- Il Forum del Piviere e del Circuito piccola nautica - Il nuovo forum

Grave crisi idrica al Trasimeno di Francesco (04/08/2008 21:37:58) francescolenzi@tele2.it

Nell'impotenza generale e nell'incapacità e indolenza degli amministratori pubblici sembra che il Trasimeno stia per chiudere "bottega" per mancanza di acqua. D'altro canto, viste le manette che sono scattate negli ultimi mesi nella Provincia di Perugia, in tutto questo tempo chi doveva preoccuparsi di fare qualcosa aveva ben altro a cui pensare.
Ho la soluzione!! di Giovanni (05/08/2008 13:23:07)

Da un po' di tempo, visto che non posso costruire niente di importante, a parte la vela per il mio x4, sto pensando a come realizzare un carro a vela artigianale.
con un po di pazienza, una volta esaurita tutta l'acqua a disposizione e alzato tutte le derive al loro massimo possibile, se dovremo lasciare all'ormeggio i nostri barchini,ecco una soluzione per poter continuare le nostre veleggiate!!
Saluti, Giovanni
...circa 100 anni fà di Francesco (05/08/2008 15:30:23) francescolenzi@tele2.it

Circa 100 anni fa, persone non del tutto diverse da quelle che oggi stanno amministrando i territori del Trasimeno decisero che il lago doveva essere prosciugato per farci delle coltivazioni. Fu solo l'amore e la lungimiranza del marchese Guglielmi, proprietario del bel castello sito sull'isola Maggiore, ad evitare all'ultimo momento quello scempio. A quei tempi il Trasimeno aveva un santo in Paradiso perché il Guglielmi era un senatore, oggi ho l'impressione che non ci sia più niente da fare. Ricordando il bel castello Gugliemi, o villa Isabella come si voglia chiamare, dopo anni di abbandono e distruzione di questo gioiello inestimabile, lasciato all'incuria di sconsiderati, sembra che stia uscendo dall'oblio....ho visto delle impalcature. Dicono che dovrebbero farci un grand hotel. Tra non molto potremo raggiungertlo a piedi. Anche l'isola Polvese, grazie ad un altro privato, il conte Citterio, è potuta rimanere un gioiello di bellezza unica e rara. Anche lì doveva essere restaurato l'ex convento degli olivetani, hanno cominciato ed ora è tutto fermo. Una gran tristezza. Non riesco a capire come la regione Umbria, che non ha sbocchi al mare, possa lasciare un così grande tesoro nel più misero stato di abbandono.
x Francesco di Giovanni (05/08/2008 16:25:55)

Caro Francesco, la mia era solo una battuta (amara battuta)..(ma non per il carro a vela sul quale sto veramente lavorando al progetto).
Capisco benissimo e condivido la tua amarezza quando parli con trasporto di quei posti che ti vedono protagonista con la tua barca e la tua famiglia.
Sempre di più mi accorgo di amare i paesi del nord europa perchè, con le dovute eccezioni, hanno capito che preservare e valorizzare i propri beni, siano essi artistici culturali o ambientali, vuol dire preservare la propria identità, la propria peculiarità (guarda ad esempio una cittadina come Bruges, che ha saputo coniugare e mantenere, accanto alla modernità che la anima, le caratteristiche architettoniche che durante i secoli l'hanno attraversata.
Credo che ognuno si ribellerebbe se qualcuno passando davanti al proprio giardino, ben curato e amorevolmente assistito, buttasse una cartaccia, pisciasse contro la siepe o quant'altro; noi non abbiamo capito che il nostro Paese è il nostro giardino: abbiamo l'obbligo di mantenerlo sempre al meglio per noi, i nostri figli o chi ci viene a trovare (volente o nolente) da paesi stranieri.
Noi italiani, purtroppo, spesso, sappiamo solo riempirci la bocca di grossi paroloni con i quali, da bravi tuttologi, estraiamo dal cilindro rapide e sapienti soluzioni (me compreso!!) oppure sappiamo solo guardare allo stramaledetto dio quattrino e quindi se una cosa mi torna utile, comoda o mi fa guadagnare dei soldi, la fo'; altrimenti...ci penserà qualcu'altro, qualche coglione di ambientalista romantico, sognatore, utopista.
Cazzo!!
...parlando di carri a vela di Francesco (05/08/2008 16:44:05) francescolenzi@tele2.it

Ho visto che in Australia vanno molto quei surf con le tre ruote. Son molto bellini e dovrebbero essere anche divertenti. Ma in Italia ci sono posti dove si potrebbe praticare questo sport...a parte il Trasimeno prosciugato?
Carri a vela di Giovanni (05/08/2008 16:49:32)

Io penso di utilizzarlo durante l'inverno lungo le spiagge della versilia che sono lunghe e abbastanza disabitate e altrimenti su quelle della riviera adriatica,.....in modo da arrivare fino al porto di ancona, trovare un piviere incustodito ed espatriare verso le coste slave.
di Yari (06/08/2008 12:34:15) Yari83_DY@libero.it

Bè abbandonato non credo, però si potrebbe trovare un paio di pivieri, di cui uno ha un proprietario mezzo matto, credo che con una buona proposto si possa convincere per l'opera....
Ciao Giovanni, tutto bene? cosimo? non è ra di riportarlo in barca?
Yari
x Yari di Giovanni (06/08/2008 15:23:20)

La parola giusta era incustodito e proprio al tuo mi riferivo, anche se quello che avevi fotografato, con l'albero in legno e che vendevano era proprio bello.
Cosimo tutto bene; ho provato a fargli fare un'uscita in mare sul Centurion di un mio amico sulle acque davanti a Marina di Grosseto (un paio d'ore in tutto) ed è finita subito a bugliolo!!.
Va beh! L'uscita in mare andava "bagnata" e così speriamo che in futuro non soffra più il mal di mare.
Grazie per l'offerta(tua, di Sergio e di tutti gli altri) spero di poterne fare qualcuna quanto prima perchè la privazione forzata comincia a farsi sentire; tengo duro, però, e aspetto tempi migliori.
Mi dispiace di non avervi salutato prima di partire per le ferie ma non ho avuto veramente il tempo se non per lavorare e durante le tre settimane che sono stato via il mio pensiero costante è andato al forum che non potevo leggere. E' stata la prima cosa che ho fatto domenica alle due di notte quando sono finalmente tornato a casa.
Un saluto e un abbraccio a tutti, Giovanni
carri a vela? che hanno messo i' lucchetto a i' mare? di Alfredo (07/08/2008 20:23:33) vinceland@virgilio.it

E' vero, la mancanza di acqua per fiumi e laghi si sente da un pezzo. Il fiume Cecina, nella zona dove abito, è in secca da anni e alla foce è l'acqua salata che entra dentro e non quella dolce che esce in mare. E' la colpa non è della natura, ma delle attività umane. Tornando alle passione veliche autocostruttive, argomento più allegro, non è che Giovanni pensa di sostituire l'automobile col carro a vela per viaggiare sulla Firenze-mare? no? peccato.
Comunque vedo che Carlo Alberto, il costruttore del Granvento, Fa proseliti. La mia, naturalmente, è solo invidia. Da lunedì sono in ferie, ma per me secchiello e formine; con qualche bella nuotata però. Di barche se ne riparlerà fra un po'.

A presto

Alfredo

Vacanze di Francesco (08/08/2008 12:09:54) francescolenzi@tele2.it

Io parto per Canazei, un pò in ritardo quest'anno, grazie al fratello scout ed ex ministro Fioroni, che ha scaricato tutte le inefficenze della scuola sugli studenti "poco studiosi", o solamente deboli? Come al solito vince il più forte....e il debole soccombe.
Carri a vela e altro.... di Giovanni (08/08/2008 16:20:13)

Eh si, Carlo Alberto è il è il mio più grande pusher di stimoli autocostruttivi e tutte le volte che lo vado a trovare (siamo amici e soci dello stesso circolo nautico) esco da lì sempre ulteriormente motivato ad intraprendere questo percorso in futuro.
Ci sono a giro i soliti discorsi su chi ama andare per mare e su chi ama costruire barche e magari in acqua non ci ha mai messo piede; il mio programma prevederebbe di acquistare una barca di 7/8 m in Olanda, con caratteristiche che ormai tutti voi conoscete anche troppo bene e che non ripeto per non tediare ulteriormente e successivamente, con i figli un po'più grandi, intraprendere questo percorso di autocostruzione che, forse, è più, anzi sicuramente, un viaggio dentro di me, per darmi la possibilità, mentre lavoro di ascoltare i miei pensieri, le mie emozioni, ricercare la voce di persone care che purtroppo non ho più accanto a me.
Potrebbe essere anche lo spunto per fare qualcosa insieme a mio filgio che, nel frattempo sarà diventato più grandicello e forse vorrà accompagnarmi per un po' in questo viaggio.
A prescindere da queste considerazioni un po' "filosoficheggianti", io amo tantissimo tutto ciò che riguarda l'elemento liquido( così ci mettiamo dentro il mare, i laghi e i fiumi) e il vento; diventa quindi per me interessante quello che riguarda la costruzione di vele, di scaafi, la metereoilogia, la sicurezza in mare, la cucina in barca e la conservazione dei cibi senza frigorifero, gli impianti elettrici....tutto.
Quest'anno, mentre con i figli facevo le buche sulla spiaggia di marina di grosseto, con la coda dell'occhio ho iniziato a guardare quelli che, vicino a castiglion della pescaia facevano il kite surf e mi sa che l'anno prossimo si proverà a fare anche quello; l'unica eccezione in tutto questo mare di interessi è legato al wind surf: ho provato anche da giovane....(da più giovane!!) a farlo e assolutamente è una cosa che non mi è piaciuta e mai mi piacerà: incompatibilità totale!
Il discorso del carro a vela nasce dall'aver letto un libro bellissimo e tremendo scritto da Simone Bianchetti intitolato " I colori dell'Oceano"
L'autore del libro, che aveva più o meno la mia età e che è morto qualche anno fa all'eta di 37 aa, racconta la sua esperienza fatta con questi interessantissimi veicoli e che si svolge nei deserti dell'africa; io non intendo certamente imitarlo, la cosa però mi intriga e se riuscirò a fare una cosa decente lo porterò sulle spiagge della versilia, per correre accanto al quel mare d'inverno che così tanto mi piace.


Il Forum del Piviere e del Circuito piccola nautica