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Il Piviere n° 2 di Mauro Mancini di Pino (13/09/2008 17:56:01)

Ho mandato a Yari la foto di Mauro Mncini e del suo Piviere, da inserire nella pagina del Censimento, allora mi chiedo se qualcuno ha letto il suo libro in cui immagino ci sia il nome della sua barca, così completiamo la scheda.
Pino
di Francesco (Salsedine) (13/09/2008 21:51:20) forleonte@gmail.com

Pino,
il Piviere del Mancini si chiamava Roby. Lo cita in 'Giornate Nere' nel resoconto della sua rocambolesca traversata delle Bocche di Bonifacio
di Gabriele (14/09/2008 09:17:53) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Battuto sul tempo da Francesco.

Nel libro ad un certo punto Mancini dice:
La vela è un'altra cosa e per essere vela deve essere totale, umile, permanente donazione alla natura.
Donazione al vento, o alle bonacce, alla burrasca come alla brezza delicata e portante, della barca e di noi che ci siamo sopra.

Il libro si chiude con questo paragrafo:

Il mare di casa, lo specchio di mare solcato in barchetta a vela, può dare la gioia sterminata di un oceano. Può anche provocare lo stesso grado di paura. Si annega in due metri d'acqua come in Pacifico, il risultato personale è identico. Quattro assi di legno possono dare la felicità di un grande bastimento. Non c'è limite per la fantasia. Quindi non c'è limite alle nostre insufficienze. Siamo tutti - dai solitari degli Oceani a noi Poveri Cristi - piccoli uomini che, ognuno con la propria riserva di valori, desideriamo un colloquio e quindi una misura con il mistero, l'improbabilità, la forza della Natura.
Che è una candida e disinteressata maniera di pregare.

***
Finito di stampare il 19 gennaio 1968
Giornate nere - 12 storie di mare raccolte da Mauro Mancini
Ed. Il Tagliamare
di Pino (14/09/2008 09:50:15)

Ma ROBY non era il n° 1, quello del giornalista Stancapiano?
forse si chiamava semplicemente Piviere di Gabriele (14/09/2008 10:33:45) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

parola torna indietro.

Nel racconto si cita Roby più volte ma è il nome della moglie.

La barca era il mio "Piviere" e da una settimana io e mia moglie, Roby, stavamo felicemente veleggiando lungo la costa nord della Sardegna... ...Il "Piviere" è una delle mie più care creature perchè è nato da un mio sentimento lungamente maturato, pensato, discusso: creare cioè una piccola barca per due persone, due sole persone che si vogliono bene. Così era nato il "Piviere", con l'aiuto tecnico di un progettista di Livorno che si chiama Aldo Renai.

Pag. 224 Giornate Nere.

Giornate nere. di Alfredo (14/09/2008 10:44:33) vinceland@virgilio.it

Non sono riuscito a trovare una copia di questo libro; nè dall'editore, nè sulle bancarelle dell'usato. Se è bello come penso, bisognerebbe davvero metterlo on line, ovviamente salvo i diritti dell'autore.

Una cosa che ho ricavato da altri testi di Mauro Mancini,è che Sua moglie si Chiamava Roberta. Visto che la barca è considerata dal coniuge, con gelosia, una amante (spesso costosa), trovo carino che in molti casi l'armatore chiami la propria, piccola, imbarcazione con lo stesso nome, magari un vezzeggiativo, con cui chiama la propria compagna. Così amante e moglie coincidono.

Oddio, che ho detto!...
Spero di non causare liti in famiglia.


Ciao a tutti

Alfredo
di luigi (15/09/2008 14:42:08) luigi_papetti@yahoo.it

Nel corso del secondo raduno, parlando con Gabriele, gli avevo manifetsato l'idea di scrivere tutti insieme un seguito del libro.

Potremmo raccogilere ed organizzare, allo stesso modo di Giornate Nere, una serie di racconti e di esperienze vissute a bordo di piccoli navigli.

Non ricordavo il paragrafo di chiusura di Giornate Nere, ma mi sembra che il messaggio sia attualissimo e sperimentato in prima persona
da ognuno di noi, ciascuno nel suo piccolo...

Luigi
iniziativa inteessante di Alfredo (15/09/2008 16:21:45) vinceland@virgilio.it

E' una inziativa che mi piace, che presuppone diverse attività individuali e una minima collettiva per raccogliere il tutto e dargli un senso di percorso comune.

Aggiungo che tutto quello che viene scritto sui piccoli cabinati da crociera,che sia esperienza personale, tecnica o didattica, aiuta sicuramente a far pensare alla piccola nautica come una cosa che si può fare con tranquillità e con soddisfazione, senza poi impegnarsi pesantemente da un punto di vista economico o fisico.
Lo stesso discorso può valere per la bozza di manuale per strappare la propria famiglia da sdraio e ombrellone.
E' un testo che deve essere un poco corretto, ma che poi vorrei inviare a te e a chiunque voglia metterci un contributo.
Un lavoro collettivo, insomma.(Sturm und drang)

A presto

Alfredo
Giornate Bianche di luigi (15/09/2008 17:12:08)

Ho omesso di dire che nella mia testa il seguito di Giornate Nere poteva essere....Giornate Bianche, ovvero non necessariamente racconti di disavventure ma di storie positive di amore col mare...
di Gabriele (15/09/2008 17:39:06) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Per chi si volesse cimentare nella proposta lanciata da Luigi, riporto la premessa del già citato libro.
Credo non ci sia miglior viatico.

La felicità in mare consiste nel tornare ingenui.
Gli errori che si compiono da principio non sono errori, sono momenti della riscoperta del mondo, come se qualcuno avendoci tolta la parola, la possibilità di camminare e di vedere, ci imponesse da capo la dura lezione del nascere.
Paura, amore, gioia, fiducia spuntano dal niente come per i bambini, e sono sentimenti intensissimi, provati per la prima volta.
La storia è tutta qui.
Con gli anni verranno la sapienza, la conoscenza, la logica nautica, le soddisfazioni delle grandi regate, le crociere perfette e lunghissime.
Ma la gioia di quei primi strampalati tentativi non torna più, è un'epoca giovane, irripetibile, perduta, fortunata. Proprio come il mito degli anni verdi. Con la differenza che in mare se cominci a cinquanta sei ragazzo a cinquant'anni e appena adulto a cento.
Qui l'anagrafe non conta, si è tutti ingaggiati ad armi pari qualunque sia il momento in cui uno decide di farsi avanti…

… il mare non è né giovinezza né vecchiaia, è armonia, equilibrio di tutto.
di giovanni (16/09/2008 02:29:18)

Andare in barca e fare esperienza di mare è soprattutto, per me, un viaggio all'interno di se stessi, avere l'opportunità di ascoltarsi.
Condivido, pienamente, fortemente, visceralmente quanto sopra scritto e quanto detto da Mauro Mancini.
Spero solo di riuscire a trasmettere questo amore ai miei figli; è l'unico vero valore a cui tengo.
Giovanni
Tra bianco e nero di Francesco (16/09/2008 09:59:57) francescolenzi@tele2.it

Bellissima idea quella di scrivere un libro che si ispiri alla filosofia e al pensiero di Mauro Mancini, nonché al suo Piviere. E' la prima cosa, e forse la più importante, che varrebbe la pena di fare dal punto di vista culturale e divulgativo. Complimenti! Per quanto riguarda il titolo magari verrà scrivendolo, anche perché tra il bianco e il nero c'è sempre il verde dei nostri mari e l'azzurro del cielo.
di Francesco (Salsedine) (17/09/2008 13:25:48) forleonte@gmail.com

Quel libro come Gabriele sa benissimo è stata fonte di autentica ispirazione quando comprai Salsedine.
Trovai espresso in parole semplici quello che speravo avrei ricavato nei fatti dall'esperienza su un Piviere -barca che avevo conosciuto prima di collegarla al Mancini di cui sono vecchio Fan- ovvero andare lontano, anche solo con la fantasia, su un mezzo piccolo, 'inadeguato': questa mi sembrava la formula perfetta per stimolare la passione per il mare e viverlo a pelle.

Bella l'idea Luigi, direi che una versione on-line, magari impaginata in bel pdf per chi vorrà stamparla sarà un progetto fattibile a breve e con soddisfazione.

Curiosità:
la chiameremmo combinazione se non si fosse arrivati tardi. Fino al 31Agosto era in corso un premio letterario dedicato al Mauro indetto se non sbaglio da Nistri Lischi (il vecchio editore dei Navigare Lungocosta, l'attuale è Class Editori). Non ne trovo più traccia on-line per proporvi un link. L'oggetto da sottoporre entro la suddetta data era un manoscritto che avesse come soggetto qualcosa se non sbaglio di 'pratico interesse' nell'ambito nautico e ovviamente inedito.
PREMIO LETTERARIO MAURO MANCINI 2008 di Francesco (Salsedine) (18/09/2008 21:14:53) forleonte@gmail.com

Gabriele,
come da chiacchierata pomeridiana (con bellissimo sottofondo di parco) il Giornalino Nautico è riemerso da una scrivania affollata da fine Estate e con esso il link del bando. Eccolo:

http://www.iltagliamare.it/pmancini2008_%20regolamento.pdf
nistri-lischi di Alfredo (18/09/2008 21:38:09) vinceland@virgilio.it

.....Solo che nel frattempo la collana "il tagliamare" è stata ceduta. Non ho nessuna notizia di vincitori o premiazioni del bando di concorso 2008. E cosa più importante, non sappiamo se, ad un aumento dei distributori della collana (c'è anche l'editrice incontri nautici, quella di Bolina) seguirà anche il rilancio della collana stessa. Il bando di concorso veniva fatto da qualche anno ed il testo del vincitore veniva pubblicato.

Non so' altro, penso solo che manchi, da troppo tempo, un libro qualsiasi, di un editore qualsiasi, che abbia a che fare con la piccola nautica. Al massimo ci sono state ristampe di libri scritti oltre trenta anni fà. Ecco perchè mi piacerebbe sapere se c'è un libraio interessato.
Noi, tutto sommato, siamo interessanti, favoriti anche dal "niente" che c'è adesso nel settore.



Ciao a tutti

Alfredo
cercando di Alfredo (18/09/2008 22:00:03) vinceland@virgilio.it

Cercando su internet ho trovato questo:

http://www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it 2008-02-14SPORT LA NAZIONE

IL PREMIO MANCINI A Mauro con la vela nel cuore
#Torna il concorso dedicato al nostro collega scomparso in mare nel ’78

di ANTONIO FULVI
— LIVORNO —
AMAVA il mare più della sua stessa vita. E il mare se l’è preso trent'anni fa, in quel tristemente celebre naufragio con Ambrogio Fogar presso le Falkland che tante polemiche ha lasciato. Ma anche a trent’anni di distanza, Mauro Mancini vive nei suoi libri, in particolare per i manuali della collana Il tagliamare (i Navigare lungocosta) che amava disegnare personalmente, corredandoli di centinaia di piccole indicazioni utili: fondali buoni per ancorare; correnti quasi sconosciute, ridossi sicuri, giri di vento pericolosi.

UN PATRIMONIO che non è andato disperso grazie a Luciano Lischi, il suo storico editore ed amico; e da due anni grazie a Paolo Panerai di Class Editori, altro grande amico di Mauro che ha rilevato e rilanciato la collana, mantenendone l’anima, che è tutta in funzione di chi vuol navigare davvero. Magari lungocosta, magari per un solo week-end: ma navigare con le barche, piccole e grandi che siano, e non solo con la fantasia. Come Mancini insegnava già negli anni ‘70 e come voleva insegnare buttandosi nell’avventura con il "Surprise". Il "Surprise" con Mancini e Fogar naufragò il 4 aprile 1978 mentre, costeggiando l’Argentina, puntava su Capo Horn. I due andarono alla deriva su una zattera gonfiabile per settimane. Quando li recuperò un cargo, entrambi erano allo stremo. Fogar sopravvisse, Mancini non ce la fece. Se l’era preso un mare tanto diverso dal suo Mediterraneo, un mare nemico, estraneo. Ma sempre mare.

DA ALLORA gli amici hanno rispettato la decisione di dedicare alla memoria di Mauro Mancini, scrittore ma anche giornalista della nostra testata, un premio letterario, che quest’anno arriva alla terza edizione. E’ finalizzato a premiare manoscritti inediti di non oltre 150 cartelle, che siano configurati come manuali di pratica utilità per la nautica da diporto.Il bando può essere scaricato sul sito www.iltagliamare.it e mette in gara un premio di 3mila euro più la pubblicazione nella collana. Le due precedenti edizioni del concorso sono state vinte da un manuale di navigazione strumentale e da uno di comportamento a bordo.

IL TERMINE di invio dei manoscritti scade il 29 di questo mese. La giuria avrà due mesi per vagliare la qualità dei testi e decidere il vincitore. La cerimonia di consegna è prevista nell’ambito del trofeo Accademia Navale di Livorno a fine aprile: una grande festa della vela ormai a livello internazionale, che si articola anche su una serie di regate, ma da anni ormai ha in parallelo un "Villaggio della vela" totalmente dedicato ai giovani che vogliono avvicinarsi al mare, con eventi culturali, dibattiti, pubblicazioni e visite guidate di scolaresche. Tutto perché questo nostro paese molto di santi e poco di navigatori, si avvicini un po’ più a quel mare che Mancini tanto amava.#

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