente le parti bloccate e ossidate con CRC 6-66 (quello verde) che è un prodotto miracoloso.
Grazie di Paolo (10/10/2008 21:38:26) dottpmgiorgi@andrologia.org

Grazie Fulvio per la tua rapida e competente risposta ; seguiro ' i tuoi consigli e poi vi riferisco.....Grazie ancora
di Francesco(Salsedine) (10/10/2008 23:27:00) forleonte@gmail.com

Ciao Paolo,
sono felice che la gloriosa Vahinè venga riarmata.
Vahinè è un classico del Burlamacco, è la da anni. Fino a poco tempo fa si trovava vicino al ponte girevole verso i monti. Quando comprai Salsedine che all'epoca era ormeggiata alla Madonnina Vahinè era un bella sana in quanto a stato della coperta. Avevo cercato di contattarne l'armatore per trattare l'acquisto. Il mio Piviere all'epoca era un po' più scalcinato, poi purtroppo negli anni Vahinè è rimasta abbandonata.

Anche Salsedine ha un puntone, il piedritto come lo chiami te. Appoggiato nella vetroresina sovrastante la fusione del bulbo, il tubo in acciaio inox prosegue con un breve vitone vicino alla coperta. Fra tubo e vitone un collare dotato di due leve svitabili funge da dado consentendo di regolare la pressione del puntone sulla coperta. E' una cosa ben fatta, certamente utile. Ho sempre creduto fosse stato messo lì dalla cbs stessa.

Sono passato dal burlamacco martedì scorso. Ho notato che la barca è esattamente come sempre. Buon lavoro, per qualsiasi consiglio puoi contattarmi
X Francesco salsedine4 di Pino (11/10/2008 09:11:47)

Ciao e ben tornato!
Il puntone che era ne L'Armata Brancaleone, il Piviere n° 125, non scaricava direttamente sul bulbo, ma su una struttura in legno staccata dal bulbo.
Sei sicuro che anche su Salsedine non sia così?

Sono mortificato di Pino (11/10/2008 09:13:55)

Scusate, volevo vedere come funzionava il filtro, mi attendevo una impossibilità di invio invece il messaggio è partito lo stesso!
Chi può mi cancella l'ultima parola?
Grazie e scusatemi ancora.
Pino
di fulvio (11/10/2008 10:24:30)

Nessun problema Pino... Mi sembra una parola consentita in questo contesto: voce del verbo cazzare, presente, prima persona.
di Francesco(Salsedine) (12/10/2008 22:02:18) forleonte@gmail.com

Ciao Pino,
avvitato sulla vetroresina sotto la quale sta il bulbo è un tondo in metallo tornito con due diversi diametri: quello maggiore è la superficie di appoggio sulla vtr ed ha dei fori per il passaggio di alcune viti che lo tengono in sede. Superiormente il pezzo presenta un diametro minore che è grosso modo quello interno del puntone inox (che ovviamente è un tubo, vuoto dentro). Ho potuto ispezionarlo qualche volta allentando del tutto il puntone e riuscendolo così a togliere. Il puntone una volta in forza non si muove dalla sede. Non so dirti come siano aggrappate le viti, non mi sono mai sognato di muoverle!

Superiormente la barrettona filettata che esce dal puntone ha una piatta che ne aumenta la superficie di appoggio e che gira rispetto ad essa (un po' come la parte che stringe nelle grosse morse da falegname). In questo modo come è ovvio mentre la barra gira, il pezzo superiore può star solido sul blocco in legno massello spesso circa tre centimetri che appoggia direttamente sulla 'volta' sottocoperta.

Pino, colgo l'occasione per farti gli Auguri da Nonno!
E per essere salito al rango di Armatore di Torakiki!


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