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Quello che non ho detto di Gabriele (20/05/2008 14:07:36) gabriele.mantovani@fastwebnet.it

Quello che non ho detto


che il nostro forum può gestire piu' aree tematiche

che mia moglie e le mie figlie non sanno che Dori è in vendita

che leggo con grande interesse i messaggi di Francesco ma non trovo mai le parole per rispondere

che vorrei fare di più per il circuito della piccola nautica ma che non trovo mai il tempo

che passa il tempo ma trovo sempre piacevole la frequentazione di questo spazio

ma mi piange il cuore pensare all'idea di separare, categorizzare, ordinare.. i pivieristi di la, i 24 piedi dall'altra parte, chi vende e chi compra.

Ho passato i quaranta, comincio a capitalizzare l'esperienza maturata, penso sempre più a come rendere semplice la mia vita e ciò che mi circonda.
Il 2 agosto del 1980 ero in stazione a Bologna, avevo quattordici anni. Alle 10 e venti una coltre di polvere mi ha ricoperto. Sono sopravvissuto, ma il mio modo di vivere non è più stato lo stesso.

Ve lo chiedo con il cuore in mano, non separiamoci, ma lottiamo uniti in cio' in cui crediamo.

di Yari (20/05/2008 15:30:30) Yari83_DY@libero.it

"che il nostro forum può gestire piu' aree tematiche"

CREDO CHE AL MOMENTO NON CE NE SIA BISOGNO

"che mia moglie e le mie figlie non sanno che Dori è in vendita"

MEGLIO, NON DARE DISPIACERI PRIMA DI ESSERNE STRACONVINTO

"che leggo con grande interesse i messaggi di Francesco ma non trovo mai le parole per rispondere"

TI CAPISCO, E' VERAMENTE FATICOSO TROVARE IL MODO GIUSTO PER INTERVENIRE

"che vorrei fare di più per il circuito della piccola nautica ma che non trovo mai il tempo"

CREDO CHE SIA UN MALE COMUNE DI VOI "GENI DEL MALE DEI PC"

"che passa il tempo ma trovo sempre piacevole la frequentazione di questo spazio"

ORMAI SIAMO QUASI UNA GRANDE FAMIGLIA

"ma mi piange il cuore pensare all'idea di separare, categorizzare, ordinare.. i pivieristi di la, i 24 piedi dall'altra parte, chi vende e chi compra"

NON E' QUESTA L'IDEA, SI VUOL CATEGORIZZARE SOLO QUELLO CHE RIGUARDA DOCUMENTI, FOTO, ETC....

"Ho passato i quaranta, comincio a capitalizzare l'esperienza maturata, penso sempre più a come rendere semplice la mia vita e ciò che mi circonda"

MI SEI VECCHIOOOOOOO.... :-)

"Il 2 agosto del 1980 ero in stazione a Bologna, avevo quattordici anni. Alle 10 e venti una coltre di polvere mi ha ricoperto. Sono sopravvissuto, ma il mio modo di vivere non è più stato lo stesso."

SEI STATO MOOOOOLTO FORTUNATO....

"Ve lo chiedo con il cuore in mano, non separiamoci, ma lottiamo uniti in cio' in cui crediamo."

NON DEVI CHIEDERE NULLA A NESSUNO, CREDO CHE L'IDEA COMUNE SIA LA STESSA, SOLO IL MODO DI GESTIRE CAMBI

CON GRANDE AFFETTO

YARI
di Luigi (21/05/2008 00:16:00) luigi_papetti@yahoo.it

Questo sito ha un marchio, un uccellino bianco, stilizzato, con le ali semi aperte....

Per alcuni è il simbolo di una associazione di classe: l'uccellino sta richiudendo le ali perchè si è appena posato sulla vela maestra di una buffa, ed anche un po' goffa, barchetta: è di questa barchetta che questo uccellino vuole parlare, principalmente di questa.

Per altri, al contrario, l'uccellino non sta affatto richiudendo le ali ma anzi è disegnato nell'atto di spiccare il volo: l'uccellino ci racconta qualcosa di piu' profondo.

Sono le nostre idee che stanno per spiccare il volo, è il nostro spirito senza tempo, il nostro io piu' profondo che ci doniamo quotidianamente a vicenda sulle pagine del giornalino. E'il marchio del nostro sodalizio, è il marchio "sul" nostro sodalizio, è il segno della nostra amicizia.

Io questo marchio lo porto nel cuore.

Grazie Gabry per quello che hai scritto, per un momento mi sono visto con te quel giorno a Bologna. Oggi mi hai insegnato qualcosa di importante e lo terro' per sempre con me.

Luigi
X Gabriele di Pino (21/05/2008 08:03:21)

Credo sia stato molto fortunato, non solo perchè sei ancora tra noi, ma perchè credo tu abbia metabolizzato quello che è successo.
Avevo un amico, che non vedo da anni, dipendente delle Ferrovie, che era con la moglie ed il figlio piccolo sull'Italicus, ricordo che la moglie non ha più voluto prendere un treno da allora.
Spero che anche lei abbia superato la cosa, ma ricordo il dramma della famiglia di lui, in attesa alla stazione di Calalzo, il treno che non arriva, nessuna notizia se non quella di una attentato, niente telefoni funzionanti, poi la sera al telegiornale la sorella vede la cognata con il bambino in braccio, erano salvi.
Un giorno avrai da raccontare ai figli.
Pino


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