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vela popolare di alfredo (18/08/2008 21:39:54) vinceland@virgilio.it

Mi è capitato di leggere su una rivista di vela, un’intervista ad un agente rappresentante di un cantiere navale estero. Sulle caratteristiche della propria clientela, l’intervistato ha detto che ormai una buona parte degli acquirenti di barche ha bisogno, dopo l’acquisto di un periodo di assistenza;
in sostanza gli viene insegnato a portare il mezzo che ha comprato.

Cioè un tizio si procura un giocattolo che costa centinaia di migliaia di euro e non sa andare a vela.
Fin qui niente di insolito. Magari fra due anni gli viene a noia e passa alle automobili d’epoca.

Quello che mi ha stupito è la spiegazione: la vela è diventata molto “popolare” per cui molti clienti vengono dal charter. Quello che mi scandalizza l’uso del termine “popolare” per indicare, se non ho capito male, chi non ha fatto la normale e “salutare” esperienza di pratica velica, cioè, la prova un barchino con un amico capace, la frequentazione di un corso di vela, la navigazione su piccole derive, poi sui microcabinati con qualche tratto costiero e poi, pian piano si arriva ad avere la competenza per acquistare la prima barca.
La competenza prima e i soldi poi .
Evidentemente quello di cui sto parlando è d’elite, non popolare.
Popolare è fare costosi charter, e poi staccare assegni dall’agente che fa un servizio completo, patente nautica compresa. Boh? Così non si diffonde la piccola nautica, ma sela grande è solo status symbol o capriccio, non credo che abbia poi un grande e luminoso futuro.
Meglio la piccola nautica, magari carrellabile, secondo questi signori non è neanche popolare.

Sarà da ricchi allora; almeno nel buon gusto.

Saluti

Alfredo
Vela popolare di Giovanni (19/08/2008 19:05:42)

Cosa dire se non sottoscrivere quello che hai appena affermato; io continuo a guardare le foto del solitudo di Franco Bechini e la sua essenzialità mi trasmette delle emozioni fortissime.
Non ci sono aggeggi che costano un monte di soldi e che spesso fanno solo scena ma un'attrezzatura che dire spartana è dire poco; niente è ostentato e tutto è funzionale.
Tutto questo lascia intendere che si vive il mare partendo dal basso,imparando a conoscerlo e a rispettarlo, sapendo che cosa si affronta ( o forse è un personaggio solo eclettico?).
Comunque, rischiando di essere ripetitivo, io preferisco questo tipo di vela, essenzial, spartana, più a contatto con la natura che vissuta sui famosi"camper galleggianti": comunque ognuno la intende come vuole e tutti i gusti sono giustificat; l'importante è non mettere la sicurezza in secondo piano. Ad ognuno, poi, interpretarla come meglio crede e può(in termini finanziari, intendo).
Ciao, Giovanni

P.S.ma tu, Alfredo, Franco Bechini lo conosci personalmente? che tipo é?
franco bechini di Alfredo (20/08/2008 15:29:23) vinceland@virgilio.it

Non posso dire di aver conosciuto personalmente il giornalista Franco Bechini. Con lui ho avuto uno scambio di lettere e una telefonata, il tutto alcuni anni fa. Per molto tempo ho comprato la rivista “nautica” solo per leggere i suoi articoli. Di campi boe, porti verdi e di nautica carrellabile, avevo sentito parlare solo da lui, ed oltre ad ammirarlo come giornalista attento, e tecnico giuridico preparato , ho sempre pensato a Bechini come un amante sincero della libertà di muoversi lungo le coste, sempre in lotta con i mille soprusi mediovali di questo paese di guelfi e ghibellini, ma soprattutto di gabellatori, che cercano di farti pagare come se fosse un diritto privato quello che è pubblico e quindi già tuo. Franco Bechini è morto il 22 giugno di quest’anno, a 71 anni, Il Suo sito per ora è in vita. Ho un quaderno in cui conservo i suoi articoli più interessanti per me. Alcuni mi hanno convinto a fare “veliero & carrello".

Credo che gli sarebbe piaciuto che qualcuno portasse avanti le sue idee, che poi sono le stesse del nostro circuito della piccola nautica.

Chissà che non sia possibile.

A me francamente piacerebbe.

Ciao,

Alfredo
Franco Bechini di Giovanni (21/08/2008 18:20:09)

Mi dispiace molto di non aver avuto il modo di conoscere una persona così; credo che questo genere di "vecchi" andrebbero ben più "sfruttati" per la loro capacità di raccontarci le cose, consigliarci e istruirci con il loro grande bagaglio colturale.
Sarebbe molto bello inserire, sul tuo o su questo sito, tutti gli articoli che hai tenuto da parte, scannerizzandoli e creando una sorta di piccola biblioteca, facilmente e gratuitamente fruibile da tutti. Gli articoli più interessanti potrebbero essere, poi, messi in evidenza e posti all'attenzione degli altri, magari quelli che trattano prevalentemente della piccola nautica e di quella carrellabile; pensiamoci.
Ti ringrazio, Alfredo. Giovanni


P.S.........a me Francesco(Salsedine) mi fa sempre più invidia!!!!(scherzo)
Franco Bechini di Francesco (25/08/2008 15:51:16) francescolenzi@tele2.it

Mi di spiace molto per Franco Bechini, l'avevo contattato alcuni mesi fa, e anche se non lo conoscevo, lui gentilmente mi aveva risposto. Si è persa una persona vera in un mondo di apparenze.


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