Niente da fare, neanche questa volta non sono tornato a casa con la mia barchetta.
Come ho già scritto in altri post, ormai saranno + o - 2 mesi che devo andare a prendere il mio piviere 6.14, ma per un motivo o per l'altro ho sempre dovuto rimandare.
Sabato scorso finalmente sembrava arrivato il weekend giusto, io e luca (amico velista e compagno d'avventura) siamo partiti sabato mattina con il treno da Venezia portandoci dietro tutto il necessario, dalle dotazioni di bordo, a 5 metri di catena, dal secchio con stracci e detersivi al sacco apelo e il fornello da campeggio. Arrivati a Cervignano abbiamo fatto le spese e dopo una sosta in pizzeria, ci siamo fatti venire a prendere da Andrea e suo padre (attuali proprietari) e siamo arrivati in cantiere. Mi avevano avvertito che la barca non erano ancora riusciti ad armarla e che avremmo dovuto farlo insieme quel pomeriggio (in realtà abbiamo fatto quasi tutto io e il mio compare), una sudata terribile. Sulle 16.30 abbiamo messao la barca in acqua, Abbiamo montato il motore, ma questo non andava in moto. Preciso che il motore e del 1977 quindi immaginavo che non sarebbe partito al primo colpo, ma mi era stato assicurato che era stato sempre revisionato,l'ultima volta qualche giorno fa. Ci siamo accorti che il tubicino della benzina era tagliato, e la benziana non arrivava al motore. Una volta cambiato (sempre da noi) abbiamo riprovato, il motore è andato in moto quasi subito, ma piccolo particolare non buttava acqua e quindi surriscaldava. Morale della favola con quel motore non si poteva partire, abbiamo chiesto se ne avevano un'altro da prestarci al meno per andare fino a Venezia, sarebbero poi venuti a prenderlo quando mi portavano l'altro sistemato. Dopo varie telefonate, l'abbiamo trovato, ma una volta montato anche questo aveva problemi, buttava poca acqua e surriscaldava, il meccanico del cantiere mi ha guardato e mi ha detto, io non mi fiderei.
A questo punto abbiamo ripreso i nostri sacchi e siamo ritornati a casa in treno.
Devo dire la verità, che un po' la delusione e un po' le continue scuse da parte dei proprietari che non capendone granchè di barche si sono affidati a un tipo del cantiere (non presente sabato), non sono quasi neanche riuscito ad incazzarmi tanto, ma adesso giuro che sono nero, e sto pensando di rinunciare alla barca, sia perchè il loro non mi sembra un comportamento corretto, sia perchè mi pare che sia destino, tutto rema contro.

Chiedo scusa per lo sfogo ma sono proprio molto, molto amareggiato e deluso.

Molte delle sue leggi sono scritte appositamente per noi.

Ora hai la barca armata, la prossima volta uscirai per il giro di prova verificando tutto, la terza sarà quella buona.

Non mollare.

La vita di mare è così, sempre piena di imprevisti, oggi è il motore, domani il meteo, poi il mare, l'equipaggio e così via, ma in mezzo a tanti problemi (soprattutto all'inizio) quello che si riesce a prendere scoprirai che è un'immensità e il resto sono granelli di sabbia. Non ti scoraggiare e tira avanti e soprattutto non contare il tempo....appena usciti dal porto non serve più, anche perché la laguna, sicuramente, in autunno è molto più bella di ora. Ti verranno tanti dubbi all'inizio, soprattutto sulla qualità della barca e dell'acquisto, è normale credere di essere stati fregati, ma non è così, oppure di aver paura per la sicurezza, ma non ti preoccupare. Ci vuole tempo, per te e per la tua famiglia. Stai tranquillo e non te ne pentirai, il Piviere che hai acquistato è una bellissima barca.

E' giustissimo quello che dice francesco, ti racconto l'inizio della mia avventura marinaresca (puoi leggerle meglio se vai su: http://www.velanet.it/users/ilpiviere/articoli/allegati/lavori_sul_piviere.pdf:
Circa un anno fà decido di provare la vela grazie ad un collega di lavoro (e anche un amico), dopo tre uscite in barca con lui mi viene il pallino di voler comprare una barca, la trovo e la compro, vado dalle Marche a Torre del Greco NAPOLI, la prendo e ritorno, appena sistemata la sposto al porto e la metto in acqua (la dovevo portare da Senigallia ad Ancona circa 20km), il primo tentativo di crocera finisce con la rottura dello strallo ed il conseguente rientro in porto, la seconda volta è stata quella buona però non c'era vento e l'ho dovuta fare quasi tutta a motore (che poi si surriscaldava e si spegneva) tempo impiegato circa 7ore, adesso ogni uscita è fantastica, ho imparato i segreti della mia "bella" e mi ci diverto un mondo.
Sono sicuro che fra un paio di mesi farai lo stesso.

P.S. scusate la scrittura, l'ortografia, etc... oggi mi sento mezo dislessico.....

Ogni "bella" ha il suo tempo di corteggiamento.
Nel tuo caso deve essere davvero preziosa, se ha deciso di giocare con il fato.

Dice il saggio "per catturare una farfalla è inutile correrle dietro, meglio sedersi e aspettare che sia lei a posarsi".

Filippo, siediti e non mollare.

Filippo, non devi rinunciare! E' chiaro che ora a te appare tutto nero, ma quello che attribuisci ad un destino avverso è semplicemente il frutto di una normale (e giusta) difficoltà che si incontra quando si ri-arma una barca che è stata ferma per diversi anni.

Vedrai che la barca ti ripagherà di tutti gli sforzi, è bellissima, elegante, ed il binomio Piviere-a-deriva mobile e laguna veneta è quanto di piu' vincente e con-vincente ci sia!!

Siamo tutti con te, facciamo il tifo che tu possa superare tutte le avversità ed idealemnte soffiamo sulle vele del tuo Piviere perchè tu possa prendere il largo con esso!!

Coraggio!!Non mollare!!!

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Per Filippo,
futuro Pivierista
orizzonti sconfinati,
cieli limpidi,
mari calmi,
e soprattutto
vento in poppa!
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Luigi

Grazie mille a tutti!!!

Filippo ci sei riuscito? spero che questo fine settimana sia stato quello buono.... raccontaci....