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barche capaci di unire le persone di Gabriele (14/06/2008 21:40:34) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Ho ricevuto da Pino il numero 216 di Bolina (gennaio 2005) citato in alcuni post.

In attesa di pubblicare l'intero articolo, anticipo nei messaggi seguenti, alcuni passi.
Piviere, un mondo a parte di Gabriele (14/06/2008 21:41:46) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Piviere, un mondo a parte
di Nico Caponetto
Bolina n. 216 gennaio 2005

Ci sono delle barche che hanno il dono della narrazione.
Attraverso la loro storia sanno raccontare quella degli uomini che l'hanno pensata e costruita, che l'hanno amata e ci hanno navigato.
Il Piviere, come poche altre è una barca fatta così, capace di tenerti seduto per ore a seguire la trama di uno strano romanzo.
In qualsiasi punto della storia si entri, i personaggi sono sempre loro, che si perdono e si ritrovano negli anni: il progettista, il costruttore, il giornalista che l'ha voluta, e le migliaia di persone che hanno solcato con lei qualche miglio di mare.
Un legame tiene unite queste figure, un marchio, una specie di patto stretto intorno a un modo di pensare il mare e la navigazione.
Al punto da cedere volentieri al vezzo di farsi chiamare, prima ancora che velisti, "pivieristi".
I pivieristi: Una comunità di appassionati di Gabriele (14/06/2008 21:43:59) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

I pivieristi
Una comunità di appassionati
Bolina n. 216 gennaio 2005

Quella dei pivieristi è una famiglia, una comunità in cui sono nate amicizie perenni.
Edo Azzolini non ha dubbi sul fatto che ci siano barche capaci di unire le persone.
E così, nel 1969, a un anno dall'acquisto del suo Piviere Zot, Azzolini si ritrova a Firenze con Mauro Mancini, Aldo Renai e Renato Bulleri, a fondare l'Assopiviere, l'associazione che nel giro di pochi anni raggruppò decine e decine di armatori innamorati della loro barca.
Quello che ci univa era la voglia di stare insieme, di condividere la stessa visione che avevamo del mare.
Chi acquistava un Piviere, oltre all'oggetto faceva propria una cultura del mare, un'idea e un desiderio di condivisione di questa passione.
Iniziarono così, nei promi anni 70, i raduni, le prime navigazioni di Piviere in flottiglia verso l'arcipelago toscano e poi verso la Corsica. Prima alcune barche, poi sempre di più fino a una indimenticabile traversata, nel 1974, con 25 Piviere che insieme arrivarono in Corsica.
I Pivieristi furono accolti da console italiano e dal sindaco di Bastia e la piccola flotta inaugurò la marina di Campoloro.
Oggi l'associazione non c'è più.
Nel 1978, lo stesso anno in cui morì Mauro Mancini, si sciolse.
Ma un filo continua a tenere legati i pivieristi: una telefonata ogni tanto, un incrocio in mare, la voglia forse di ritrovarsi ancora.
Pivieristi di Sergio (14/06/2008 22:02:06) buser09@libero.it

Io credo che le parole scritte su bolina circa 3 anni fà siano ancora attualissime e mi auguro che questo sito sia sempre fonte di unione e di amicizie sempre più consolidate.Buon vento a tutti Sergio
di Luigi (15/06/2008 09:13:00) luigi_papetti@yahoo.it

C'è stato un periodo, dopo la vendita di Subè, in cui non ho comprato piu' Bolina (mi faceva troppo male!) per cui non conoscevo l'articolo.

Quello che ne viene fuori è che certe idee sono senza tempo...e questa barchetta che le incarna e le interpreta molto bene, è senza tempo pure lei!

L.
Sono Felice. di Filippo (16/06/2008 11:25:40)

Sono Felice che qualcuno abbia recuperato l'articolo di cui avevo parlato in un precedente post.
Fin da piccolo mio padre mi ha inseganto ad amare il mare e la vela, ma mi ha soprattutto insegnato a vivere il mare e la vela.
Avevo 3 anni quando i miei mi hanno portato a fare una "crociera" di 1 settimana in "Sanpierota" (barca tipica veneziana), chi conosce la barca può capire che si trattava di vero campeggio nautico.
A 7 anni siamo arrivati da Venezia a Lussino con una "cocaletta" (7m scarsi) guadagnandoci il "guidone di lunga crociera" del nostro circolo.
Piano piano ho cominciato ad amare il mare e i miei miti sono diventati i pionieri della vela, e tutti quei velisti che continuano a cimentarsi in imprese eccezionali con barche "normali".
Ho sempre pensato quindi che per vivere il mare non servano grandi mezzi o grosse somme, ma solo un grande amore per il mare, un po' di voglia d'avventura, e forse un po' di spirito d'adattamento.
E' da qualche anno che desideravo avere una barca tutta mia, magari piccola...ma mia, anche perchè ora sono diventato padre e vorrei trasmettere a mio figlio quello che mio padre ha trasmesso a me.
Qualche tempo fa sfogliando dei vecchi bolina, miei e del mio vecchio, ho trovato questo articolo sul Piviere.
E' stato "amore a prima lettura", devo dire che non conoscevo bene la barca anzi, forse un po' la snobbavo per le sue linee non proprio performanti, ma come ho letto l'articolo mi sono reso conto che era la barca che faceva per me, anzi per noi (io, mia moglie, mio figlio e il nostro cane). Mi sono reso subito conto che chi l'aveva pensata, progettata e costruita, l'ha fatto per far si che persone come noi potessero vivere il loro amore per il mare e lo potessero fare nel migliore dei modi ma con badget limitati.
Dopo varie ricerche ho finalmente trovato il mio Piviere, ora spero di riuscire ad andarlo a prendere il prima possibile, e l'intenzione è quella di "conoscerlo" un po' quest'estate, e poi darmi da fare per riportarlo ai vecchi splendori il prossimo inverno.
In ultima ho conosciuto voi e il vostro gruppo, e ho capito che c'è altra gente che la pensa come me, e che "l'Assopiviere non è morta, ma continua a vivere in queste pagine e nella voglia di tutti noi di manterla viva".

Grazie a tutti.
di Gabriele (24/06/2008 15:29:54) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Grazie a Pino, ecco l'articolo a disposizione della comunità.

tratto da BOLINA N. 216 - GENNAIO 2005 -> apri
di Luigi (26/06/2008 10:34:33) luigi_papetti@yahoo.itl

Yari riusciamo a metterlo nella sezione Articoli?
Luigi
dopo mangiato lo inserisco
complimenti di nico (26/06/2008 12:34:00) nicocaponetto@libero.it

Salve, sono l'autore del pezzo su Bolina. Quando ho scritto i pezzo non ero a conoscenza del vostro forum (forse non era ancora attivo). Ma scoprirlo questa mattina ha significato ricevere una conferma: il "popolo" dei pivieristi esiste davvero. Non tanto inteso come popolo di armatori di piviere, ma come insieme di persone che condividono una identità culturale, una passione, una sistema di valori.
Ne son felice.
In bocca al lupo per il forum che verrò a visitare spesso.
Un abbraccio a tutti
Nico
di Gabriele (26/06/2008 13:21:48) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Caro Nico,

hai scritto un articolo bellissimo e i complimenti sono tutti tuoi.

Come diceva Luigi, è senza tempo.

Sono sicuro che anche riproposto tra qualche anno, rimanga sempre attuale.

Significa che hai colto l'essenza piuttosto che l'apparenza.

E' un grande dono che ci hai fatto!


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